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Da Fiuggi a Montecarlo, la caduta dell'eterno erede

Giovedì, 29 Gennaio 2015 09:34 Scritto da

La formula dovrebbe recitare: vent’anni e non sentirli, ma in questo caso non è così.

Vent’anni son passati da quando la fiamma del Movimento Sociale Italiano fu ridotta in numero di pixel e inserita in una nuova casa dai contorni biancazzurri, vent’anni son passati da quando Gianfranco Fini si imponeva come nuovo leader della Destra italiana. Cosa rimane dopo vent’anni? Beh, di sicuro non rimane più l’artefice della famigerata svolta di Fiuggi, quel Fini prima citato, la cui fama di seduttore di seduttrici ha superato di gran lunga quella di politico. Torna a parlare Mister Tulliani e lo fa dopo la casa di Montecarlo, dopo lo strappo con Berlusconi, l’accordo con Monti, il declino lento ed inarrestabile, e poi la caduta troppo poco rumorosa, troppo poco inaspettata per chi aveva visto in lui l’erede designato di un grande figlio d’Italia come Giorgio Almirante. Parla di destra, di come a Fiuggi nel 1995 c’era aria nuova, aria da grandi imprese, di sogni belli, difficili, ma realizzabili, di come il passo doloroso fosse necessario. Si sofferma su alcuni passi salienti di quel suo discorso, ormai divenuto storia, come quelli in cui faceva riferimento all’uscita dalla casa del ‘padre’, al rinnegamento di valori fondanti sui quali si basava il vecchio (così sembrava) M.S.I., alla decisione di deporre le armi, quando il vento sembrava finalmente soffiare dalla sua parte. Scelta obbligato per un paese che abbia una politica fondata sul bipolarismo dice lui, forse fu più una scelta affrettata dettata dalla voglia di diventare un nuovo erede, questa volta non di un capo di partito, ma di quello che sembrava essere l’uomo che catalizzava sogni, speranze e passioni della stragrande maggioranza del Paese, quel Berlusconi contro il quale poi punterà il dito, che poi gli si ritorcerà contro grazie al salvataggio in extremis compiuto dalla coppia da sogno Razzi – Scilipoti. Parla con la voce stanca di chi ne ha vissute molte e sa che di occasioni per lui non ce ne saranno più. Parla abbassando lo sguardo perché sa che gli errori si pagano, che non sono stati i figli a lasciare la casa del padre, ma è il padre ad aver lasciato soli i figli, mentre in Europa Marine Le Pen crea il mito della Destra anti – Troika e la fiamma brucia tutte le paure che da sempre si era portata con sé. Parla da sconfitto, a volte senza accorgersene. Parla dopo vent’anni e nessuno lo ascolta più: dal Fini-mondo al Fini-to per sempre, il passo è stato breve, ma inesorabile.

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Mentre gli strateghi ed i soliti volti noti della politica Terzignese affilano le armi e mettono a punto strategie ed alleanze, una novità assoluta irrompe sulla scena politica locale. Dopo oltre cento anni di vita politica, finalmente, Terzigno avrà una candidata a primo cittadino di sesso femminile. Sarà la Dottoressa Anna Ranieri ( attualmente segretario comunale presso il comune di Boscotrecase) a lanciarsi nella competizione politica e cercare di scalzare dopo oltre un secolo a guida maschile la poltrona di primo cittadino. Per lanciare la sua candidatura ha scelto la redazione del giornale locale 'il Vesuviano" davanti ad un nutrito gruppo di simpatizzanti con una folta presenza di rappresentanti del gentil sesso. "Ho valutato e maturato questa decisione perché ritengo che  il nostro paese sia ormai entrato in un tunnel dal quale non si intravede nessuna via di uscita. Il decadimento sociale ed economico in cui versa il paese e le  potenzialità mai valorizzate del territorio, sono i motivi cardine che mi spingono a fare questa scelta da cittadina responsabile affinché, ai nostri giovani, sia garantito almeno un futuro dignitoso. Mi candido a sindaco perché voglio mettere a disposizione della collettività la mia esperienza come segretario comunale maturata negli anni di servizio svolti in comuni come Potenza,  Avellino ed anche per rompere un monopolio di candidati espressione del sesso forte che dura praticamente dall'anno di fondazione del comune vesuviano (1913 ndr). Guiderò una lista civica- puntualizza la Ranieri- composta da persone appassionate che non hanno bisogno della politica per vivere,  quindi i miei candidati  non saranno politici di professione che si servono della politica per meri scopi personali o per fare carriera. Con me sarà candidata gente che ama, con  fatti, azioni e non chiacchiere la nostra Terzigno. Vogliamo presentarci come la reale e plausibile opportunità di cambiamento ai Terzignesi, ai quali mi rivolgerò con determinazione e senza mezzi termini. Non amo fare promesse irrealizzabili e voli pindarici, attueremo un programma realizzabile e perseguibile evitando gli sprechi e le spese inutili. Ogni euro speso dell'amministrazione dovrà fruttare servizi ed opportunità per la collettività e non investimenti inutili e fini a se stesso. Da qui a maggio ci aspettano sfide interessanti, di fronte alle quali non ci tireremo indietro. Tutt'altro. Parola di donna". Interessante si preannuncia anche il programma per il rilancio di Terzigno "A partite dalla partecipazione ai bandi europei per attivare progetti finanziati da Bruxelles sul nostro territorio, - conclude la Ranieri - discorsi che da queste parti evidentemente o non si vogliono o non si sanno fare..." La sfida è dunque ufficialmente lanciata.  

