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Sposito: "auguri alla Palmese, ora scendo di nuovo in campo"
Scritto da Genny GalantuomoGiusto 22 anni fa alle falde del Vesuvio si consumava un miracolo sportivo chiamato Palmese. La formazione allenata da Mario Pietropinto a termine della stagione del nuovo millennio vinse sia il campionato nazionale dilettanti che lo scudetto di categoria. Quella corazzata era capitanata da Nazzareno Sposito, difensore granitico che proprio a Palma Campania legherà indelebilmente il suo nome, ancora oggi qui il “capitano” per tutti è Sposito. Domenica scorsa il Nazzareno, cuor di leone, in occasione dell’ennesimo miracolo targato Pietropinto non ha voluto far mancare il suo messaggio di auguri al sodalizio rossonero per aver trionfato negli spareggi per la promozione in serie D. Sposito ha affidato ai social il messaggio di auguri alla Palmese e per il suo ex tecnico ha avuto parole di stima incondizionata arrivando a paragonare lo stregone ebolitano al mitico Sir Alex Ferguson, storico allenatore del Manchester United. Ora Nazzareno è pronto a scendere di nuovo in campo su di un terreno difficile e imprevedibile come quello politico, ma in tanti sono già pronti a scommettere sulla sua affermazione in questa ennesima sfida del temerario capitano cuor di leone.
Terzigno, prima gioia in casa: 2-0 alla Puteolana
Scritto da Pasquale VillaniIn una giornata particolarmente nuvolosa, ma con temperature gradevoli, il Terzigno di Califano trova la prima vittoria in casa contro una ostica Puteolana. La prima frazione di gioco è avara di emozioni. Un sussulto al 30 con il colpo di testa di Theodor Luky, respinto da un prodigioso Menzione e con il tiro di Mari neutralizzato atterra da Minichino. Nel secondo tempo, invece, il mancato rigore non assegnato ai padroni di casa per fallo su Mari, viene compensato dal successivo goal di Ferrara. L'esterno rossonero è lesto a sfruttare il corner battuto da Nevola, approfitta della dormita generale della retroguardia flegrea e di testa trafigge Minichino. La squadra di Califano non si arrende e al 25’ tenta il raddoppio con una bellissima (ma inefficace) rovesciata di Sepe che termina di poco alta. La Puteolana reagisce con un tiro di Difraia, che impegna Menzione. Al 49’ minuto, Giannia contrasta Abruzzese in area, il lieve contatto viene rilevato dall'arbitro Verde che secrete il penalty. Dal dischetto Mari raddoppia spiazzando Minichino. Il Terzigno con questa vittoria si porta a quota 7 punti e scavalca proprio i flegrei in classifica. A fine gara parole di elogio da parte di Mr. Califano per i suoi giocatori in particolar modo per Ferrara autore del gol e del subentrato Casillo.
Tabellino
Terzigno: Menzione, Ferro, Liccardi, Romano, Emma (15’st Casillo) , Ferrara, Iuliano, Mari, Nevola (46 st Abruzzese), Sepe. A disposizione: Amitrano, Egidio, Franzese, Nunziata, Casillo, Pepe, Abruzzese. All. Califano
Puteolana: Minichino, Conte, Buonfino, Difraia, Giannia, Fusco, Capuano (30’ st Sanguinetti), Luongo (38’ st Salvati), Theodor Luky, Navarra (26’st Cardone) , Napolitano (19’ st Ammaturo). A disposizione: Cozzolino, Cardone, Senese, Sanguinetti, Dalterio, Salvati, Ammaturo, Esposito All. Avallone
Arbitro. Verde (sezione di Frattamaggiore)
Assistenti: Varrazzo e Benvenuto (sezione di Nocera Inferiore)
Marcatori: Ferrara (23’s.t.), Mari (49’ s.t.)
Note: gara disputata al comunale di Ottaviano (data l’inagibilità dello stadio di Terzigno)
Ammoniti: Menzione, Ferrara, Iuliano, Buonfino, Gimmia, Fusco, Luongo.
