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S.Giuseppe Terzigno Volley, e sono 5!
Volley Volla 0 S.Giuseppe Terzigno 3 (23-25, 8-25, 19-25) Volla. Quinta vittoria su cinque gare ...
Il Napoli travolge il Bologna e vede la a Champions League
Mercoledì, 20 Aprile 2016 09:01 Scritto da Nicola CaprioCiro Esposito, inaugurata l'associazione "Ciro Vive onlus"
Mercoledì, 03 Maggio 2017 16:30 Scritto da Nicola CaprioCalcio a 5, il Terzigno vince e conquista i play off
Domenica, 23 Aprile 2017 09:52 Scritto da Pasquale StanzianoIeri pomeriggio a Torre del Greco,con una bella vittoria per 5-4, il Futsal Terzigno si è qualificato aritmeticamente per i playoff di calcio a 5 di serie D !Prima della partita il vantaggio sui diretti avversari del Casarea era di un solo punto,ma l'importante era solo vincere senza fare ulteriori calcoli!Questa giornata è stata il coronamento di un campionato partito senza nessuna pretesa,ma che dopo un avvio zoppiccante,ha visto i ragazzi di mister Guastaferro,e del presidente Biagio Ferraro,migliorare sempre di più ,partita dopo partita,grazie anche al sostegno incomiabile della propria tifoseria,fino al raggiungimento di un obiettivo che alla vigilia del campionato era del tutto improbabile! Ora testa ai play-off,che avranno inizio il 6 maggio!Sognare in grande ora si può,sperando di regalare una gioia alla comunità terzignese,da sempre vicina al mondo calcistico del proprio paese!!!
Dopo la Roma il Napoli cerca il bis in champions
Martedì, 07 Marzo 2017 15:13 Scritto da Giacomo AcunzoIl Napoli, dopo una serie di prestazioni al di sotto delle aspettative, riesce nell'impresa di battere la Roma all'Olimpico, vendicando il successo dei giallorossi in terra partenopea conseguito durante il girone d'andata. Nessuno avrebbe scommesso su questo risultato, considerando lo stato di forma delle due compagini. La vittoria, seppur molto sofferta, sembra chiudere un filotto negativo per gli azzurri e alzare il morale per tentare un altro colpaccio in Champions contro i campioni d'Europa del Real Madrid. Sarri per questa trasferta cambia le carte in tavola: Rog titolare in luogo di Zielinski, Mertens al centro dell'attacco e Koulibaly, che riprende il suo posto in difesa. Nell'insolita cornice del sabato pomeriggio, la sfida è stata caratterizzata da grande equilibrio e da ripartenze fulminanti. Proprio in una di queste, la Roma, con un'ottima azione di contropiede, aveva costretto, dopo pochi minuti Reina a capitolare, ma la rete era stata giustamente annullata per fallo di mano da parte dell'autore del tiro, Perotti. In seguito a questo spavento, gli azzurri rialzano la testa e si scrollano di dosso il pressing avversario e le paure della vigilia. Hamsik, galleggiando tra le linee, trova un corridoio perfetto per Mertens, il quale, scattato sul filo del fuorigioco con uno scavetto salta il portiere polacco Szczensy e firma l'uno a zero. La reazione della Roma non si fa attendere, ma non sortisce gli effetti sperati e apre continui spazi per le ripartenze del Napoli, facendo infuriare il tecnico Spalletti. Un'altra volta la combinazione Hamsik-Mertens, mette il belga in condizione di realizzare il raddoppio. L'arbitro anche in questo caso annulla la rete per fallo del numero 14 azzurro sul difensore giallorosso Fazio. Con le vibranti proteste dei calciatori del Napoli per l'episodio appena raccontato, si chiude la prima frazione di gioco. Al ritorno in campo per i padroni di casa non sono finiti i dolori. L'ottimo Rog va in percussione sulla destra e lancia Insigne sul versante opposto del campo, il Magnifico, fa partire un assist perfetto che taglia fuori sia i difensori che il portiere della Roma, garantendo a Mertens l'opportunità per la diciottesima realizzazione stagionale. Incassato il secondo colpo, i giallorossi reagiscono con veemenza: Perotti salta Hysaj e calcia sul secondo palo costringendo Reina al miracolo, il subentrato Salah sfiora il palo con un tiro a giro e l'altro innesto dalla panchina, Bruno Peres, fallisce il colpo del 1 a 2 da pochi passi. Il Napoli, a sua volta, sfiora la terza rete con Rog e su questa azione stacca la spina. Iniziano a susseguirsi le leggerezze difensive che tormentano mister Sarri e impediscono a questa squadra di fare il decisivo salto di qualità per ambire a traguardi importanti. Gli errori, prima di Reina in rilancio e poi di Koulibaly in chiusura, fruttano due occasioni colossali alla Roma. Prima Salah colpisce il palo e poi Dzeko si divora letteralmente un goal a tu per tu con l'estremo difensore spagnolo. Gli sforzi della Roma vengono premiati all'ottantottesimo, quando, una fuga sulla fascia di Perotti consente a Strootman di battere Reina con un piazzato sul secondo palo. Nei minuti di recupero Perotti per tre volte terrorizza la difesa del Napoli: prima calcia a giro sfiorando il palo, poi simula cercando il calcio di rigore ed infine calcia trovando una deviazione e solo il miglior Reina, con l'aiuto della traversa, impedisce alla partita di terminare con un pareggio. La banda di Sarri compie grossi passi avanti sia per quanto riguarda la capacità di soffrire, sia per quanto riguarda la classifica, ma ci sarà bisogno di maggior attenzione difensiva per provare ad impensierire la corazzata Madrilista che approderà al San Paolo stasera.