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Un’elezione al primo turno e una luna di miele coi cittadini che dura ancora, dopo un anno e mezzo. Luca Capasso è il sindaco di Ottaviano, oltre che presidente della Comunità del Parco Vesuvio. E da amministratore si è reso protagonista di una serie di battaglie per il territorio vesuviano, a cominciare dalla messa in sicurezza della strada statale 268. Sindaco, a che punto è la situazione della 268?

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“In Campania non vale il proverbio ‘Anno nuovo, vita nuova’, almeno nel settore dei trasporti. A leggere le cronache di questi giorni, infatti, sembra di rivivere la stessa situazione di dodici mesi fa, in particolare per i disservizi della Circumvesuviana. Il 2015 si è aperto con solo 46 treni in funzione, corse soppresse e continui interventi di riparazione sulle linee: negli ultimi giorni ce ne sono stati in media almeno 5, con treni bloccati e passeggeri costretti ad attese o cambi in corsa. Proprio oggi, inoltre, si è fermato uno dei nuovi Metrostar a Roccarainola, a dimostrazione che i problemi non riguardano solo la vetustà dei mezzi”.Così il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano.“A questo scempio si aggiunge l’ulteriore disagio causato dal Tic e dal nuovo sistema di tariffazione voluto da Caldoro&Vetrella, che ha comportato solo prezzi più alti per chi sceglie il ticket integrato. Come se non bastasse, i nuovi biglietti aziendali stentano a essere riconosciuti non solo dagli utenti, ma addirittura dallo stesso personale addetto al controllo, per il quale, con un minimo di intelligenza e lungimiranza, si potevano prevedere giornate di informazione e formazione adeguate”, aggiunge il consigliere. “Invece, assistiamo a una routine fatta di macchine obliteratrici che non riconoscono il nuovo ticket, tornelli elettronici aperti per evitare resse e personale non informato e adeguatamente preparato. Nel frattempo, in questo caos aumenta la quota di evasione, dunque il danno alle casse delle aziende di trasporto, e diventa sempre più concreto il rischio del ritorno di centrali illegali di stampa, che erano state sconfitte con il sistema di Unico Campania. Impressiona inoltre il silenzio di Caldoro, mentre ormai non stupiscono più le dichiarazioni scomposte e gli annunci esaltanti di Vetrella, che come sempre non trovano mai riscontro nella realtà”, conclude Marciano.

 

 

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Sant'Anastasia,il sindaco ringrazia la Protezione Civile

Mercoledì, 31 Dicembre 2014 19:06 Scritto da

Sant’Anastasia . L’intenzione del Sindaco era quella di incontrare la stampa per fare un punto sul governo della Città, ma la nevicata di stanotte, che probabilmente ha impedito a vari giornalisti locali di essere presenti, nonché l’essere proiettato a coordinare gli interventi in paese, ha portato ad un breve incontro in cui il sindaco ha chiarito alcuni aspetti dell’emergenza e delle misure adottate fin dall’inizio della nevicata. Il paese si è svegliato con un manto di neve, che, oltre la sorpresa e la gioia dei piccoli, ha prodotto disagi al traffico, lievi incidenti e difficoltà non eccessive. La Protezione Civile è stata subito allertata e presente sul territorio, unitamente al consigliere comunale Alfonso Di Fraia, per spalare la neve dalle strade principali e più soggette a traffico veicolare.  “Eventi come quello di stanotte, che ha sorpreso Sant'Anastasia con la prima nevicata dopo circa 33 anni, possono trovare impreparati i servizi comunali, ma grazie al grande operato della Protezione Civile, che fin dalle due di stamattina è stata sul campo per evitare disagi ai cittadini, penso che il nostro paese ha retto bene. La Protezione Civile è intervenuta subito con i propri mezzi e dal lavorato, vanghe alla mano, per liberare le strade dalla neve e in alcune di queste come via Primicerio ha provveduto a spargere i circa due quintali di sale che avevamo come scorta. In questa occasione particolare ha arginato il formarsi di ghiaccio sulle strade e ha fatto un proficuo lavoro. Proprio ieri ho fatto un encomio alla Croce Rossa e alla Protezione civile per il grande contributo che hanno dato durante l'anno 2014 e oggi mi sento di ringraziarli ancora pubblicamente. Ora devo un plauso ad un funzionario del Comune che è stato presente tutta la notte in modo passionale e determinato: l'ingegnere Luigi Coppola. Mi auguro – dice il sindaco Lello Abete - che il 2015 sia un anno con meno emergenze, visto che da quando ci siamo insediati siamo per diversi motivi stati impegnati ad affrontare emergenze come la caserma, il mercato ortofrutticolo, il meteo avverso. Ringrazio i consiglieri comunali e gli assessori che sono stati in grado di affrontare, tamponare e risolvere le emergenze. Faccio un augurio di buon anno a tutti gli Anastasiani, lanciando un invito che è quello di guardare al futuro prossimo con ottimismo e fiducia e approfitto per trasmettere un messaggio di unità e solidarietà ai cittadini con la speranza che le associazioni, le parrocchie e i gruppi che hanno collaborato quest’anno, continuino ad essere in sintonia con l'amministrazione per cui ci potrà essere maggiore collaborazione e impegno da parte nostra e di tutti nel costruire un paese a misura d’uomo”.