Ottaviano. Dopo oltre 11 mesi di stop forzato a causa del covid riparte il campionato regionale di Promozione. Ai nastri di partenza nel girone C c’è il rinnovato Terzigno di Michele Califano nel quale i tifosi e l’ambiente Vesuviano pongono massima fiducia. Sul neutro di Ottaviano, nonostante le attese va in scena una gara scialba ed avara di emozioni. In campo le due compagini appaiono piuttosto contratte e povere di idee. Bisogna aspettare 15 minuti per annotare una azione degna di nota sul tabellino di gara. Capasso, il migliore in campo in assoluto, si invola sul filo del fuori gioco e mette alle spalle di Menzione, il gol viene però annullato per off side. Il Terzigno abbozza una timida risposta al 20’ con Sepe che liberatosi di Tintó lascia partire un tiro potente ma alto. Al 22’ il Terzigno potrebbe passare in vantaggio: azione di Casillo sulla fascia cross al centro, Annunziata stacca di testa ma Giallaurito è attento e blocca sicuro. Il Frattaminore non si fa schiacciare e dopo aver preso le distanze inizia ad avanzare il baricentro, i rossoneri arretrano troppo lasciando l’iniziativa agli ospiti. I gialloblu al 34’ passano in vantaggio: Chianese lancia Capasso sul filo del fuorigioco, l’esterno gialloblu elude la marcatura di Cocozza e batte sotto misura Menzione respinge d’istinto ma Capasso è lesto a raccogliere la respinta e depositare il pallone in rete. Al 43’ Giallaurito salva in presa bassa su Marzocchella. La prima frazione di gioco si chiude senza ulteriori sussulti. Chi nella ripresa si aspettava un Terzigno arrembante alla ricerca del pari resta piuttosto deluso: complice una condizione fisica non proprio ottima ed il gran caldo i rossoneri appaiono piuttosto confusi e poco lucidi soprattutto nella linea mediana. Del Prete imbriglia a centrocampo la manovra dei vesuviani con Costanzo, Arena, Angelino e Abdoulai pronti a chiudere qualsiasi iniziativa dell’evanescente centrocampo rossonero. Al 3’punizione dal limite di Liccardi che sfiora la traversa con Giallaurito immobile. Il caldo afoso condiziona non poco il gioco con un Terzigno volenteroso alla ricerca di spazi utili. I rossoneri cercano di pressare gli avversari nella loro metà campo senza creare tuttavia alcuna azione pericolosa. Encomiabili le iniziative di Liccardi, Nunziata e Sepe che, purtroppo, non trovano sempre pronti Marzocchella e Annunziata. Nonostante gli 8 minuti di recupero concessi dal diligente D’Amato di Salerno la gara termina con il trionfo del Real Frattaminore che porta a casa una preziosa vittoria con il minimo sforzo. Per il Terzigno di Califano tante cose da rivedere a partire dalla condizione fisica apparsa ancora lontana dal miglior rendimento.
Tabellino
Terzigno 1964: Menzione, Tipaldi, Liccardi, Cocozza, Nunziata (34’st De Rosa), Marino (11’ st Marigliano), Sepe, Iuliano (16’st Mari), Marzocchella, Annunziata, Casillo. A disp. Amitrano, Buonocore, Ranieri, Egidio. All. Califano.
Real Frattaminore: Giallaurito, Tintó, D’Errico, Di Finizio, Chianese (43’st Golino), Capasso, Arena, Abdoulai, Angelino (29’st Laurenza), Ciocia (50’st Ethabou) , Costanzo. A disp: Franzese, Gaudino, Gafour, Del Prete, Franzese S. All. Del Prete.
Reti: 34’ Capasso
Arbitro: D’Amato di Salerno
Note: spettatori 150 circa con una sparuta rappresentanza ospite, angoli 3-1 per il Terzigno. Ammoniti :Liccardi e Tipaldi del Terzigno, Giallaurito, Arena, Angelino e Chianese per il Real Frattaminore. Partita giocata sul neutro di Ottaviano per indisponibilità del Comunale di Terzigno.