Disastro Valeri, la Juve ipoteca la finale di Coppa Italia
Mercoledì, 01 Marzo 2017 14:56 Scritto da Pasquale StanzianoJuventus-Napoli è la sfida che ha caratterizzato gli ultimi anni del calcio italiano e ci siamo trovati spesso a commentare ottime partite del Napoli che non hanno comportato i risultati meritati. Ieri sera è stato diverso. Gli azzurri stanno pagando a caro prezzo il triplice impegno tra campionato e coppe e sono evidenti i problemi di organico che caratterizzano la compagine partenopea. La differenza tra le due squadre e la diversa caratura, soprattutto nelle seconde linee, non è mai stata così lampante. Se Max Allegri può permettersi di iniziare la partita lasciando in panchina uomini del calibro di Marchisio, Cuadrado, Pjaca, Alex Sandro e BUffon, non si può dire lo stesso per il povero Maurizio Sarri che, a causa della squalifica di Hysaj, è costretto a schierare, togliendolo dalla naftalina, l'ormai arrugginito Maggio. Le uniche scelte tecniche effettuate dal tecnico napoletano sono state quelle di Milik, preferito a Dries Mertens, e quella riguardante Rog in luogo di Zielinski. Il gap fisico causato dalla scarso turn-over non si è sentito per i primi 45 minuti. Nella prima frazione, infatti, il Napoli ha espresso un buon calcio, ha tenuto il pallino del gioco costantemente ed ha concesso una sola occasione all'ex, Higuain portando diversi pericoli alla porta difesa da Neto, fino a raggiungere la rete del vantaggio, grazie ad un'ottima combinazione Insigne-Milik che ha permesso al numero 24 di servire Callejon che non ha fallito il colpo dell'1 a 0. Purtroppo, non appena rientrati in campo per il secondo tempo, come nella partita contro l'Atalanta, sono emersi i problemi di tenuta fisica e gestione del risultato che stanno affliggendo il Napoli dell'ultimo periodo. Complice anche l'inserimento di Cuadrado, la Juventus è tornata in campo con la grinta delle grandi squadre ed ha incalzato gli azzurri da subito. Al 46' Maggio regala scioccamente una rimessa alla Juventus, Asamoah la batte subito cogliendo impreparato Raul Albiol, che perde completamente Dybala, costringendo il compagno di reparto Koulibaly ad un'entrata sconsiderata che provoca l'assegnazione, da parte del direttore di gara Valeri, di un penalty per la Juventus. Dal dischetto Dybala è freddissimo e spiazza Reina. Il Napoli prova una reazione timida, ma non riesce a calciare mai verso lo specchio della porta ed il possesso palla, molto efficace nel primo tempo, diventa sterile e senza sbocchi. I bianconeri, sospinti da uno stadio in delirio, e trascinati dalla velocità di Cuadrado e Dybala, continuano a spingere forte e si procurano un angolo al sessantaquattresimo minuto. Il cross di Dybala non è eccezionale, ma Koulibaly colpisce male di testa e l'estremo difensore Reina riesce a fare di peggio. Lo spagnolo sbaglia il tempo dell'uscita e si fa sfuggire la sfera consentendo ad Higuain di insaccare a porta vuota. L'argentino non esulta, ma in due partite giocate, ha già inflitto due volte colpi al cuore dei suoi ex tifosi. I partenopei reagiscono con orgoglio e per i cinque minuti successivi al colpo del 2 a 1, si procurano angoli in serie, ma non riescono a colpire mai in maniera pericolosa. Al sessantanovesimo minuto, sugli sviluppi di uno di questi angoli c'è un contatto dubbio tra Raul Albiol e Bonucci nell'area di rigore dei padroni di casa, l'arbitro Valeri non ferma il gioco e si sviluppa un contropiede condotto in maniera repentina da Dybala, che giunto in area di rigore serve Cuadrado che salta Reina e poi frana al suolo. Lo spagnolo tocca prima il pallone e poi si scontra con l'avversario, sarebbe calcio d'angolo, ma questa volta il penalty viene concesso. Le proteste dei calciatori del Napoli sono furibonde, ma il direttore della sezione di Roma2, lontanissimo dall'azione e mal coadiuvato dall'assistente di linea, non cambia la sua decisione. Dybala trasforma nuovamente nella stessa maniera del primo rigore e porta il punteggio sul 3 a 1. Il Napoli esce mentalmente dalla partita, Sarri sostituisce Hamsik, proprio quando serviva più carisma, con Zielinski. Poi effettua la preventivata staffetta Milik-Mertens e alla fine esclude anche il positivo Rog per far spazio a Pavoletti. Purtroppo i cambi non serviranno a molto e l'agognato punto del 2 a 3 non verrà realizzato. Come al Bernabeu, in vista del ritorno al San Paolo, il Napoli è chiamato a battere gli avversari con il punteggio di 2 a 0 per raggiungere la finale. Sono due imprese, impossibili al momento, ma se affrontate dal vero Napoli potrebbero diventare realtà.