Il 31 Dicembre 2018, il Miur ha reso pubbliche le Commissioni esaminatrici dell’ultimo concorso a Dirigente scolastico, lasciando irrisolte le problematiche legate all’espletamento del concorso a dirigente scolastico  del 2011. E’ bene ricordare che in quest’ultimo caso, l’iter è stato piuttosto complesso, tanto da rallentare l’assunzione dei vincitori avvenuta grazie alla legge n. 107/2015, cd legge sulla “buona scuola” che si è preoccupata di sanare anche la situazione di quei docenti-concorrenti del concorso a DS 2004/2006 che avessero avuto un ricorso pendente alla data di entrata in vigore della legge (2015), pur non avendo superato alcuna prova concorsuale, escludendo clamorosamente i ricorrenti al concorso del 2011, in analoga situazione o addirittura con delle prove superate! A fronte di una palese disparità di trattamento, il Consiglio di Stato ha depositato a giugno 2017 l’ordinanza n. 3008/2017, con cui ha inviato gli atti alla Corte Costituzionale per violazione art. 3 Cost sul diritto di eguaglianza.L’udienza fissata per il 20 Novembre 2018 è stata rinviata sine die, per l’accoglimento dell’istanza dell’Avvocatura dello Stato in cui si legge testualmente: “ ..su impulso dell’Amministrazione tali proposte potrebbero fondatamente trovare sbocco in un intervento legislativo nella prossima legge di bilancio e sarebbero rivolte a sanare le criticità che hanno dato adito all’incidente di costituzionalità oggetto di imminente discussione, anche in un’ottica di prevenzione di futuri contenziosi..” Nessun emendamento è stato presentato dal Governo nella legge di stabilità appena approvata, contravvenendo all’impegno assunto dinanzi la Corte Costituzionale, con il risultato che continuerà la battaglia legale mia e di altri colleghi per vedersi cancellare quello che sembra essere un odioso “privilegio” in favore di “alcuni” e a discapito di “altri”. Non è certo questa la strada per “ prevenire i futuri contenziosi..”.

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Martedì 30 maggio 2017, presso l’Istituto Comprensivo di Ottaviano “Mimmo Beneventano”, sotto la supervisione del dirigente scolastico, Anna Fornaro, si è svolto un seminario formativo sul tema “il cyberbullismo e le insidie della rete”. L’incontro è stato suddiviso in due parti nel corso della giornata: in mattinata sono intervenuti i membri del Leo Club Palma Vesuvio Est e la psicologa Fabiana Ricciardi. Partendo da un video realizzato lo scorso anno dai ragazzi all’interno di un campo-scuola ad Agropoli, la riflessione si è concentrata su tematiche piuttosto forti e che vedono gli adolescenti coinvolti in prima persona. Col termine cyberbullismo, infatti, si indica un genere di attacco continuo e offensivo che mira ad una vera e propria molestia virtuale. I principali artefici e insieme vittime di questo processo sono proprio gli adolescenti che si ritrovano da una parte a nascondere per bene spavalderia e vigliaccheria dietro ad un computer o ad un cellulare, dall’altra a non poter reagire e talvolta a non cercare aiuto altrove. Nel pomeriggio, l’incontro è stato rivolto ai genitori, spesso ignari di quanto queste problematiche possano incidere negativamente sulla componente emozionale dei figli. Alla presenza della psicologa Anna Sara Cutolo, dell’avv. Sabato Moschiano e dell’intervento di un rappresentante della Polizia Postale, i genitori degli alunni del Beneventano hanno preso coscienza della realtà e sono stati informati sulle conseguenze penali che ricadono sui colpevoli. Si preannuncia una serie di incontri successivi con lo scopo di creare una rete di valide istituzioni con la quale proteggersi da un’altra rete ben più dannosa.
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C’è una storia che si può tranquillamente reperire in rete in cui il protagonista principale è un bambino di 6 anni che con la sua infinita ingenuità chiede al papà quanto costa una sua ora di lavoro. Il papà spazientito della domanda gli dice che ogni sua ora vale 50 euro. Allora il bambino inizia a raccogliere i soldi e non appena raggiunta la quota si reca dal papà e porgendogli la banconota da 50 euro gli chiede se può donargli un’ora del suo tempo. Questa storia commovente racchiude in poche righe la condizione generica di tanti papà assorti nei troppi pensieri per mandare avanti la famiglia o perché intenti a fare carriera. Tutta questa attenzione verso se stessi e poco per chi ci sta affianco genera, molto spesso, disaffezione nei giovani. In particolar modo in quei papà che oltre a degli orari di servizio cercano di fare altri mestieri per cercare di far quadrare i conti togliendo inevitabilmente tempo prezioso alla famiglia. E così, per sopperire a questa perdurante mancanza di tempo ad Ottaviano prende forma, da una geniale intuizione delle docenti Sara Di Martino e Rosalba Carrozza il progetto “Papà di classe”. Si sa quanto ogni uomo sia appassionato di calcio e quale miglior strumento per far stare insieme padre e figlio se non quello del pallone che rotola in mezzo ad un campo di calcio? L’idea prende forma ed in poco grazie alla tenacia alle docenti domenica scorsa ad Ottaviano sono scesi in campo papà e figli. “Papà in classe” persegue proprio questo obiettivo- ha dichiarato la docente dell’Istituto Mimmo Beneventano Anna Fornaro – avvicinare i papà alla scuola per fargli comprendere quanto necessario sia la loro presenza attiva nel processo formativo dei bambini. Questo progetto- ha aggiunto la dirigente scolastica- rientra nell’ambito delle attività di continuità programmate dall’istituto per rinsaldare il patto formativo tra scuola- famiglia e territorio e fruisce del patrocinio del comune di Ottaviano”.