Calcio, alla fine la spunta Lotito: Salernitana in A
Scritto da Pasquale VillaniCaso Salernitana: il consiglio federale, approva il trust di Lotito Verrà celebrato il matrimonio tra la Salernitana e la serie A ? Questa, è stata la domanda che si sono posti i tifosi della Salernitana, per 22 anni. Si perché, è dalla stagione 98/99, che i tifosi granata, non entravano nella cattedrale del calcio italiano (un tempo d’Europa), la serie A. Il 10 maggio 2021, il club, ha ottenuto uno straordinario 2 posto nel campionato di serie B, ma ciò sarebbe potuto non bastare per affrontare Juve, Inter e company. Infatti, a frenare il risultato sportivo, poteva essere quello societario, il quale, da diversi anni aveva assunto una conformazione borderline (al limite, tra la legge e la violazione della medesima). Dal 21 luglio 2011, la Salernitana, ha avuto come proprietari Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Tale assetto societario, non avrebbe creato alcun tipo di problema sotto il profilo giuridico, se Lotito non fosse stato, anche presidente di un altro club militante nella stessa categoria, la Lazio. L’art. 16 bis delle NOIF (norme organizzative interne alla FIGC), si occupa delle partecipazioni societarie, nei seguenti termini: “non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinano in capo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale”; “ai fini di cui al comma 1, un soggetto ha una posizione di controllo di una società o associazione sportiva quando allo stesso, ai suoi parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti di organi decisionali ovvero un’ influenza dominante in ragione di partecipazioni particolarmente qualificate o di particolari vincoli contrattuali”. Il comma 3, conclude, affermando che: “permanendo l’inosservanza del divieto di cui al comma 1, le società oggetto di controllo non sono ammesse al Campionato di competenza” .In pratica, sono vietate, le multiproprietà. Lotito, dopo la promozione in A, ha cercato di porre rimedio al problema, con un trust. Il trust, è un istituto giuridico ( anglosassone), con il quale un soggetto (disponente, nel caso di specie, Lotito), affida i beni ad un terzo (trustee), che li amministra (secondo le regole stabilite, nell’atto istitutivo del trust), nell’interesse di uno o più beneficiari, o per realizzare uno scopo specifico (nel caso della Salernitana, lo scopo, sarebbe la vendita). Il disponente, non viene coinvolto direttamente nelle scelte gestionali, ma può nominare un soggetto di fiducia (una sorta di guardiano), affinchè ,vegli sull’operato del trustee. Finalmente, dopo 2 mesi di paure, i tifosi della Salernitana possono tirare un sospiro di sollievo, in quanto il consiglio federale, ha dato il via libera al trust (denominato, Salernitana 2021) Mentre nelle scorse settimane, il trust era stato negato per mancata indipendenza dei suoi organi e e della stessa Salernitana, da Lotito, ora invece, la documentazione, è stata corrispondente alle aspettative richieste. La Salernitana avrà 2 trustee (Melior e Widar trust), un amministratore unico (il generale, Ugo Marchetti), un guardiano (il generale, Vincenzo Coppola), ma, dovrà essere ceduta, entro e non oltre il 31/12/2021 (pena, l’esclusione immediata, dal torneo). Inoltre, non potrà avere, alcun rapporto con la Lazio di Lotito ( es, sono vietate le trattative di mercato). La vicenda, quindi, sembrerebbe giunta, ad una conclusione (per ora). Eppure, quella delle multiproprietà, è una storia già sentita. Basti pensare, a quanto accaduto con Venezia e Mestre (entrambe ,militanti in C2) presiedute da Maurizio Zamparini; oppure al caso di Palermo e Roma con a capo Franco Sensi; ed ancora Pastorello con Verona e Parma; quello attuale di De Laurentiis, con Napoli e Bari. Una classe dirigente seria (quella sportiva , ma anche politica, dato che quest’ultima fa’ le leggi e né dovrebbe presiedere il rispetto), dovrebbe dare risposte a questi interrogativi, affinchè, le squadre ( e le relative tifoserie) possano, legittimamente contrarre il matrimonio con la loro serie d’appartenenza, senza bruschi divorzi.
