Vota questo articolo
(1 Vota)

Viaggiavano spediti verso la Puglia con al seguito un carico di droga nella convinzione di non essere facilmente individuabili essendo due 'fedeli' servitori dello Stato che avrebbero potuto facilmente eludere qualsiasi controllo mostrando semplicemente il tesserino, invece, non è andato tutto come avevano pianificato i due militari della Guardia di finanza di 43 e di 37 anni, entrambi in servizio a Napoli e residenti a Terzigno, che nei giorni scorsi sono stati arrestati dai loro stessi  colleghi del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Foggia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio di controllo del territorio effettuato la scorsa settimana i finanzieri pugliesi, infatti,  hanno fermato lungo la statale che collega  Candela con Foggia, un'autovettura con a bordo due uomini che si si sono qualificati immediatamente quali appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza. I militari che li avevano fermati, insospettiti dagli evidenti segni di nervosismo dei due, hanno proceduto all'ispezione dell'autovettura all'interno della quale sono stati rivenuti e sequestrati 20 chili di hashish, confezionati in circa 40 panetti. Gli arresti sono stati convalidati dal gip presso il Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura. 

Vota questo articolo
(2 Voti)

La Guardia di Finanza questa mattina all’alba ha dato seguito ad una ordinanza di custodia cautelare a carico di 13 persone residenti nell’area vesuviana tra i comuni di Terzigno, San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino. Di queste 13 persone, 7 sono state poste agli arresti domiciliari mentre per altre 6 è stato posto l’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria. Le fiamme gialle hanno scoperto due organizzazioni criminali, che operavano nei comuni di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Poggiomarino, dedite alla predisposizione ed instaurazione di fittizi rapporti di lavoro, di brevissima durata, finalizzati esclusivamente alla fraudolente percezione, da parte di lavoratori italiani, di indennità da parte dell’INPS e all’ottenimento, da parte di lavoratori stranieri, del permesso di soggiorno.  Il tutto veniva organizzato tramite ditte fantasma create dal grippo composto da commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro ed imprenditori al fine di permettere la fittizia instaurazione dei rapporti di lavoro, aziende che in pratica non sono mai esistite che hanno assunto e licenziato formalmente una quantità enorme di dipendenti che così hanno potuto richiedere ed ottenere i requisiti necessari per l’ottenimento di indennità di disoccupazione od anche quelle conseguenti alla maternità. L’azione della Guardia di Finanza era sta avviata nei mesi scorsi con un altro blitz alle falde del Vesuvio dal quale poi sono scaturiti questi provvedimenti restrittivi. Destinatario del provvedimento restrittivo il consigliere comunale di Terzigno Arcangelo Manzo. Il Giudice per le indagini preliminari di Nola ha inoltre disposto  il sequestro per equivalente delle somme percepite dalle associazioni a delinquere per un ammontare pari a 650.725,85 euro.

Elenco delle persone colpite dai provvedimenti

AGLI ARRESTI  DOMICILIARI

Manzo Arcangelo, 48 anni, di Terzigno

 Avino Francesco, 47 anni, di Terzigno

Guan Guorong, 62 anni, di Terzigno

Giuliano Lino Ciro, 52 anni, di Terzigno

Mohammad Towhid, 32 anni, di San Giuseppe Vesuviano

Esposito Giorgio Francesco, 71 anni, di San Giuseppe Vesuviano

Esposito Fabio, 43 anni, di San Giuseppe Vesuviano

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE 

Nappo Michela, 26 anni, di Terzigno

Boccia Pasquale, 35 anni, di Terzigno

Galasso Martino, 39 anni, di Poggiomarino

Rho Maria, 53 anni, di Cercola

Ambrosio Rosa, 44 anni, di San Giuseppe Vesuviano

Montechiaro Giuseppe, 41 anni, di Capaccio 

Vota questo articolo
(2 Voti)

