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Napoli. Ieri sera i Falchi della Squadra Mobile hanno intercettato in via Caracciolo una decina di motociclette, del tipo motocross prive di targa e di dispositivi di illuminazione, che procedevano ad alta velocità creando pericolo alla circolazione stradale, fenomeno già oggetto di segnalazioni nei giorni scorsi. I poliziotti hanno intimato l’alt ai conducenti che, alla loro vista, hanno accelerato la marcia dirigendosi in diverse direzioni; ne è nato un inseguimento durante il quale le Volanti , coordinate dalla Centrale Operativa , sono sopraggiunte ed uno dei motociclisti, dopo aver impattato contro un’auto di servizio, ha tentato nuovamente la fuga a piedi fino a quando è stato bloccato in via Marina all’angolo con corso Garibaldi . Intanto, i Nibbio dell’ Ufficio Prevenzione Generale hanno rintracciato in via Acton un altro motociclo il cui conducente, nel tentativo di immettersi nella careggiata opposta, ha perso il controllo del mezzo rovinando a terra ed è stato bloccato, mentre un terzo motociclista è stato fermato in via Gianturco dopo un lungo inseguimento. Tre uomini tutti napoletani tra i 19 e 32 anni sono stati denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale e sanzionati poiché non indossavano la mascherina; inoltre, due di loro sono stati sanzionati per guida senza patente perché mai conseguita.

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Un pauroso incendio è scoppiato pochi minuti fa in via Ranieri a Terzigno. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco e dei carabinieri, prontamente interventi sul posto, un automezzo parcheggiato in un fondo privato avrebbe preso fuoco per cause ancora da accertare. Dall'incendio si è sprigionara una coltre di fumo nero che ha invaso le vicine abitazioni. Per il pericolo di esplosione sono state temporaneamente allontanate dalle proprie abitazioni alcune famiglie residenti in via Raneiri e Via Pescinelle. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza sono ancora in corso.

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Si chiamava Vincenzo Lanza l'addetto specializzato della Adler Plastic che ieri ha perso la vita nella violenta esplosione che ha devastato i capannoni dell'azienda ubicata nella zona industriale di Ottaviano. Il 55 enne, originario della cittadina vesuviana, era rientrato in servizio dopo il periodo di cassa integrazione per il blocco delle attività imposto negli ultimi due mesi a tutte le aziende. Lanza aveva ripreso servizio alla Adler Plastic insieme ad altri 70 lavoratori dei quali altri 2 sono rimasti feriti nell'espolsione ed attualmente sono ricoverati nell'ospedale di Nola. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Luca Capasso: i soccorritori non appena sono giunti nei capannoni della Adler hanno cercato di soccorrere lo sfortunato operaio per il quale purtroppo, non c'è stato nulla da fare". Sull'incidente indaga la Procura di Nola. 

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In merito ad alcune notizie di stampa diffuse nelle ultime ore, relative ad un ipotetico caso di coronavirus presso una casa circondariale campana, è intervento il Provveditorato Regionale della Campania che con una nota stampa smentisce le notizie apparse su alcuni quotidiani on line che risultano non veritiere. "Si è registrata una sola situazione di un detenuto con febbre alta per il quale è stato attivato il protocollo interno precauzionale, lo stesso detenuto-precisa il comunicato stampa diffuso dal Dott. Antonio Fullone- già oggi non aveva più la febbre ed ha potuto anche contattare la famiglia. Per il detenuto verrà comunque eseguito l'iter previsto a tutela di tutti i detenuti e del personale che vi opera nella stuttura. Queste notizie false e destabilizzanti non giovano ai detenuti già di per sé preoccupati in questo periodo emergenziale. La Direzione Regionale Campana pone al primo posto, attraverso numerose azioni, sia la salute della popolazione detenuta che del personale penitenziario ed è in stretto contatto con l ASL napoletana per ogni emergenza a tutela. La raccondazione della direzione è rivolta a tutti gli operatori dell'informazione: "eventuali notizie prima della pubblicazione andrebbero attentamente valutate, si invitano pertanto gli operatori della comunicazione a voler verificare con l'ufficio Stampa di questo provveditorato la fondatezza delle notizia, attesa la delicata situazione e le conseguenze che notizie prive di fontamento posso generare tra la popolazione detenuta ed i loro familiari.

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Coronavirus, seconda vittima a Terzigno

Sabato, 21 Marzo 2020 11:19 Scritto da

A nemmeno ventiquattro ore dal primo decesso causato dal coronavirus che ha stroncato la vita del 59enne avvocato Raffaele Bifulco, la cittadina vesuviana deve registrare la morte di Antonio Auricchio, un 70enne del posto già ricoverato al Cotugno di Napoli da inizio marzo perché risultato positivo al Covid 19. A darne notizia è stato il primo cittadino di Terzigno Francesco Ranieri tramite il profilo facebook . Il coronavirus, da quanto si è appreso, è stato la concausa del decesso di Auricchio già affetto da altre patologie. Sale a due il triste bilancio della pandemia nel centro Vesuviano. Sono invece, ad oggi, una ventina le persone poste in quarantena. Quest'altra vittima nel Vesuviano, nel giro di due giorni rappresenta l'indice di una diffusione silenziosa del virus che si può fermare solo con la responsabilità di tutti.