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Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Terzigno in merito alla polemica sollevata dalle mamme del plesso "Rosa Miranda" relativa alla mancata installazione della scala antincendio nel plesso recentemente ristrutturato. A specificare la posizione dell'amministrazione comunale è stato l'assessore Giuseppe De Simone che ha prontamente contattato la nostra redazione: "Comprendo le preoccupazioni dei genitori del plesso Rosa Miranda, ma mi sento di dover dare, innanzitutto le dovute garanzie sull'agibilità e la staticità degli edifici. Negli ultimi anni - precisa  De Simone- l'amministrazione comunale ha avvitato un completo restyling di tutti gli edifici scolastici. Il grosso del lavoro è stato svolto in modo egregio ed i risultati sono evidenti. I nostri edifici scolastici sono tutti stati messi a norma e realizzati in tempi ragionevoli. A tal proposito, voglio rassicurare i genitori anche sulla vicenda della mancata installazione delle scale antincendio e di altri piccoli interventi che abbiamo già programmato. Purtroppo per sbloccare i fondi necessari per coprire i costi abbiamo dovuto attendere l'esito del ricorso al TAR presentato dal sindaco di Napoli relativo alla distribuzione delle risorse anche nel capoluogo partenopeo. Se non avessimo dovuto attendere i tempi della giustizia amministrativa, avremmo sicuramente installato le scale antincendio nel periodo di ristrutturazione del plesso. È nostra intenzione comunque, non interferire con i lavori nell'attività didattica costringendo a delle turnazioni scolastiche gli alunni, pertanto, i lavori programmati per giugno resteranno tali in modo che a scuole chiuse potremmo fare gli ultimi interventi, mentre per quanto riguarda le scale antincendio diventate motivo di discussione in questi giorni anche in concomitanza con le prove di evacuazione, garantisco che dalla primavera avvieremo la procedura per l'installazione, visto che i lavori sono esterni alle strutture e non incideranno sull'attività didattica". Sembra quindi chiudersi, almeno per ora, la polemica sollevata nei giorni scorsi dalle mamme  del rione "Rosa Miranda" che puntualizzano: "auspichiamo che le dichiarazioni e le promesse  dell'assessore De Simone diventeranno promesse e non siano un mero spot per la prossima campagna elettorale".    

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Il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, privi del marchio del Monopolio di Stato è una realtà che, prepotentemente, è nuovamente tornata alla ribalta, così come Napoli rappresenta un punto nevralgico per tale mercato illecito. Colpa della crisi economica e dei vertiginosi aumenti del costo del tabacco, il reato del contrabbando ha trovato terreno fertile per espandersi dopo che, per vari anni, era stato sconfitto a seguito dei serrati controlli di Polizia.  Due pregiudicati palermitani : Salvatore IMMESI e Giampaolo MATTIOLO, entrambi di 33 anni, due giorni fa, avevano preso alloggio in un albergo cittadino, certamente non per turismo.

I due, infatti, erano giunti nel capoluogo partenopeo per approvvigionarsi  di “bionde”, da rivendere nel capoluogo siculo. A scoprire l’illecito traffico di tabacchi lavorati esteri, privi del marchio del Monopolio, è stata la Polizia di Stato- Commissariato “Vasto-Arenaccia”. I poliziotti, nel corso dei normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, hanno notato i due uomini in strada mentre parlavano con il conducente di un’autovettura Suzuki.

Il conducente dell’auto, notato la Polizia, si è dileguato mettendo in allerta i due uomini, che sono fuggiti imboccando strade diverse. Gli agenti, senza perderli di vista, hanno inseguito i due bloccando IMMESI in Via Firenze e MATTIOLO, che nel frattempo era entrato in un hotel della zona, mentre saliva le scale per dirigersi in una camera. I due pregiudicati, giunti a Napoli  mercoledì 14, erano pronti a ripartire per far rientro a Palermo. I poliziotti hanno perquisito la camera dove alloggiavano, rinvenendo e sequestrando 44 kg di sigarette di contrabbando, per un totale 222 stecche, abilmente occultate dentro a 4 borsoni, nascosti dietro un armadio. IMMESI e MATTIOLO sono stati arrestati e processati, stamani, con rito per direttissima e condannati rispettivamente, il primo  ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena, mentre il secondo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Palermo oltre al pagamento di una multa di €.146.000,00.

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Nelle ultime settimane, le scuole di Terzigno di ogni ordine e grado hanno iniziato una serie di attività volte a preparare gli alunni ed il personale scolastico in caso di emergenza per rischio eruzione Vesuvio. La popolazione scolastica sta iniziando a prendere coscienza del problema emergenza e rischio oltre che di gestione della crisi e, come giusto che sia, si prendono le cosiddette contromisure . Gli alunni si stanno esercitando ad assumere posizioni di sicurezza a spostarsi in ordine,  in pratica stanno iniziando a capire come gestire il momento di crisi sapientemente guidati dal personale docente e non docente. Plesso dopo plesso, quindi, l'evacuazione e le vie di fuga stanno diventando dei concetti e delle pratiche familiari ai frequentatori degli edifici scolastici tutti restaurati negli ultimi anni e resi così come richiesto dalla legge vigente "a norma" e sicuri. Nulla di strano, fino a quando però l'esercitazione è toccata agli alunni del plesso "Rosa Miranda" ai quali evidentemente,  non è parso vero quello che stava accadendo.

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Stava viaggiando comodamente seduto a bordo dell’autobus della ANM, della linea R2, quando gli agenti del Commissariato di Polizia “S. Ferdinando”, lo hanno notato. Gennaro FUCITO, pregiudicato del Pallonetto di S. Lucia, di 28 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato arrestato dagli agenti alla fermata di Via De Pretis. I poliziotti, infatti, nel corso dei normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, stavano transitando in Piazza Bovio ed avendolo riconosciuto, hanno raggiunto l’autobus arrestandolo. L’uomo, già arrestato recentemente per il reato di evasione, da qualche tempo stava scontando la pena nel quartiere Ponticelli. Condotto alle camere di sicurezza della Questura, domani, sarà giudicato con rito per direttissima.

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Gli agenti del Commissariato di Polizia Nola con la collaborazione di una pattuglia della Sottosezione della Polizia Stradale di Nola hanno salvato un uomo di 45 anni da un tentativo di suicidio.Il fatto è accaduto sabato mattina. L’uomo, un cittadino del Bangladesh, aveva raggiunto il cavalcavia posto sulla via Variante 7bis tentando di lanciarsi. I poliziotti senza perdere tempo hanno raggiunto il cavalcavia convincendo l’uomo dal desistere dalla sua decisione di lanciarsi. Il 45enne, attualmente ricoverato presso una struttura ospedaliera, risulta destinatario di un Ordine di espulsione emesso dal Questore di Campobasso.