Com’è cambiato il mercato del Napoli, nell’ultima settimana ? E’ possibile fare un punto della situazione ? Al momento la situazione è ancora in fase di stallo, in quanto è collegata all’esito dei campionati europei. Quest’ultimi rappresentano da sempre un importante crocevia per le sorti del mercato, in quanto permettono di far lievitare o ridurre il costo dei cartellini, determinare plusvalenze e minusvalenze in capo alle società, determinare l’ingaggio dei calciatori (sono quindi un’arma a doppio taglio). Partendo dal reparto difensivo (quello con cui si vincono i campionati!), 3 sono gli obiettivi. Il vice Meret: è un ruolo ancora scoperto, ma probabilmente il Napoli non prenderà né Sepe destinato al Genoa, né Mirante. La questione è collegata all’uscita di Ospina; il centrale difensivo: anche qui tutto è collegato all’eventuale uscita di un tassello importante nello scacchiere azzurro (uno tra Koulibaly e Manolas). Per Koulibaly, c’è stato un timido interesse del Psg (di difficile concretizzazione, dato l’acquisto imminente di Hakimi dall’Inter, che potrebbe impedire ulteriori esborsi).Qualora dovesse partire qualcuno, Senesi (Feyenoord) resta in pole position per fare da rimpiazzo; il terzino: allo stato attuale, i nomi più gettonati sono quelli di Palmieri (del Chelsea, impegnato all’europeo con la nazionale di Mancini e già allenato da Spalletti alla Roma), Zappacosta (anche lui del Chelsea) e Mandava. Tuttavia, nelle ultime ore, è emerso un nome nuovo nel taccuino di Giuntoli, quello di Lykogiannis del Cagliari (molto bravo nei calci piazzati), mentre per Gudmundsoon (Groningen), c’è stato il sorpasso dell’Atalanta. E’ molto probabile che il mercato del Napoli ruoterà attorno a questo ruolo, ma è tutto collegato alla permanenza di Rui e Malcuit e al recupero di Ghoulam. Il secondo reparto su cui bisogna soffermarsi è il centrocampo: in questo settore (considerate le permanenze di Demme e Lobotka), una pedina verrà sicuramente presa in sostituzione di Bakaioko. Nelle ultime settimane si è parlato di Basic , ma la pista sembra essersi raffreddata a causa dell’inserimento della Lazio. Tuttavia, l’eventuale acquisto del giocatore del Bordeaux, non escluderebbe la permanenza di Ruiz. In merito allo spagnolo, sarà difficile trovare un club che bussi alle porte del Napoli con un assegno da 60 milioni.. Il mercato del centrocampo è connesso a quello dell’attacco, in quanto nelle ultime ore si parlato uno scambio tra Napoli e Inter che vedrebbe coinvolti, l’attaccante del Napoli Petagna e un centrocampista nerazzurro (uno tra Vecino e Gagliardini). Per il reparto offensivo, si parla Kaio Jorge del Santos. Dagli addetti ai lavori, risulta che non ci sia stata un’offerta reale , ma comunque vi sarebbe un gradimento da entrambe le parti. Molto delicata è la vicenda Insigne. Tutto verrà rinviato a dopo gli europei, ma è difficile che arrivino offerte concrete ( si è parlato di un corteggiamento da parte del Barcellona, cosa difficile dato che in quel ruolo il club blaugrana ha appena acquistato Depay). E’ probabile che le parti rinnoveranno, ma per arrivare a ciò, è necessario che ognuno si smuova dalle proprie posizioni. E’ possibile mettere un “ punto” al mercato del Napoli ? No, al momento è possibile mettere solo una virgola, la quale (come tutte le virgole) rappresenta una pausa, cui farà seguito una ripresa (ripresa che avverrà dopo gli europei).