Gli agenti del Commissariato di P.S. San Giuseppe Vesuviano, nella giornata di ieri, hanno effettuato mirati controlli, finalizzati al contrasto e all’emersione del lavoro nero e all’illegale smaltimento dei rifiuti, presso diverse attività produttive. E’ stato eseguito un controllo presso una ditta in Ottaviano alla via Fiorilli; controllo effettuato unitamente a personale dell’ASLNapoli3 Sud e della Direzione Territoriale del Lavoro di Napoli. A seguito del controllo l’Ispettorato del Lavoro ha riscontrato che 12 stranieri su 15 non erano in regola sulla loro assunzione e 11 lavoratori stranieri erano sprovvisti di permesso di soggiorno e sono stati denunciati per il reato al  Decreto Legge 286/98 all’art. 10 bis, legge nr. 94/09. Dagli accertamenti effettuati  dalla Polizia di Stato unitamente  al personale dell’ASL, si sono rilevate numerose violazioni a norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro,  la mancanza dell’autorizzazione in deroga per l’attività in quel locale;  in merito a ciò il locale è stato sottoposto a sequestro con relativi sigilli. L’ispettorato del lavoro ha provveduto, per quanto di competenza, alla sospensione dell’attività per gli illeciti riscontrati. Il titolare dell’azienda, un cittadino del Bangladesh, avendo alle sue dipendenze gli 11 stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. di Nola   per la violazione dell’art 12/5 e 22/12 Decreto LGs 286/90. Inoltre la Polizia di Stato ha accertato che le titolari dell’immobile, due donne una di Ottaviano e l’altra di Brusciano, avevano alterato il certificato di agibilità del locale omettendo la richiesta di verifica dei requisiti previsti per l’ottenimento dell’autorizzazione; anche le due signore sono state denunciate all’A.G. di Nola  in quanto alteravano certificato di agibilità, nonché sono state sanzionate per mancata comunicazione all’Autorità di P.S. della cessione del fabbricato.

Vota questo articolo
(0 Voti)

Nascondeva droga negli slip, arrestata 27enne

Venerdì, 27 Febbraio 2015 17:53 Scritto da

Un attento servizio di osservazione ha consentito, alla Polizia di Stato, di arrestare ieri sera, in flagranza una spacciatrice nel quartiere Scampia. Gli agenti del Commissariato di Polizia “Scampia”, infatti, eludendo le numerose vedette, poste a protezione dell’edilizia popolare, conosciuta come Lotto T/A in Via Ghisleri, hanno avuto modo di osservare chi riforniva di droga i vari acquirenti. L’organizzazione criminale che gestisce l’illecito mercato dello spaccio di stupefacenti, questa volta, aveva affidato il compito ad una spacciatrice: Yesenia Veronica GAMBINO 27enne di Arzano (NA). Dopo aver assistito allo scambio droga-soldi, i poliziotti sono intervenuti bloccando la 27enne che invano ha cercato di disfarsi delle sostanze stupefacenti e del denaro appena incassato. Gli agenti hanno recuperato ben 24 dosi di droga suddivise in : “cocaina”, “eroina” e “marijuana”, nascoste parte negli slip, parte nelle tasche della tuta ginnica che indossava e parte vicino ad un’auto in sostava ove si riforniva. La Gambino è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliare.  Stamane, processata con rito per direttissima, è stata condannata a scontare la pena di anni 2 e mesi 4, in regime di arresti domiciliari.   

Vota questo articolo
(1 Vota)

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Giuseppe Vesuviano, al termine di un’attività di controllo svolta su tutti i paesi vesuviani del circondario di competenza, hanno scoperto e denunciato tre persone in stato di libertà per la gestione di un’attività di vigilanza privata senza la prevista licenza prefettizia. La Ditta, "Videosorveglianza 360° gradi" con sede a San Giuseppe Vesuviano, è titolare della sola licenza per esercizio di servizi di portierato rilasciata dalla Camera di Commercio. Negli ultimi tempi, aveva però stipulato con numerosi esercenti attività commerciali, contatti per la vigilanza privata, anche notturna,  senza averne l’autorizzazione. Nel corso di un controllo presso la sede della Ditta, sono state inoltre rinvenute numerose munizioni. Sono stati pertanto denunciati una 34enne di Nola ed un 48enne di San Giuseppe Vesuviano in quanto ritenuti responsabili in concorso per aver esercitato vigilanza privata senza la prevista autorizzazione prefettizia ed un 46enne di San Paolo Belsito per lo stesso reato in concorso in qualità di titolare della Ditta, nonché per violazione alla normativa sul munizionamento della armi comuni da sparo.