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S.Giuseppe Terzigno Volley, e sono 5!
Volley Volla 0 S.Giuseppe Terzigno 3 (23-25, 8-25, 19-25) Volla. Quinta vittoria su cinque gare ...
Un ciclone chiamato Napoli si abbatte sul Bologna
Domenica, 05 Febbraio 2017 10:47 Scritto da Marco AnnunziataIl Napoli cancella le critiche ricevute per il pareggio con il Palermo e travolge con un netto 7 a 1 esterno il Bologna. L’approccio morbido al match da parte dei rossublu viene punito in sei minuti: prima Hamsik, lasciato colpevolmente solo, conclude con un tuffo di testa su cross di Callejon, poi Insigne finalizza un contropiede su lancio millimetrico di Zielinski. Il Bologna, frastornato dalle due scoppole ricevute, ha l’occasione per rimettere in carreggiata la partita al venticinquesimo minuto. Su calcio d’angolo in favore dei padroni di casa, Callejon stoppa un tentativo di Destro con le mani in piena area di rigore, l’arbitro Massa si limita ad ammonire lo spagnolo ed assegna il penalty. Dal dischetto, Reina ipnotizza lo stesso Destro ed impedisce la ribattuta in rete, salvando il risultato. Un minuto dopo, Callejon riceve il secondo giallo, concludendo il suo raptus di follia con un fallo di reazione su Nagy. Il copione della gara cambia nuovamente, al trentatreesimo quando, durante un altro contropiede letale, Mertens viene fermato fallosamente da Masina. L’intervento del terzino viene giudicato falloso dall’arbitro e meritevole di un discutibile cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. Ristabilita la parità numerica, il numero 14 azzurro calcia la punizione sul primo palo battendo Mirante per la terza volta. I felsinei vivono l’unico momento sereno della serata, tre minuti dopo, grazie alla rete del greco Torosidis. Eventuali entusiasmi per una possibile rimonta vengono spenti dalla seconda rete di Mertens che salta anche Mirante e deposita in rete sul finire del primo tempo. La seconda frazione di gioco scorre senza particolari sussulti fino al settantesimo minuto di gioco. Oikonomu corona la sua serata disgraziata regalando un pallone a Mertens, il quale, serve il meglio piazzato Hamsik che fa doppietta. Passano appena cinque minuti e il capitano realizza ancora scagliando un destro preciso dalla distanza dritto all’incrocio dei pali, valevole per la tripletta. Nell’ultimo quarto d’ora mister Sarri concede spazio alle seconde linee poco utilizzate con gli ingressi di Giaccherini e Rog in un clima ormai da amichevole estiva. L’ultima emozione la regala lo scatenato Mertens, che all’ottantanovesimo minuto salta tutta la difesa bolognese arrotondando il punteggio della partita e il suo score personale (7-1 punteggio finale e 16 reti per il nuovo capocannoniere della Serie A). Il Napoli con il diciassettesimo risultato utile consecutivo, scavalca momentaneamente la Roma e si porta a meno quattro dalla capolista Juventus. Gli azzurri in questo formato deluxe spaventano non solo giallorossi e bianconeri, ma non fanno dormire sonni tranquilli nemmeno al Real Madrid prossimo avversario in Champions League. Il sogno di eliminare i campioni d’Europa potrebbe tramutarsi in realtà.
Pagelle: il disasto Callejon
Reina 7,5 Para un calcio di rigore nel momento clou della partita spegnendo le velleità dei padroni di casa.
Hysaj 6,5 Ottima partita, macchiata dal cartellino giallo ricevuto per un’ingenuità sul punteggio di 6 a 1 che gli costerà un turno di stop per squalifica.
Albiol 7 Non concede nulla nelle rare occasioni in cui è chiamato in causa.
Maksimovic 7 Una serata tranquilla per l’ex Torino, che annulla prima Destro e poi il giovane Petkovic.
Ghoulam 7 Il terzino algerino spinge con continuità offrendo diversi palloni interessanti agli attaccanti azzurri.
Zielinski 7,5 Un motorino inesauribile che garantisce qualità e quantità.
Diawara 6,5 Alterna ottime cose ad errori veniali dovuti all’inesperienza. Denota ancora enormi margini di miglioramento ed il futuro è sicuramente dalla sua parte.
Hamsik 9 Il capitano regala un tripletta, una regia perfetta e attenzione in fase difensiva. Giunto al novantesimo goal in serie A, mira a battere i record all-time del Napoli.
Callejon 4,5 Un assist e due inspiegabili momenti di follia che avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara.