Questa è la domanda che tutti si pongono dopo la fatal Verona. In un’estate rovente , causa temperature e carenza di pecunia (dati gli effetti devastanti della pandemia sul mondo del calcio e la mancata qualificazione alla champions), sarà difficile riuscire a cedere giocatori di calibro (vedi Fabian Ruiz e Koulibaly) a prezzi esosi e a comprarne altri dello stesso spessore. Ma andiamo per ordine. Da dove partire ? Partiamo dalla difesa ed in particolar modo dall’estremo difensore (il portiere). Che né sarà di Ospina e Meret ? Per il colombiano (Ospina) si parla di un forte interessamento da parte della Juve e di un’eventuale scambio con l’Atalanta in cui verrebbe inserito Sportiello (da tenere sott’occhio anche le figure di Consigli del Sassuolo e di Sepe del Parma); Meret invece, dopo una stagione a tinte chiaroscure, è destinato ad essere il portiere titolare; circa Contini, si parla di una cessione in prestito (cosa sacrosanta, dato che i giovani devono giocare!!). Per quanto riguarda i terzini, perso Hysaj (il quale, molto probabilmente andrà alla Lazio), si dovrà cercare obbligatoriamente un terzino (se non addirittura 2, viste le condizioni perennemente critiche di Ghoulam). In queste settimane , si sono fatti tanti nomi , 3 su tutti : Mandava del Lille, di piede mancino, età 27, valutazione secondo transfermarkt 9 milioni, scadenza di contratto con il club transalpino 30/06/2022; Emerson Palmieri italo-brasiliano del Chelsea (in passato alla Roma), anche lui mancino e ventisettenne, valutato da transfermarkt 12 miloni, in scadenza anch’egli nel 2022. Al momento è lui ad essere in pole position per vestire la casacca azzurra; l’ultimo nome è quello di Gudmundsson , svedese del Groningen , età 21, valutato 5 milioni. Confermatissimo Di Lorenzo, da valutare Mario Rui. Nel pacchetto dei centrali difensivi non farà parte Maksimovic conteso dalle 2 romane, mentre invece c’è stato qualche interessamento dell’Olympiakos per Manolas. La trattativa (che potrebbe vedere coinvolto il centrocampista Camara) è tutta in divenire in quanto bisognerà vedere quale sarà la valutazione che Spalletti farà del giocatore ellenico. Confermato invece, Rrhamani; un discorso a parte , va fatto per Koulibaly . Dato per partente ogni anno (per ottenere una proficua plusvalenza rispetto agli 8 milioni sborsati al Genk nel 2014) , il senegalese ha dimostrato di essere una colonna portante del Napoli nonché uno dei migliori giocatori al mondo nel suo ruolo. Se non arriverà un’offerta vicina ai 60 milioni, De laurentiis difficilmente lo cederà. In entrata si parla di Marcos Senesi del Feyenoord, costo (non proibitivo) 20 milioni . A centrocampo invece, rimarrà Demme , utilissimo nel ruolo di regista, partirà Bakaioko, il quale non è stato riscattato dal Napoli (per lui si è parlato di un approdo alla Fiorentina, cosa difficile dato l’addio di Gattuso), Lobotka dovrà essere analizzato da Spalletti il quale lo voleva presso la sua corte già dai tempi dell’Inter; Fabian Ruiz è il maggiore indiziato ad abbandonare i colori azzurri . Si parla di interessamenti iberici ( le 2 madrilene ed il Barcellona). Come per Koulibaly, anche per lo spagnolo si parla di una cessione non inferiore ai 60 milioni. Ovvio, che ad incidere sulla valutazione peserà il rendimento durante il campionato europeo (iniziato male per le furie rosse, le quali hanno strappato solamente uno 0-0 con la Svezia). Confermatissimo Zielinski. In entrata spicca un nome su tutti, Toma Basic del Bordeaux (molto simile a Ruiz) , a cui si affiancano i nomi di Berge dello Sheffield United e dell’”italiano “ Thorsby della Sampdoria. Sembra invece tramontata la pista che porta a Vecino, in quanto Inzaghi punta molto su di lui. Per l’attacco invece, dovrebbero rimanere tutti, l’unico dubbio riguarda Insigne. Le parti si incontreranno dopo i campionati europei per limare le differenze tra proposta e offerta e giungere ad un accordo che porterebbe ad un prolungamento del sodalizio azzurro in scadenza nel giugno del 2023. E dunque, riecheggia ancora una volta, la fatidica domanda : Napoli, quali obiettivi per il mercato ?
