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Avellino, si presenta il SIM Esercito

Venerdì, 31 Maggio 2024 13:23 Scritto da

Il Sindacato Italiano Militari dell’Esercito si è ufficialmente presentato ai militari in servizio presso la caserma “Berardi” sede del 232° Reggimento Trasmissioni. Nella sala cinema sono state presentate le cariche ufficiali del SIM Esercito. Claudio De Gennaro ha assunto la carica di Segretario Provinciale di Avellino, Massimo Merolla la carica di Segretario Aggiunto Provinciale mentre Claudio Ucci sarà il Segretario Locale. Alla presentazione ufficiale ha partecipato il Presidente Nazionale del SIM Gennaro Galantuomo. “Il SIM Esercito sta crescendo in tutti i Reparti in cui è presente con dei propri dirigenti sindacali. Ad Avellino sono tanti i colleghi che hanno compreso la bontà dei nostri programmi a tutela degli interessi dei nostri iscritti e questo gratifica il nostro operato da sindacalisti militari – dichiara il Presidente Nazionale – con l’investitura ufficiale delle cariche dirigenziali in ambito provinciale il SIM EI diamo il via ad una serie di attività sul territorio che nel giro di poco tempo porteranno benefici ai nostri iscritti. Grazie all’impegno di Claudio De Gennaro, Massimo Merolla e Claudio Ucci, a breve verranno sottoscritti accordi commerciali con importanti aziende e professionisti che operano sul territorio irpino con l’intento di portare dei reali benefici agli iscritti. Il SIM si conferma essere un interlocutore serio e concreto con le componenti della società civile. Nei prossimi mesi – conclude Galantuomo- ci saranno importanti attività sul territorio irpino per rinsaldare i rapporti tra il sindacato militare e la collettività avellinese”.

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Le storie dei Soldati si mischiano spesso con il fango e con le lacrime, si conservano nel libro dei ricordi per raccontarle ai nipoti e per contemplare il tempo della gioventù. Storie che spesso si incrociano con il dolore, cicatrici al cuore e quel pudore che solo i Soldati hanno nell'affrontare viso a viso la sorte che non è sempre giusta e sorridente. È questa la sfida che sta affrontando Alessandro Mosti, maresciallo capo dell'Esercito - un Soldato prima che uomo, padre e marito - uno che ha portato al bavero dell'uniforme le mostrine degli alpini paracadutisti e quelle della Folgore dopo. Uno che è cresciuto con la convinzione che servire la Patria sia, ancora oggi, il mestiere più nobile, uno che ha mangiato pane e polvere. Alessandro oggi sta combattendo la sua personale battaglia con la vita, deve scalare la cima più difficile con la speranza di ritrovare l'orizzonte della serenità, dopo aver vinto la malattia. Dallo scorso giugno, infatti, il Sottufficiale sta combattendo contro una patologia degenerativa del sistema nervoso. Scientificamente conosciuta come la sindrome dolorosa regionale complessa (nota come distrofia e causalgia simpatica riflessa). Le forze iniziano a mancare e le cure per cercare di arginare la progressione della patologia, sono davvero costose ed insostenibili per chiunque. Nel momento del bisogno nessun commilitone lascia nessuno indietro ed è così che in pochi giorni sulla rete è partita una raccolta fondi per contribuire alle cure ed all'intervento chirurgico al quale Alessandro Mosti dovrà sottoporsi al più presto. Ad oggi sono stati raccolti 10 mila euro dai tanti donatori, ma non bastano ancora, occorre raggiungere la somma di 50 mila euro per garantire ad Alessandro la possibilità di affrontare l'operazione e le cure. In una recente nota inviata dal promotore della raccolta ai suoi sostenitori, Alessandro ha ringraziato tutti quelli che lo stanno sostenendo in questa battaglia. La speranza di tutti i suoi amici e commilitoni è che al più presto si possa raggiungere la somma necessaria per donare una chance ad un uomo che nella sua vita professionale ha sempre dato al prossimo e risposto sempre "presente" ad ogni emergenza. Al buon cuore dei Soldati Italiani guardano con fiducia anche i familiari di Alessandro convinti che il proprio caro non resterà solo in questa ennesima e disperata battaglia contro il tempo e contro il lento progredire del "mostro". Per aiutare Alessandro Mosti : https://gf.me/u/y5zhf8 

