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Manca poco al suono della campanella e al rientro a scuola ma quest'anno studiare costerebbe di più. A confermarlo è l’aumento dei prezzi di tutto ciò che è necessario per astucci e materiale indispensabile per il primo giorno in classe. Ma non solo: tra libri, dizionari e spese di chi vive fuori sede, i costi lievitano su più fronti. Mettendo in difficoltà più famiglie, che hanno iniziato a ricorrere in modo più strutturato ai prestiti. Un’indagine di Federconsumatori stima che per il corredo scolastico servano 526 euro a studente, +0,8% rispetto all’anno scorso, compresa la scorta per tutto l’anno. Nella classifica degli aumenti per il materiale di scuola, il primo posto spetta ad astucci e diari brandizzati con i personaggi dei cartoni animati più visti. Segnano un +4/5% sul 2017 (se vuoti). E un +2/4% se sono pieni. In questi casi, in cartoleria si arriva a spendere fino a 30 euro. Tra le voci di spesa maggiore a scuola, ci sono i libri di testo. Protagonisti anche quest’anno di una lieve flessione, che si aggiunge a quella del 2017, ma che risulta irrisoria. Continuano a incidere particolarmente sul bilancio, soprattutto degli alunni delle prime classi medie e superiori. Più in generale, Federconsumatori, prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei e istituti tecnici, stima che per i libri e due dizionari, ogni ragazzo necessiti di un plafond di 456,9 euro, il -1,1% sull’anno scorso. Uno studente di prima media spende mediamente per libri di testo e due dizionari 428,8 euro (-0,1% sul 2017). Aggiungendo i 526 euro per il corredo, si arriva a 954,8 euro all’anno, ricambi compresi. Passando ai ragazzi di prima superiore: libri di testo e 4 dizionari per 651,6 euro (-5,4% sul 2017) e 522 euro di corredo. Totale 1.177,6 euro. Si tratta di cifre consistenti, che mettono in difficoltà molte famiglie. Se poi si considera il ciclo di studi universitario, le spese sono ancora maggiori. Oltre ai libri, si devono aggiungere le rette e talvolta anche i costi della vita da fuori sede. Un recente studio di Facile.it e Prestiti.it mostra come da gennaio a luglio 2018 sono stati erogati 87 milioni di euro come prestiti per lo studio. Soprattutto in giugno e luglio, in vista dell’avvio del nuovo ciclo di scuola. Anche se le richieste risultano comunque equamente distribuite. Dall’esame di un campione di oltre 75mila domande di prestito personale presentate ai due portali, esce che chi si è rivolto a una società del credito per sostenere i costi legati alla formazione ha cercato di ottenere, in media, 7.664 euro. Una somma che intende restituire, sempre in media, in 4 anni e mezzo, ovvero in 55 mensilità. Significa un importo che va dai 149 euro e i 162 euro, con un Taeg compreso tra il 7,10% e l’11,26%. Dall’analisi dei due portali si legge che circa il 30% delle richieste sono per un prestito di importo inferiore ai 3mila euro. Circa il 50% per un prestito tra i 3.001 euro e i 10mila. E il 20% oltre i 10mila. Numeri che lasciano intendere come le risorse siano indirizzate verso il pagamento di rette e iscrizioni a corsi universitari e master. Ma anche di asili nido. Sempre secondo Federconsumatori, uno studente universitario fuori sede arriva a pagare più di 9mila euro l’anno se si considerano vitto, alloggio e trasporti di una vita lontano da casa. Da un’indagine di Solo Affitti, nel 2018 per gli universitari i posti letto sono più cari del 4% (293 euro mensili) rispetto allo scorso anno. Con incrementi massimi del 20% a Trieste (275 euro) e del 18% a Perugia (200 euro). Milano è la città con le camere singole più care di Italia. Seguono Roma e Napoli. Nel capoluogo lombardo i prezzi sono impennati del +7%. Prendersi una stanza ha un costo medio di 563 euro al mese. I canoni sono cresciuti del 6% a Ferrara (225 euro) e del 2% a Bologna (350 euro). Le camere singole sono invece diventate più accessibili a Cagliari (-13%), per un costo medio di 230 euro, e a Pavia (-13%, 225 euro). Canoni in diminuzione anche a Roma (-5% per 378 euro mensili), Torino (-5%, 287 euro) e Firenze (-4%, 319 euro). Per Solo Affitti le città dove costa meno affittare una singola sono Perugia (200 euro), Pavia e Ferrara (225 euro). Ad aumentare sono soprattutto le stanze doppie. Il posto letto in doppia in Italia viene mensilmente 204 euro (+5%). Con l’incremento più rilevante a Parma (+33%, 200 euro). Mentre le triple non hanno un mercato ovunque. Sono richieste solo a Milano, Roma, Firenze, Torino, Bari, Genova.