Maradona "rivive" nelle strade di Bagnoli
Scritto da Genny GalantuomoMaradona, il Dio del calcio ha lasciato un segno indelebile nel cuore e nella memoria dei napoletani ed è per questo che ritengo sia giusto omaggiarlo con questo murales - a parlare è Raffaele Capuano cittadino e persona attenta alle tematiche sociali sul territorio, nonché grande tifoso del Napoli - il quale si è fatto promotore, con l'ideatore del progetto Fabrizio Guida e un gruppo di estimatori dell'indimenticato campione, di realizzare un bellissimo murale nel quale è immortalato il pibe de ore che festeggia il trionfo in Coppa Uefa con alle spalle il golfo di Bagnoli. Una vera e propria opera artistica disegnata su uno dei muri della stazione della metropolitana di Bagnoli in viale della Liberazione - sento il dovere di ringraziare i vertici dell'ANM per la disponibilità - aggiunge Capuano - oltre a tutti i commercianti e cittadini di Bagnoli che si sono resi disponibili per raccogliere i fondi necessari per realizzare questo murale. Ringrazio i tanti checsono accorsi e ci sono stati vicini in questa iniziativa condivisa ed apprezzata da tutti". Il capolavoro artistico è stato eseguito dal writer Dario Santucci. Molte le persone accorse per l’inaugurazione alla quale hanno presenziato l'assessore comunale Felaco e di quelli della Municipalità Mariani e Grilli. Bagnoli si aggiunge alla lunga lista di località che stanno dedicando spazi pubblici per ricordare la memoria di Maradona e, contestualmente, recuperare le periferie con la bellezza dell'arte di strada. Periferie e strade:i posti nei quali si forgió l'estro e la genialità del più grande calciatore di tutti i tempi, così rivive la memoria di Diego Armando Maradona. Welcome to Bagnoli!
Maradona operato d'urgenza per un ematoma al cervello.
Scritto da Genny GalantuomoDiego Armando Maradona a pochi giorni dal suo 60' compleanno sarà costretto a ricorrere ad un delicato intervento chirurgico al cervello per la rimozione di un ematoma. Secondo un quotidiano argentino, infatti, il pibe de oro a causa di una caduta avrebbe riportato un trauma alla testa con successivo ematoma. L'intervento si è reso necessario perché Maradona nelle ultime ore aveva avvertito forti mal di testa. Tutti i tifosi del Napoli sono in apprensione per l'indimenticato numero 10. La società azzurra ha anche lanciato un hastag #FuerzaDiego per sostenere dimostrare vicinanza a Maradona.
Clamoroso! L'arbitro sbaglia il referto ed il Terzigno rischia il 3-0 a tavolino
Scritto da Genny GalantuomoOttaviano. Con il più classico dei risultati all'inglese il Terzigno di Mr. Vivace regola i conti con un Sant'Antonio Abate volitivo ma inconcludente. La gara, disputata sul neutro di Ottaviano, è stata l'unica preservata dai protocolli sanitari anti covid 19 del girone D, le altre gare del girone sono state infatti, rinviate a data da destinarsi (Conte permettendo). I Rossoneri erano chiamati ad una pronta risposta dopo il passo falso di Massalubrense, contro un avversario arcigno e ben messo in campo dal tecnico D'Aniello. Di fronte anche due bomber di razza:Balzano per i rossoneri compete la classifica marcatori al bulldozer Martone. Neanche il tempo di accomodarsi in tribuna che i rossoneri passano in vantaggio. Azione insistita dei rossoneri con Auriemma che dal limite dal limite dell'area lascia partire un tiro tutt'altro che irresistibile, l'estremo difensore ospite Panariello respinge corto e per l'astuto Sepe è un gioco da ragazzi mettere nel sacco a pochi metri dalla porta. Sono appena passati 4 minuti ed il Terzigno è in vantaggio. Il Sant'Antonio Abate cerca di riorganizzarsi e trova negli uomini di esperienze con Cerchia e Romano dei sicuri punti di riferimento per cercare di servire palloni utili all'ariete Martone. I rossoneri trovano un Ugramin e Ceparano due baluardi insormontabili bravi ad anticipare le giocate degli avversari e mettere al sicuro Menzione. Il Terzigno arretra il baricentro e lascia metri agli ospiti. Romano, Paolino e Scognamiglio tessono