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Ranieri: "mai più con Auricchio e Pagano"

Martedì, 10 Febbraio 2015 17:43 Scritto da

“Occorre un ricambio generazionale ed una profonda ristrutturazione del sistema politico terzignese altrimenti rischiamo il baratro sociale ed economico – ad affermarlo è Francesco Ranieri ex vicesindaco di Terzigno che nei giorni scorsi ha realizzato un’intervista nell’ambito delle iniziative promosse dal nostro giornale. “Credo che ormai sia necessario, per il bene di Terzigno, mettere da parte ogni forma di personalismo e di velleità che sono il frutto della bramosia di potere e cercare altresì di parlare di progettualità e programmi per la nostra cittadina. Terzigno una volta era conosciuta per tanti aspetti positivi  nell’hinterland vesuviano, oggi invece, rappresenta il fanalino di coda e tutto questo a discapito dei giovani”. E’ disposto a candidarsi come sindaco? “Fino ad oggi, e non lo posso negare, ho avuto diversi incontri con le varie componenti politiche e forze che si stanno proponendo come alternativa ai centri di potere precostituiti. Sono disposto anche a fare un passo indietro di fronte a personalità di spessore pronte a mettere al centro dei programma Terzigno ed i giovani. Sento parlare e fare molti nomi ma si parla pochissimo di progetti ed idee per la nostra città. E’ un peccato vedere la nostra realtà subire, inerme, gli effetti delle crisi, maggiormente acuita dall’inasprimento delle imposte locali. Generazioni di giovani sono ormai costretti ad abbandonare la nostra terra per cercare fortuna altrove. E questo è un dato che deve farci riflettere”. Ha sempre creduto nei giovani e nelle loro potenzialità. “Fino a prova contraria nelle precedenti consultazioni ho avuto il sostegno di due liste che avevano dei nomi che esemplificano il concetto di vicinanza che ho per la gioventù. “I giovani per Terzigno” ed “Il Tralcio” incarnavano infatti, due elementi importanti: la componente giovanile con la propria voglia di riscatto, ed il tralcio che riconduce inevitabilmente alle radici storiche ed alle tradizioni vesuviane. E’ proprio da qui che intendo partire. Ho pagato sulla mia pelle scelte politiche coraggiose che sono state, purtroppo, ripagate con il disprezzo e l’arroganza di chi teme la competenza e la passione autentica per il territorio.” Si riferisce alla sua rimozione da vicesindaco? “Certo, quella è stata una brutta pagina politica che mi ha fatto comprendere tante cose e, soprattutto, mi ha fatto maturare la convinzione che con gli attuali interpreti del centro destra non ci sono margini di trattativa alcuna. Né con Domenico Auricchio né, tantomeno, con Stefano Pagano qualora sia lui il candidato a sindaco, farò più accordi politici visto i precedenti. Il centrodestra non può rispecchiarsi in personaggi che hanno solo e continuamente inasprito il regime fiscale sul territorio, aumentando vertiginosamente le tasse locali a discapito delle piccole e medie imprese che rappresentano l’ultimo nucleo produttivo sul territorio. Anziché favorire le imprese e le attività commerciali, le stanno facendo collassare. Per la prossima tornata elettorale confido ed auspico in una ampia coalizione di persone perbene e volenterose che pongano al centro del programma politico Terzgino ed i giovani. Con o senza il mio nome e candidato sindaco sarò disponibile a fare non uno ma dieci passi indietro pur di contribuire alla rinascita del nostro paese”.

 

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Il Vesuviano incontra Giuseppe Annunziata

Sabato, 07 Febbraio 2015 19:24 Scritto da

Nell’ambito del programma di incontri organizzati da "Il Vesuviano" comunichiamo che venerdì 13 febbraio alle ore 21 presso la sede del giornale in piazza Troiano Caracciolo del Sole a Terzigno, si terrà l’intervista, con la presenza del pubblico, al candidato sindaco di Terzigno, Giuseppe Annunziata. All’incontro potranno partecipare cittadini o semplicemente curiosi che avranno l’opportunità di conoscere uno dei prossimi esponenti politici che scenderà in campo per conquistare la fascia di primo cittadino. L’intervista sarà realizzata dal direttore responsabile de “il Vesuviano” Genny Galantuomo con il quale il candidato farà un percorso a partire dalla precedente esperienza da sindaco negli anni ’90- conclusasi bruscamente e per la quale Giuseppe Annunziata ha vissuto un lungo percorso giudiziario terminato con l’assoluzione-, fino a trattare le  nuove proposte che intende sottoporre all’attenzione della cittadinanza. Questa è la terza intervista a redazione aperta che “il Vesuviano” realizza dopo quelle con la candidata Anna Teresa Ranieri ed il probabile candidato Francesco Ranieri.

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Da Fiuggi a Montecarlo, la caduta dell'eterno erede

Giovedì, 29 Gennaio 2015 09:34 Scritto da

La formula dovrebbe recitare: vent’anni e non sentirli, ma in questo caso non è così.