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Vesuvio, è boom di visitatori

Venerdì, 11 Gennaio 2019 07:41 Scritto da

Aumentano le presenze turistiche nel Parco Nazionale del Vesuvio: sfiorati i settecentomila turisti al “Gran Cono del Vesuvio” nel 2018 con un incremento del 9,2%, ovvero 55 mila turisti in più rispetto al 2017 - questi i dati diffusi dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio presieduto da Agostino Casillo-. Nel corso del 2018 si sono registrate 665.945 presenze sul sentiero N°5 del Parco Nazionale del Vesuvio con un incremento del 9,2%, oltre i 55 mila turisti in più rispetto al 2017 quando gli ingressi erano stati 610.305.

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Con l’arrivo dell’estate non cambiano solo le nostre abitudini quotidiane ma anche il nostro guardaroba. Lo svago, le vacanze, i bagni a mare e le tintarelle dovranno essere accompagnate anche a un outfit tutto nuovo, che possa adattarsi alla nuova stagione, non solo per comodità ma anche per stile. Dovremo dunque correre ai ripari cercando quei capi perfetti per arricchire il nostro guardaroba estivo, pronti a soccorrerci in qualsiasi momento. Si ai pantaloncini corti: i bermuda saranno i grandi protagonisti di questa estate 2018 e non solo: in realtà, già da tempo hanno invaso le passerelle più prestigiose, sono comodissimi, spensierati e permettono di approfittare di una marea di tendenze diverse. Basti pensare agli hot pants, ma anche ai classicissimi shorts e ai pantaloni corti dal taglio elegante e persino i ciclisti diventano improvvisamente un capo d’abbigliamento estivo molto chic. Si ai sandali con zeppe o piatti, super alla moda ma occorre fare un approfondimento: è essenziale scegliere i modelli giusti, non solo per una questione di stile ma anche di comfort. Quali sono, dunque, le migliori calzature da indossare durante questa stagione estiva? I sandali, con zeppe o piatti, saranno le regine dell’estate 2018: anche qui ne esistono tantissime varianti, adatte a ogni esigenza. Fra le tante, troviamo ad esempio i sandali con il cinturino: perfetti per le serate estive. Poi troviamo i sandali modello espadrillas, fantastici soprattutto se abbinati a shorts e camicia per chi ama quel tocco “gipsy” ancora tanto di moda. Infine, ecco i sandali ciabatta insieme al loro stile tipicamente parigino. 2018 si i costumi retro: si sa quanto il vintage vada di moda oggi, solo che spesso si tende a sottovalutare questo aspetto applicato ai costumi. È uno sbaglio, perché questa estate andranno soprattutto i costumi retro: modelli come quelli interi sapranno aggiungere un fascino antico al vostro outfit da mare. Un altro modello vintage destinato a spopolare questa estate è lo slip a vita altissima: un costume reso noto da celebrities vintage quali Marilyn Monroe e la bellissima Sophia Loren. Con la loro forma a pantaloncino, hanno stregato intere generazioni e – a quanto pare – continueranno a farlo anche adesso. Infine, una citazione obbligatoria la meritano anche i trikini vintage.