Mertens 8,5 Nuovo capocannoniere del torneo, il belga, sembra non volersi fermare più. Dribbling, reti e numeri da circo, a 29 anni ha compiuto l’ultimo passo per la consacrazione.
Insigne 7,5 Segna la rete del due a zero e serve due assist per le reti dei compagni.
Maradona: "felicissimo di andare ad Harvard"
Giovedì, 02 Febbraio 2017 11:39 Scritto da Pasquale Stanziano“Felicissimo di andare ad Harvard”. Questo il commento di Diego Armando Maradona che attraverso la sua pagina ufficiale, ha annunciato che in primavera prenderà parte, nel ruolo di relatore, ad una conferenza su “calcio, politica e cultura popolare” presso la prestigiosa università del Massachussets. Nell’invito che lo stesso Maradona ha condiviso sui social network si legge: “La sua presenza ad Harvard sarebbe una grande opportunità per i nostri studenti e per l'intera comunità accademica per conoscere la vita e le gesta del miglior giocatore della storia, e sarà l'integrazione più appropriata per le nostre conferenze sulla storia, sociologia ed estetica del calcio.”
Il Napoli sbatte contro il Palermo e la Juve "gongola"
Martedì, 31 Gennaio 2017 00:53 Scritto da Marco AnnunziataUn Napoli abulico cestina l'aggancio al secondo posto e la Juventus sempre più sola in vetta. È questa la sintesi di questa giornata. Il posticipo della ventiduesima giornata allo stadio S.Paolo tra il Napoli e il Palermo non sorride agli azzurri. Doveva essere la partita della svolta per la squadra allenata da Maurizio Sarri, con la complicità dei passi falsi di Roma, Milan e Lazio, rispettivamente sconfitte da Sampdoria, Udinese e Chievo. L'occasione per agganciare i giallorossi al secondo posto, sfuma nonostante un dominio assoluto ed un Palermo chiuso nella propria area di rigore per gran parte dei 97 minuti giocati. Il campanello d'allarme per i partenopei squilla dopo soli 5 minuti: calcio d'angolo per i rosanero, schema che funziona e Nestorovski, colpevolmente perso da Hysaj, insacca su cross di Rispoli. Da questo momento inizia la sfida personale tra il tridente d'attacco azzurro e il giovane portiere degli ospiti Posavec. Sebbene la manovra del Napoli non scorra fluida, piovono tiri e situazioni pericolose: Jorginho e Hamsik ispirano a turno gli attaccanti con palloni a scavalcare la difesa, ma l'estremo difensore ospite si oppone con bravura ai tentativi delle bocche di fuoco azzurre. Quando Posavec sembra battuto, la sfortuna fa le sue veci: Mertens colpisce la traversa, Callejon spreca da due passi, Insigne si vede ribattere un tiro da Gonzalez, mentre Goldaniga fa scudo sull'ultimo tentativo nuovamente da parte di Mertens. Estraneo alla manovra appare Allan che viene sostituito ad inizio ripresa da Zielinski. Proprio nella seconda frazione di gioco i tentativi del Napoli si fanno ancora più insistenti: Hamsik, Zielinski e Mertens costringono ancora l'estremo difensore avversario agli straordinari. Quando le speranze stanno per vacillare il tiro peggiore della partita, debole e fiacco, scagliato da Mertens, trova l'eroe della partita impreparato: Posavec convinto di dover effettuare un intervento semplicissimo, accartocciandosi si fa passare la palla tra le gambe, regalando di fatto il pareggio ai padroni di casa. L'assedio finale degli azzurri, supportati dall'ingresso di Pavoletti per Jorginho, frutta solo l'espulsione di Goldaniga per entrata killer su Mertens e una colossale occasione sciupata da Insigne quasi allo scadere. L'appuntamento con la maturità invocata da Sarri è nuovamente rinviato. Negli altri match del pomeriggio, oltre le sconfitte già citate di Roma e Milan, risalta l'ennesima prova di forza della Juventus che liquida la pratica Sassuolo in 25 minuti con le reti di Higuain e Khedira allungando il distacco sulla Roma a 4 lunghezze con una partita da recuperare a Crotone. Proprio i calabresi tengono viva la lotta salvezza battendo l'Empoli con un roboante 4-1, sugli scudi Falcinelli autore di una tripletta e riducono ad 8 punti il gap con i toscani. Terminano in pareggio: Torino-Atalanta, Fiorentina-Genoa e Cagliari-Bologna.
Le Pagelle Napoli
Reina 6 Inoperoso per l'intera gara.