Vent’anni son passati da quando la fiamma del Movimento Sociale Italiano fu ridotta in numero di pixel e inserita in una nuova casa dai contorni biancazzurri, vent’anni son passati da quando Gianfranco Fini si imponeva come nuovo leader della Destra italiana. Cosa rimane dopo vent’anni? Beh, di sicuro non rimane più l’artefice della famigerata svolta di Fiuggi, quel Fini prima citato, la cui fama di seduttore di seduttrici ha superato di gran lunga quella di politico. Torna a parlare Mister Tulliani e lo fa dopo la casa di Montecarlo, dopo lo strappo con Berlusconi, l’accordo con Monti, il declino lento ed inarrestabile, e poi la caduta troppo poco rumorosa, troppo poco inaspettata per chi aveva visto in lui l’erede designato di un grande figlio d’Italia come Giorgio Almirante. Parla di destra, di come a Fiuggi nel 1995 c’era aria nuova, aria da grandi imprese, di sogni belli, difficili, ma realizzabili, di come il passo doloroso fosse necessario. Si sofferma su alcuni passi salienti di quel suo discorso, ormai divenuto storia, come quelli in cui faceva riferimento all’uscita dalla casa del ‘padre’, al rinnegamento di valori fondanti sui quali si basava il vecchio (così sembrava) M.S.I., alla decisione di deporre le armi, quando il vento sembrava finalmente soffiare dalla sua parte. Scelta obbligato per un paese che abbia una politica fondata sul bipolarismo dice lui, forse fu più una scelta affrettata dettata dalla voglia di diventare un nuovo erede, questa volta non di un capo di partito, ma di quello che sembrava essere l’uomo che catalizzava sogni, speranze e passioni della stragrande maggioranza del Paese, quel Berlusconi contro il quale poi punterà il dito, che poi gli si ritorcerà contro grazie al salvataggio in extremis compiuto dalla coppia da sogno Razzi – Scilipoti. Parla con la voce stanca di chi ne ha vissute molte e sa che di occasioni per lui non ce ne saranno più. Parla abbassando lo sguardo perché sa che gli errori si pagano, che non sono stati i figli a lasciare la casa del padre, ma è il padre ad aver lasciato soli i figli, mentre in Europa Marine Le Pen crea il mito della Destra anti – Troika e la fiamma brucia tutte le paure che da sempre si era portata con sé. Parla da sconfitto, a volte senza accorgersene. Parla dopo vent’anni e nessuno lo ascolta più: dal Fini-mondo al Fini-to per sempre, il passo è stato breve, ma inesorabile.

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Mentre gli strateghi ed i soliti volti noti della politica Terzignese affilano le armi e mettono a punto strategie ed alleanze, una novità assoluta irrompe sulla scena politica locale. Dopo oltre cento anni di vita politica, finalmente, Terzigno avrà una candidata a primo cittadino di sesso femminile. Sarà la Dottoressa Anna Ranieri ( attualmente segretario comunale presso il comune di Boscotrecase) a lanciarsi nella competizione politica e cercare di scalzare dopo oltre un secolo a guida maschile la poltrona di primo cittadino. Per lanciare la sua candidatura ha scelto la redazione del giornale locale 'il Vesuviano" davanti ad un nutrito gruppo di simpatizzanti con una folta presenza di rappresentanti del gentil sesso. "Ho valutato e maturato questa decisione perché ritengo che  il nostro paese sia ormai entrato in un tunnel dal quale non si intravede nessuna via di uscita. Il decadimento sociale ed economico in cui versa il paese e le  potenzialità mai valorizzate del territorio, sono i motivi cardine che mi spingono a fare questa scelta da cittadina responsabile affinché, ai nostri giovani, sia garantito almeno un futuro dignitoso. Mi candido a sindaco perché voglio mettere a disposizione della collettività la mia esperienza come segretario comunale maturata negli anni di servizio svolti in comuni come Potenza,  Avellino ed anche per rompere un monopolio di candidati espressione del sesso forte che dura praticamente dall'anno di fondazione del comune vesuviano (1913 ndr). Guiderò una lista civica- puntualizza la Ranieri- composta da persone appassionate che non hanno bisogno della politica per vivere,  quindi i miei candidati  non saranno politici di professione che si servono della politica per meri scopi personali o per fare carriera. Con me sarà candidata gente che ama, con  fatti, azioni e non chiacchiere la nostra Terzigno. Vogliamo presentarci come la reale e plausibile opportunità di cambiamento ai Terzignesi, ai quali mi rivolgerò con determinazione e senza mezzi termini. Non amo fare promesse irrealizzabili e voli pindarici, attueremo un programma realizzabile e perseguibile evitando gli sprechi e le spese inutili. Ogni euro speso dell'amministrazione dovrà fruttare servizi ed opportunità per la collettività e non investimenti inutili e fini a se stesso. Da qui a maggio ci aspettano sfide interessanti, di fronte alle quali non ci tireremo indietro. Tutt'altro. Parola di donna". Interessante si preannuncia anche il programma per il rilancio di Terzigno "A partite dalla partecipazione ai bandi europei per attivare progetti finanziati da Bruxelles sul nostro territorio, - conclude la Ranieri - discorsi che da queste parti evidentemente o non si vogliono o non si sanno fare..." La sfida è dunque ufficialmente lanciata.  

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Un’elezione al primo turno e una luna di miele coi cittadini che dura ancora, dopo un anno e mezzo. Luca Capasso è il sindaco di Ottaviano, oltre che presidente della Comunità del Parco Vesuvio. E da amministratore si è reso protagonista di una serie di battaglie per il territorio vesuviano, a cominciare dalla messa in sicurezza della strada statale 268. Sindaco, a che punto è la situazione della 268?