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Estate 2018 le preferenze italiane

Venerdì, 20 Luglio 2018 20:38 Scritto da
L'estate è arrivata e con lei le sospirate vacanze. Se negli ultimi anni gli italiani avevano preso confidenza con i viaggi "fai da te", adesso sembrano voler tornare ad affidarsi ai professionisti del turismo, come emerge dal secondo appuntamento 2018 dell'Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l'Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, sulle rilevazioni che riguardano i consumatori italiani nei confronti del turismo organizzato. Infatti nell'era in cui si fa tutto on line crescono gli italiani che preferiscono consulenze in carne e ossa e si affidano così alla filiera agenzia di viaggi – tour operator. Il portafoglio prenotazioni dei tour operator ASTOI evidenzia, infatti una crescita di circa il 13% rispetto allo scorso anno pari periodo, superiore al tasso di crescita del mercato. E se anni fa il cosiddetto "turista medio" aspettava i last minute senza esprimersi sulle mete, cercando solo di spendere il meno possibile, è da tempo che gli italiani hanno cambiato radicalmente atteggiamento: le formule di Advance Booking riscuotono sempre maggiore successo. Le persone non scendono a patti su dove vogliono andare e per aggiudicarsi le condizioni economiche più vantaggiose programmano con mesi di anticipo la partenza. La prenotazione anticipata, in incremento di circa il 18% rispetto allo scorso anno, arriva ad incidere fino al 75% sul totale dei volumi. Gli italiani apprezzano sempre più i viaggi organizzati e hanno imparato che organizzare un viaggio "fai da te" procura stress: leggere e rileggere le informazioni sui luoghi, dove andare, cosa vedere, quali hotel prenotare e posti visitare, far coincidere gli orari dei trasporti con il numero dei giorni, ecc. Stare giorni su internet per cercare che i voli non abbiano tanti scali è sfiancante, e poi ancora l'assicurazione, il visto per l'estero, sono tutte cose che richiedono tantissimo tempo e una grande quantità di pazienza. Oggi le agenzie di viaggio sono percepite positivamente dagli italiani, che preferiscono confrontarsi con qualcuno che capisca e conosca i propri gusti rispetto all'anonimato dei motori di ricerca. Le persone non vogliono più sprecare tempo nella ricerca, prediligono garanzie, assistenza, servizi e sicurezza; sono ormai consapevoli che chi si occupa di questo per mestiere dispone di strumenti più efficaci e qualificati. La durata preferita della vacanza estiva è di 10 giorni, qualunque sia la destinazione e la tipologia di vacanza prescelta: dal villaggio al residence, dalla crociera al tour. Emerge con chiarezza l'esigenza di personalizzare la propria esperienza di viaggioe i tour operator associati in ASTOI si sono mossi in questa direzione per assecondarla. Le famiglie con figli apprezzano la vacanza nei villaggi e ora possono contare su una segmentazione dell'offerta in base all'età dei bambini e dei ragazzi; la diversificazione delle attività proposte e coordinate dagli staff di animazione consente vacanze più piacevoli per i piccoli e per gli adulti. Questa flessibilità ora si è estesa anche alla durata della vacanza. Gli appassionati di crociere quest'anno hanno visto esaudita una loro richiesta: la formula all inclusive a bordo, che consente di gestire meglio il budget per gli extra. I viaggi di scoperta, dal taglio culturale o naturalistico, hanno potenziato gli itinerari alternativi. I viaggiatori sono sempre più preparati ed esigenti e la flessibilità delle combinazioni è un elemento importante. Le vacanze tailor made, in qualunque parte del mondo, adesso vengono personalizzate prenotando già prima della partenza una serie di servizi complementari: si va dai concerti agli spettacoli, dalle escursioni particolari ai trattamenti benessere nelle Spa. Per le destinazioni l'Italia del Sud è la regina delle preferenze di chi sceglie di rimanere nel Belpaese: Sardegna, Puglia, Sicilia e Calabria sono le regioni più prenotate, e vedono anche una buona percentuale di repeaters. Nel medio raggio il dato numericamente più forte è legato al ritorno del Mar Rosso egiziano, con crescite oltre il 100% e anche della Tunisia, due mete che storicamente sono state sempre apprezzate dagli italiani per il rapporto qualità/prezzo. La Grecia piace sempre, con le tante isole che soddisfano le esigenze più variegate. E ancora in Europa si registra un interesse in crescita verso l'Irlanda. Chi affronta un viaggio intercontinentale può approfittare di un'ampia gamma di prodotti offerti dai tour operator: grandissimo successo per il Giappone, e sempre in Oriente, Indonesia e Thailandia. Gli Stati Uniti, in particolare quelli del nord, tornano a piacere dopo la flessione dell'estate 2017, spesso abbinati a soggiorni mare nelle Antille. Ottimi risultati per Sudafrica, Namibia e Oceano Indiano. Le destinazioni che invece hanno registrato cali nel corso dell'estate 2018 sono state Messico, Cuba, Polinesia, Capo Verde e Canarie. Queste ultime due in particolare, essendo mete di medio raggio, evidenziano una contrazione delle richieste a seguito della ripresa sopra citata di Mar Rosso e Tunisia.