trame di gioco che puntualmente, un pittbull di nome Aufiero, spezza con le buone o con le cattive maniere. Al 17' ci prova Martone di testa ma la palla termina fuori. Al 25' punizione dal limite battuta da Romano con la palla che sorvola di pochissimo la traversa con Menzione fuori causa. Pochi minuti dopo il talentuoso centrocampista giallorosso Romano è costretto a lasciare il campo per infortunio e per il Sant'Antonio Abate si spegne la luce. Al suo posto Paolino Francesco. Al 32' arriva il raddoppio dei rossoneri:azione insistita sulla sinistra di Casillo e Sepe, cross al centro dell'area per il bomber Balzano che approfitta dell'errore in marcatura, stoppa di petto e trafigge l'incolpevole Panariello. 2-0 e palla al centro. Nella ripresa il liet motiv della gara non cambia, Terzigno attendista e cinico si arrocca a difesa della trequarti per sfruttare le ripartenze degli esterni con Balzano come punto di riferimento nel terminale di attacco. Gli uomini di D'Aniello macinano gioco e gestiscono l'iniziativa ma a tanta buona volontà non corrispondono altrettante azioni gol. Martone riceve pochi cross e palloni utili anche perché Esposito e Ferrara arginano diligentemente i tentativi di Celotto e Di Nola. Solo nel finale si registrano due azioni degne di nota. Al 30' è Scognamiglio ad impensierire Menzione ed al 37' sempre Scognamiglio su punizione dal limite centra il palo. Il Terzigno si difende bene e senza grossi affini ed al 40' in contropiede potrebbe mettere a segno il gol del 3-0. Giocata veloce tra Casillo ed Arianna con quest'ultimo che serve di prima intenzione Balzano, il bomber rossonero calcia da ottima posizione ma il pallone termina di poco a lato. La gara, in pratica, finisce qui con i rossoneri che grazie a questa vittoria si portano in vetta alla classifica del girone D in attesa della ripresa del campionato. Da sottolineare la buona direzione di gara dell'arbitro Petrone di Caserta.
TABELLINO:
Terzigno 1964: Menzione 6,5 Esposito 7 Ferrara 7 Liberti 6,5 Ugramin 7 Ceparano 6,5 Sepe 7 (15' st Nunziata) Aufiero 7 (30' st Gentile) Balzano 7 (48' st Avino) Arianna 7 (47'st Muntariello) Casillo 6,5 (42' st Liccardo). A disp: Prisco, Cipolletta, Romano. All. Vivace 6,5
Sant'Antonio Abate: Panariello 5 Fortunato 5,5 (23' st Abbagnale) Celotto 6 Scala 6 Montuori 6 (40 st Galasso) Chierchia 5,5 Romano 6 (30'pt Paolino F) Paolino 6 Martone 5,5 Scognamiglio 6 Di Nola 5,5 (15' st D'Aniello. A disp: D'ambrosio, Longobardi, Russo.
Arbitro:Petrone di Caserta 6
Reti: 4'pt Sepe, 32' pt Balzano
Note: gara giocata sul neutro di Ottaviano. Ammoniti :Ugramin, Sepe, Aufiero, Martone, Montuori e D'Aniello. Angoli 5 per parte. Min di recupero 2 e 4
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Il noto giornalista sportivo Franco Lauro è morto nel pomeriggio a Roma. Secondo le prime notizie il 59enne conduttore sportivo sarebbe stato colto da un malore improvviso al quale non è sopravvissuto. Il mondo dello sport perde un importante narratore italiano, il quale ha prestato la sua voce per 28 anni di servizio, sempre con la professionalità che lo caratterizzava: il personale medico è intervenuto prontamente, ma non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Terzigno, pari con il Marzano ma la vetta è vicina
Scritto da Genny GalantuomoContinua la marcia verso la vetta dei rossoneri, il mezzo passo falso nell'ultimo turno contro un coriaceo Marzano non pregiudica gli obiettivi stagionali del team Vesuviano. Allo stadio Vecchione, su un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, si sono gagliardamente affrontate Atletico Marzano e Terzigno, in un incontro intenso e combattuto sin dalle prime fasi di gioco. Gli uomini di mister Celestino Bufalo sono scesi in campo privi della coppia titolare d’attacco, per le contemporanee defezioni di Pelagione, stiramento ad una coscia, e per lo sfortunato Ciccio Beato( stagione finita?), seri guai al ginocchio destro per un infortunio patito mercoledì scorso in Coppa Campania contro la Royal Acerrana, e