Hysaj 5,5 Buona fase di spinta, ma colpevole sul goal del Palermo.
Albiol 6,5 Amministra ed imposta senza patemi, nella seconda frazione va vicino al goal.
Maksimovic 6 Più indeciso del compagno di reparto soprattutto quando ha la palla tra i piedi.
Ghoulam 6 Prestazione senza infami e senza lode da parte dell'algerino appena rientrato.
Jorginho 7 Ottima prestazione da parte dell'italo brasiliano che illumina il match con lanci perfetti.
Allan 5 Il peggiore dei suoi: scarico e poco lucido in fase d'impostazione.
Hamsik 6,5 Il capitano come al solito offre una prestazione ricca di corsa e qualità.
Insigne 6 Il migliore del tridente per gran parte della partita, sciupa quanto di buono fatto nel finale divorandosi un goal già fatto
Mertens 6,5 Spesso egoista, ma ancora una volta decisivo con il tredicesimo goal della sua stagione.
Callejon 6 Solita corsa, ma pecca anche lui in lucidità ed in fase realizzativa.
Pavoletti 5,5 Entra poco nel vivo del gioco, sia per demeriti propri che per scarsa assistenza da parte dei suoi compagni.
Zielinski 6 Rinvigorisce il centrocampo entrando bene in partita e sfiora la rete con una conclusione dalla distanza.
Anticipi serie A, l'Inter non stecca e la Lazio prende lezioni d'Inglese
Domenica, 29 Gennaio 2017 14:56 Scritto da Pasquale StanzianoI due anticipi della ventitreesima giornata del campionato di Seria A hanno sancito il sorpasso dell'Inter ai danni della Lazio. A propiziare la manovra neroazzura ci ha pensato il coriaceo Chievo Verona, capace di soffrire per novantatre minuti e capitalizzare al massimo una delle due occasioni prodotte nell'arco dell'intera gara con l'unico attaccante a disposizione, Roberto Inglese. La formazione allenata da Simone Inzaghi, forte del fattore casa, ha messo all'angolo gli scaligeri, ma le assenze di Immobile e Keita Baldè si sono fatte sentire. Felipe Anderson, il migliore tra i suoi, ha visto i suoi molteplici assist sprecati dai propri compagni di squadra o i pochi tentativi a bersaglio infrangersi sul muro eretto da Stefano Sorrentino e compagni. Ennesima bocciatura per Djordjevic sostituito addirittura dal centroavanti della primavera Rossi e ulteriore passo indietro per la squadra che perde una posizione in classifica. Sintomatico del clima di nervosismo laziale l'episodio accaduto al termine della partita: il capitano Biglia stava per dare vita ad una scontro fisico con un tifoso che lo contestava, pericolo scampato grazie all'intervento di un magazziniere. L'unica nota positiva per i biancocelesti è l'eliminazione del Senegal dalla Coppa d'Africa (sconfitto ai calci di rigore dal Camerun) che consentirà alla squadra della capitale di riavere a disposizione per i prossimi impegni il rientrante Keita. Notizia che avrà reso sicuramente felice anche Maurizio Sarri, che festeggia il ritorno della roccia difensiva Koulibaly. Accantonati i dolori laziali, passiamo alle gioie interiste. In un San Siro all'insegna della solidarietà, pieno di striscioni manifestanti vicinanza nei confronti del popolo abruzzese, si sono affrontate Inter e il 7Pescara. Le squadre disposte specularmente con un 4-2-3-1, si sono affrontate a viso aperto. L'avvio arrembante e la verve della squadra allenata da Massimo Oddo, si sono spente dopo mezzo tempo di gioco. Il momento chiave delle partita è scoccato al minuto numero 22: rete annullata giustamente per fuorigioco al Pescara, ribaltamento di fronte culminato con un siluro di Joao Mario spedito in calcio d'angolo da Albano Bizzarri e rete del terzino interista Danilo D'Ambrosio sugli sviluppi dello stesso. In seguito al vantaggio, l'Inter, ha mostrato una solidità ed un'aggressività mai apparse in questa stagione. Pressing alto, recupero palla nella metà campo avversaria e continua ricerca della profondità che hanno fruttato innumerevoli occasioni per arrotondare il punteggio. Le assenze in difesa di Ansaldi (squalificato) e Murillo (influenzato) sono pesate pochissimo sull'economia della gara. Perisic e Icardi questa volta non trovano la via della rete, ma forniscono gli assist per Joao Mario ed Eder per gli altri due goal che fissano il punteggio finale sul 3 a 0. Nel finale di gara, spazio anche per l'acclamato Gabriel Barbosa, che è andato vicino alla sua prima realizzazione in Italia. Ottime conferme per Gagliardini e Brozovic a centrocampo e complimenti alla squadra da parte della stampa e del tecnico Pioli. Il mister ha elogiato i suoi, mantenendo però alta la concentrazione per la prossima settimana ricca di impegni: martedì il confronto ad eliminazione diretta contro la Lazio in Coppa Italia e domenica sera il derby d'Italia allo Juventus Stadium. I campioni d'Italia non fanno più paura all'Inter.