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Nella giornata in cui si celebrano le Forze Armate, l'Esercito Italiano piange la morte del Sergente Maggiore Giampiero Saglimbene - che ha prestato servizio al 5° Reggimento Lancieri di stanza a Codroipo- . Il cuore del giovane Sottufficiale, malato di sarcoma, ha smesso di battere dopo una lunga ed estenuante battaglia. A darne la notizia la moglie Barbara Rado con un toccante post su Facebook "Non ci sono addii per noi! Ovunque tu sia, sarai sempre nei nostri cuori!". Giampiero Saglimbene, originario di San Severo, si era anche sottoposto ad un delicato intervento negli Stati Uniti l'anno scorso. Intervento che era stato possibile effettuare grazie al grande cuore e sostegno di tantissimi commilitoni, i quali, nel giro di poche settimane raccolsero una somma ragguardevole per dare a Giampiero un'ultima speranza.

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Un sentito ringraziamento agli Uomini e Donne schierati in prima linea alla lotta Covid-19 da parte dei delegati COCER EI. Il Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto, (COMFOTER SUPPORTI) è un Alto Comando dell'Esercito Italiano, con sede a Verona, direttamente dipendente dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano i cui compiti sono di supporto alle operazioni. Dal Comfoter Supporti dipendono molti Reparti dislocati in tutta la PENISOLA, dalle alpi alla Sicilia ,con diverse connotazioni tecniche e logistiche-operative, che sin dell’inizio dell’emergenza “Covid-19” hanno visto schierati in prima linea personale qualificato nelle aree colpite dall’epidemia. Un impegno senza uguali, lo affermano i COCER EI Giuseppe Scifo, Girolamo Foti, Domenico Migliore, che ha visto gli Uomini e le Donne impiegati nell'emergenza Covid-19 evidenziando come il Comandante Generale di C.A. Giuseppenicola TOTA, che a seguito di attivazione da parte dello Stato Maggiore Esercito, ha coordinato lo schieramento nelle zone di emergenza ad alta tasso epidemico/infettivo, cosiddette zone “rosse”, nelle province di Milano, Bergamo, Piacenza, Torino, Bologna, ma soprattutto messo a disposizione per le Prefetture le unità specialistiche per fronteggiare le varie tipologie di supporto in Roma, Bracciano, Civitavecchia, Sabaudia (Fondi), Anzio, Sora, Avellino e Palermo. Come non ricordare il grande intervento del 7° Reggimento NBC (ancora oggi atto con le sanificazioni), un Reparto d’èlite della Forza Armat,a impiegato nella rilevazione e il contrasto ad attacchi nucleari, chimici, biologici oppure delle unità sanitarie con il 1° Rparto di Sanità Militare che si è adoperato insieme al 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza per allestire l’ Ospedale da campo. I Reggimenti del Comando Trasmissioni come il 232° RGTT., il 46° RGTT. I quali hanno collaborato per le Prefetture di Avellino e Palermo. A tutti i Comandanti e i Soldati di Ogni ordine e grado del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto schierati in prima linea e/o a supporto su tutto il territorio Nazionale, impiegato nell'emergenza “Covid-19”. Ci sentiamo di porgere i nostri sentiti ringraziamenti per essersi prodigati nel trovare soluzione immediate in un contesto critico sia per la gestione dell'emergenza al fine di mitigare il contagio che nel preservare la sicurezza dei militari impiegati a supporto della collettività nel contesto nazionale in Sinergia con la Rappresentanza Militare a tutti i livelli, sia Intermedio (Coir) che di Base (Cobar). Così come espresso con delibera Coir del COMFOTER SUPPORTI da parte dei Delegati, Gerardo CANCELLIERE, Andrea MARRONE, Andrea RODRIQUEZ e Gianni Manolo LEONE, che sottolineano come sin dal primo giorno di questa delicata emergenza legata Covid-19 tutte le difficoltà inerenti la funzionalità dei reparti, il benessere del personale e la sicurezza sui posti di lavoro hanno trovato immediata risoluzione. W l'Italia W l' Esercito I Delegati COCER EI Giuseppe SCIFO,Girolamo FOTI, Domenico MIGLIORE