Per la cronaca domenica si è disputato un mini torneo con gare da 25 ‘ sul sintetico di Ottaviano dove alla presenza del primo cittadino Luca Capasso tra polpacci rigonfi e pancette impresentabili i papà degli alunni del “Beneventano” hanno sciorinato prestazioni di tutto rispetto, trascorrendo un tempo che se da un lato si dice essere un galantuomo, dall’altra parte risulta essere davvero prezioso quando si trascorre con gli affetti più cari della vita. L’obiettivo, quindi è stato pienamente raggiunto grazie soprattutto alla tenacia di chi ha ideato questo progetto Sara Di Martino e Rosalba Carrozza ed ha chi ha sapientemente collaborato la docente Andreoli Giovanna. L'auspici ora è che manifestazioni del genere si possano replicare quanto prima...e non soltanto per i bambini.

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Un consiglio comunale urgente sullo stato del plesso scolastico della scuola primaria di via Sarno – Parco Verde, a Striano. Lo chiedono i consiglieri comunali di minoranza Luigi Gatti, Vincenzo Coppola, Antonio Del Giudice e Alfonso Serafino dopo che il plesso, lo scorso 30 aprile, è stato chiuso dal sindaco “per lavori di manutenzione urgenti e indifferibili”. Tale urgenza si è resa necessaria a causa dell’allagamento del plesso a seguito di una mezza giornata di pioggia torrenziale. Spiega il consigliere del gruppo “Idea Comune”, Luigi Gatti: “non è ammissibile che una scuola nuova, inaugurata appena quattro anni fa, abbia già di questi problemi e che non è chiaro quale sia la natura degli interventi urgenti effettuati. Per questo chiediamo che l’amministrazione comunale riferisca in consiglio, in modo da informare correttamente la popolazione tutta e quella scolastica in particolare”. Aggiunge il coordinatore del movimento politico “Idea Comune”, Antonio Gravetti: “Ci aspettiamo che il sindaco faccia chiarezza, e dica dove sono le responsabilità, se tali responsabilità sono solo politiche o anche tecniche e quali nomi e cognomi hanno queste responsabilità”

 

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