Stampa questa pagina

E la quadriglia ci riconsegnò il carnevale di un tempo In evidenza

Scritto da  Pubblicato in Attualità Letto 2123 volte
Vota questo articolo
(3 Voti)

In questo periodo in cui tutto si rimette in discussione a causa della crisi e dei tagli alle spese che affliggono tutti i comparti dal pubblico al privato, ci sono delle certezze che si rinsaldano nel segno della tradizione e dell'essenziale. Così, mentre altrove per organizzare eventi ci vogliono fiori fior di euro, a Terzigno un gruppo di amici ed appassionati della tradizione popolare riescono con poco o niente a rinverdire, annualmente, la tradizionale quadriglia Terzignese. Razziati gli armadi di capi e vestiti d'epoca, messe su parrucche e trucco trasgressivo così come le calze  auto reggenti dalle quali sbucano ciuffi di peli castigati dal naylon, il più è fatto. Si può andare in piazza a festeggiare il carnevale a modo nostro, alla vesuviana maniera, con poco, anzi, pochissimo. La quadriglia sfila e sfida il tempo e le crisi, tra sorrisi ed applausi  strappati nelle piazzette cittadine dove si riscopre il gusto di questo rito mai tramontato e , forse minimamente scalfito nel periodo in cui da queste parti i carri la facevano da padroni. E come spesso accade nel momento di crisi si torna al passato e si riscoprono percorsi e passioni sopite per troppo tempo. Magari un domani si potesse ripartite dalle quadriglie per costruite un carnevale nel segno della tradizione meno megalomane e più reale a portata di armadio, meno dispendioso e più gradevole, dove a trovare spazio sono la risate strappate ad ogni passo. E forse, il senso del carnevale dovrebbe ritornare ad essere questo: ridere e divertirsi senza nemmeno la necessità  di fare brutti scherzi alle tasche intristite all'inverosimile.