Lasciati alle spalle i primi due quarti di finale della Coppa Italia, la serie A riparte con la terza giornata del girone di ritorno. Sebbene ci siano ancora 51 punti a disposizione, per quanto riguarda la lotta salvezza si può quasi parlare di discorso chiuso. Scarsa programmazione, risorse economiche non adeguate alla categoria e proprietà schizofreniche hanno comportato una stagione fallimentare per Pescara, Crotone e Palermo che culminerà con ogni probabilità con la loro retrocessione tra i cadetti. Sfida cruciale per confermare questi verdetti è quella dello Scida di Crotone tra i calabresi e l'Empoli. Con una vittoria gli ospiti potrebbero portare il loro vantaggio a 14 punti sulle inseguitrici. Gli impegni esterni di Palermo e Pescara contro Napoli e Inter, sulla carta proibitivi, forniscono ulteriori motivazioni ai toscani per imprimere l'accelerata decisiva utile per la permanenza nella massima categoria. Nei due match serali i partenopei (sabato) e i nerazzurri (domenica) sembrano troppo lanciati per fornire speranze ai fanalini di coda. Il Napoli ha confermato il grande momento di forma nel turno di Coppa Italia strapazzando la Fiorentina e raccogliendo un 1-0 molto stretto rispetto alla prestazione offerta. La prima di Pavoletti da titolare non sembra aver entusiasmato il tecnico, Maurizio Sarri, orientato verso le conferme di Mertens falso nueve e Tonelli al centro della difesa, in attesa del ritorno di Koulibaly dagli impegni in nazionale. L'Inter, d'altra parte, sembra aver trovato lo spirito di squadra e la compattezza grazie all'arrivo di Stefano Pioli e l'equilibrio a centrocampo con l'ex orobico Gagliardini. I meneghini cercheranno la vittoria a tutti costi contro il Pescara per allungare la striscia di vittorie consecutive ed arrivare al prossimo turno, allo Juventus Stadium, con maggiori certezze. Lazio e Chievo sabato alle 18 apriranno la giornata. I biancocelesti decisi a riscattare l'opaca prestazione proposta nella sconfitta contro i campioni d'Italia nello scorso turno, sperano di ritrovare le reti di Ciro Immobile e il gioco, mai pervenuto, a Torino. Nel lunch match di domenica alle 12 e 30 si affronteranno Torino e Atalanta con i padroni di casa, a cui manca la vittoria da tre turni, decisi ad ottenerla tra le mura amiche. La squadra di Bergamo non ha intenzione di mollare il treno europeo e la partita promette spettacolo. A Reggio Emilia, il Sassuolo del ritrovato Berardi ospita la Juventus. C'è grande curiosità intorno alla formazione che sceglierà Max Allegri: il modulo con quattro attaccanti offre una grande forza d'urto, ma i bianconeri non sembrano in grado di poterlo reggere per 90 minuti. Le ripartenze del Sassuolo sono note e sottovalutare l'impegno potrebbe rivelarsi un grave errore. Infatti, il discorso scudetto, nonostante la netta superiorità della rosa juventina, è lontano dall'epilogo. La Roma, ancora priva dell'ala egiziana Salah, farà di tutto per tenere le speranze per il titolo accese al Marassi di Genova contro la Sampdoria. Luciano Spalletti conferma la formazione che ha battuto a fatica il Cagliari e si affida al duo Perotti-Nainggolan alle spalle del vice cannoniere Dzeko. Udinese-Milan, Cagliari-Bologna e Fiorentina-Genoa completeranno gli incontri delle 15. Lo scontro tutto rossoblu in Sardegna non dovrebbe riservare grosse emozioni in termini di classifica, mentre gli altri due confronti significano molto per le ambizioni dei baby-rossoneri allenati da Montella e dei viola di Paulo Sosa. Perdere terreno in questo momento potrebbe minare seriamente i piani delle due compagini che sognano l'Europa che conta, ma attenzione al Genoa ed all'Udinese a cui sta stretta la parte di vittime designate.