sono stati costretti anche a rinunciare nel primo tempo ad Aprea, sostituito dal giovane e possente D’Apice. Nonostante questi problemi, i rossoneri hanno subito assunto le redini del gioco e sono stati più pericolosi dei loro avversari, che si sono solo distinti per alcune confuse azioni di mischia nell’area di rigore avversaria. Primo tempo scarno di grosse note tranne che per una palla-gol , quasi allo scoccare del duplice fischio arbitrale, con il solito Palumbo che non centrava la rete avversaria, a tu per tu con l’estremo difensore biancoverde, per un falso rimbalzo del pallone sul terreno, poco “battuto” per la verità, dell’impianto sportivo marzanese. Nella ripresa, su angolo, il difensore centrale vesuviano Santaniello colpisce di testa la traversa, a portiere battuto; subito dopo, Luca Palumbo centra il palo interno con una magnifica punizione calciata dal limite. Finisce in 10 all’85’ il Marzano per l’espulsione di uno dei suoi. Proprio allo scadere delle ostilità uno strepitoso intervento del portiere biancoverde, nega una meritata vittoria agli ospiti, respingendo una conclusione del fantasista terzignese Palumbo, strozzandogli l’eventuale urlo di gioia in gola. Un’occasione sprecata per il Terzigno che, non conquistando l’intera posta in palio, lascia il primo posto all’Abellinum.
Marek Hamisk ai saluti? Sembrerebbe proprio di si,stando alle ultime voci di mercato il capitano azzurro, alle falde del Vesuvio dal 2007 avrebbe accettato l'offerta del Dalian Yafang, societá cinese che ha offerto 25 milioni di euro per il cartellino del numero 17 partenopeo. Allo slovacco un contratto faraonico da 9 milioni di euro all'anno. La definizione del contratto entro la giornata di lunedi. Quella di oggi potrebbe essere stata l'ultima partita in azzuro di marechiaro. I tifosi sperano in una smentita della notizia.
Cori razziali a Kean, i tifosi del Bologna respingono le accuse
Scritto da Giacomo AcunzoLa Juventus supera facilmente il turno di coppa Italia con il classico 0-2 sul Bologna di Inzaghi. Una rete per tempo, entrambi con la complicità della retroguardia felsinea, consentono agli uomini di Massimo Allegri di proseguire il cammino nella manifestazione tricolore. È prima Bernardeschi, in apertura di gara a sfruttare il pasticcio difensivo rossoblu ed a portare in vantaggio i bianconeri. Nella ripresa la seconda marcatura di Kean che risolve in mischia con un preciso tiro all’angolo di Da Costa. Proprio in occasione del goldi Kean i cronisti della Rai hanno sottolineato, come, dalle tribune si udivano cori a sfondo razziale. La tifoseria bolognese ha prontamente risposto specificando che i cori erano di sfottô contro tutti i giocatori dellla squadra ospite. I tifosi organizzati hanno poi diffuso una nota ripresa da ‘il Resto del Carlino” . Come riportato erroneamente da alcuni media, gli “uuuu” rivolti a Moise Kean, giovane attaccante della Juventus, autore della prima occasione da rete del match, sono stati poi estesi a tutti gli altri bianconeri in campo, di qualsiasi etnia o colore della pelle; a tal proposito è intervenuto il Centro Bologna Clubs, che coordina i vari gruppi organizzati di fede rossoblù, per chiarire meglio la vicenda che ha riguardato da vicino la curva del Bologna ieri sera: “Facendo riferimento a quanto riportato in sede di telecronaca Rai, scritto dai maggiori quotidiani e dai vari siti specializzati circa gli ululati razzisti partiti dai tifosi del Bologna all'indirizzo del giocatore della squadra ospite Moise Kean, il Centro Bologna Clubs, vista l'infondatezza di quanto accusato (gli "uuuuu", erano semplici sfottò all'indirizzo dei tifosi ospiti che accompagnavano ogni azione offensiva della propria squadra con lo stesso "verso"), chiede una immediata smentita da parte degli organi di informazione di cui sopra. Inoltre invita la società Bologna Football Club 1909 a promuovere, nelle sedi preposte, qualsiasi iniziativa volta alla difesa dell'immagine civile della propria tifoseria nonché del buon nome della città intera”.