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Giornata dedicata al ricordo dei caduti ed ai valori etici del mondo militare quella organizzata ieri dall’Unione nazionale Sottufficiali italiani nell’incantevole cornice della scuola militare Nunziatella di Napoli. Il prestigioso istituto di formazione, tra i più antichi d’Europa, ha aperto le porte per accogliere tra le sacre mura ( che videro qui forgiarsi personalità del calibro di Enrico Cosenz, Carlo Pisacane e Guglielmo Pepe) i Sottufficiali di tutte le Forze Armate uniti per commemorare chi sacrificò il bene prezioso della vita per la Patria. A fare gli onori di casa il Comandante della Nunziatella, Colonnello Amedeo Gerardo Cristofaro che ha accolto le rappresentanze dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco. Alla presenza della massima autorità: Generale di Divisione Polli, si è dato inizio alla cerimonia di deposizione di una corona al “masso del Grappa” simbolo del sacrificio, sul quale sono incisi, a perenne memoria, i nomi degli allievi che si immolarono per l’Italia. Ad omaggiare i caduti il presidente dell’unione Nazionale dei Sottufficiali Roberto Congedi. Lo squillo del trombettiere chiama tutti agli attenti, l’emozione si percepisce forte mentre viene deposta la corona di alloro sul “masso del Grappa” sul quale sono incisi a perenne memoria i nomi degli ex allievi che si immolarono per la Patria. La giornata è poi proseguita nell’aula magna della Nunziatella dove, dopo il saluto istituzionale del Col. Cristoforo, è intervenuto il presidente dell’Unsi Roberto Congedi il quale ha presentato le tante attività svolte dall’associazione tese a sensibilizzare le istituzioni sul patrimonio di valori che i militari custodiscono ed esprimono. Gli ha fatto da eco il vicepresidente Vito Impagliazzo che ha presentato il progetto “Milite Ignoto 2021” con il quale UNSI vuole continuare ad operare in ambito nazionale affinché la figura e ciò che rappresenta storicamente il milite ignoto sia costantemente rinverdita ed adeguatamente valorizzata tra le giovani generazioni. Momento di grande partecipazione emotiva quando è stata conferita una targa d’argento alla memoria del Sergente Maggiore Capo Roberto Valente. A ritirare il riconoscimento il piccolo Simone Valente e la mamma Stefania Giannattasio accompagnati dal Col. Scapece e dal Col. Mendolisio. Successivamente sono stati conferiti attestati ai Sottufficiali delle forze armate che si sono contraddistinti in servizio: Lgt. Ferrillo (Nunziatella), Lgt. Iovino e Lgt. Nitti (187 rgt. Folgore), Lgt. Toscano e Serg.Magg.Ca. Zebedeo (8’ rgt. Bersaglieri), Dott. Vito Gallotti (Nunziatella). Una giornata densa di significati e valori che ha visto, in chiusura la testimonianza di un genitore di un giovane poliziotto caduto nell’assolvimento del dovere che ha voluto ringraziare l’UNSI e la Nunziatella per aver organizzato questo importante momento di ricordo. I ringraziamenti finali del presidente Roberto Congedi al dott. Gennaro Galantuomo, responsabile della comunicazione dell’Unsi per aver dato un contributo determinante per la perfetta riuscita della manifestazione.