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Da poco è terminata la scuola e uno dei regali più desiderati dagli over 14 per la promozione è lo scooter; non a caso il mese di giugno è storicamente uno dei periodi di punta per la vendita di ciclomotori. Ma quanto costa in Italia assicurare questo genere di veicolo? A rispondere alla domanda ha pensato Facile.it che, analizzando un campione di oltre 40.000 preventivi raccolti tramite il sito dall’1 aprile al 31 maggio 2018*, ha scoperto come il premio medio per assicurare uno scooter di cilindrata 50cc sia pari a 613 euro, anche se i valori variano notevolmente lungo lo Stivale. «Non deve stupire che per una cilindrata così bassa il costo dell’assicurazione sia così alto», spiega Diego Palano, Responsabile BU Assicurazioni di Facile.it. «Sovente il cinquantino rappresenta il primo mezzo a motore con il quale i giovani si approcciano alla strada; si tratta quindi di profili che, non potendo contare su una storia assicurativa pregressa, vengono considerati a maggior rischio sinistrosità da parte delle compagnie.». Analizzando le differenze regionali dell’RC scooter e limitando l’analisi ai soli veicoli con cilindrata pari a 50 cc, è la Campania a guadagnare la maglia nera; in regione, il premio medio emerso dall’analisi dei preventivi raccolti tramite Facile.it è pari a 1.260 euro, ovvero più del doppio rispetto alla media italiana. Va meglio, ma solo di poco, agli scooteristi residenti in Puglia, secondi in classifica con un premio medio pari a 977 euro. Terzo posto per la Calabria, dove assicurare un cinquantino richiede in media 880 euro mentre appena giù dal podio si posiziona il Lazio, con un premio medio pari a 825 euro. Analizzando la graduatoria in senso opposto, le regioni con i premi medi più bassi risultato essere il Trentino Alto Adige, dove assicurare un ciclomotore costa in media solo 369 euro, il Veneto (410 euro) e il Piemonte (427 euro). Guardando l’andamento dell’RC scooter nei capoluoghi di regione, poco cambia rispetto alla classifica regionale. Sul podio ancora una volta c’è la città di Napoli, dove il premio medio per assicurare un cinquantino raggiunge addirittura i 1.463 euro, il 138% in più rispetto alla media italiana. Al secondo posto c’è Bari, con un valore medio di 1.244 euro, mentre al terzo si posiziona la città di Palermo con 1.018 euro. Di poco inferiore il premio medio per gli scooteristi di Roma, dove è pari a 921 euro, ovvero l’82% in più di quello pagato a Milano (505 euro). Al quinto posto, capoluogo di regione più costoso del nord Italia, si trova Genova, dove assicurare un scooter 50cc in media richiede 778 euro. Fra i residenti nei 20 capoluoghi di regione, i più fortunati risultano essere quelli de L’Aquila, dove il premio medio per un ciclomotore è pari a 335 euro; a seguire Trento (378 euro) e Venezia (442 euro). Analizzando il profilo di chi, negli ultimi due mesi, ha fatto un preventivo su Facile.it per assicurare uno scooter con cilindrata 50cc emerge che il 57,8% dei richiedenti ha un’età compresa tra i 36 e i 55 anni, percentuale determinata sia dall’abitudine di molti genitori ad intestarsi l’assicurazione dello scooter dei figli, sia dal fatto che le due ruote stanno diventando un mezzo sempre più usato anche dagli adulti per gli spostamenti in città. «Quando è il genitore ad intestarsi l’assicurazione del ciclomotore del figlio, è importante ricordare che la legge Bersani non consente di trasportare sullo scooter la stessa classe di merito maturata su un’automobile» - spiega Palano - «se uno dei familiari, quindi, non può contare su una classe più bassa maturata su un altro ciclomotore, l’assicurato potrebbe dover partire dalla 14° C.U., con pochi benefici sul fronte dei costi».