A pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale,"il Vesuviano" avvia una campagna di presentazione tra alcuni dei candidati in lizza nelle amministrative per il capoluogo campano. Una scelta difficile per i cittadini napoletani che tra una giungla di nomi e liste e simboli dovranno scegliere i rappresentanti cittadini all'interno del parlamentino cittadino. Partiamo da Luigi Masiello, generale dell'Esercito Italiano in congedo il quale dopo una fulgidissima carriera con le stellette ha deciso di scendere in campo per supportare la colazione di centrosinistra capeggiata dalla Valente.  Napoli Popolare è la lista con la quale l'ex ufficiale dell'Esercito ha deciso di scendere in campo. Un cuore giallo che si incaglia  nello sfondo azzurro è il simbolo di questa lista che è espressione del mondo dell'associazionismo e dei valori napoletani. Una laurea in sociologia ed una in scienze delle comunicazione fanno di Luigi Masiello una personalità di elevato spessore in una tornata elettorale in cui scegliere il candidato ideale diviene impegno assai arduo. Impegnato in tutte le missioni  di pace che agli inizi degli anni novanta videro l'Esercito Italiano in prima linea per risolvere le controversie tra i neonati stati dell'est europeo, Masiello in servizio assunse i delicatissimi incarichi in scenari internazionali quali la Bosnia Ergegovina, il Kosovo e Macedonia. Missioni di pace che gli valsero numerosi riconoscimenti tra i quali le croci d'argento e di bronzo al merito dell'Esercito. Ischitano di nascita Luigi Masiello oltre alla vita militar ha coltivato numerosi interessi sia nel campo sociale che nel mondo dell'informazione. È iscritto infatti nell'ordine dei giornalisti professione che ha svolto collaborando con prestigiose testate quali il Roma ed il Corriere di Caserta, quotidiani presso i quali ha curato diversi servizi e corrispondenze proprie dal fronte delle missioni estere. Il suo programma elettorale è incardinato su 5 caposaldo qui riportati in ordine di priorità: lavoro per i giovani (per migliorare la formazione dei giovani per un loro inserimento nelle Istituzioni e nel mondo del lavoro in genere. Supporto alla famiglia (Attraverso la cooperazione edilizia aiutare le famiglie nella realizzazione della prima casa o del box- auto pertinenziale a Napoli, quest’ultimo in particolari contesti urbani privi di parcheggio). Supporto alla piccola impresa (Sostenere le istanze provenienti dal mondo delle associazioni di categoria, facilitando una semplificazione procedurale e utilizzando i fondi europei). Attenzione alla Salute (dedicare particolare attenzione alle intolleranze alimentari, adeguandone l’inquadramento normativo tra le malattie sociali). Recupero dell’Ambiente urbano ( Facilitare l’intervento diretto dei cittadini, al fianco degli Enti Locali e riuniti in cooperative, per procedere alla riqualificazione di “porzioni” delle attrezzature urbane dei nostri quartieri). 

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Si è abbattuto un vero e proprio tsunami sulla politica terzignese. E’ questo l’esito inesorabile dell’urna! I terzignesi contravvenendo ogni previsione sentenziano l’epocale sconfitta per Forza Italia che per oltre venti anni era stato il partito di riferimento alle falde del Vesuvio (con picchi anche del 60% in passato). Una duplice sconfitta sia per il vicesindaco facente funzioni Stefano Pagano sia per il senatore forzista Domenico Auricchio sceso in campo al fianco del delfino Pagano. La coalizione di centrodestra in cinque anni è riuscita a dilapidare oltre il 20% di consensi, nel 2010 infatti, Auricchio venne eletto con un consenso plebiscitario  (46% al primo turno e ben  il 61% al ballottaggio). Un dato che ridimensiona il partito di Berlusconi e che dovrà far riflettere sulla scelta di designare Stefano Pagano come leader dello schieramento. Le liste della coalizione, infatti pur racimolando il 31,11%  subiscono l’orda del voto disgiunto che fa perdere a Pagano il 5% dei consensi.

Effetto del voto disgiunto diametralmente opposto invece per il candidato del PD Vincenzo Aquino il quale riceve dall’urna un consenso personale inimmaginabile rispetto al voto di lista. Il PD infatti si ferma a 987 preferenze mentre sul  candidato sindaco fioccano 1437 preferenze! Uno scarto del 4,5% che può lasciare più che soddisfatto l’agguerrito Aquino che al termine di questa campagna elettorale porta a casa un risultato inaspettato visti i pregressi della sinistra terzignese.

Più che soddisfatto è anche il giovane candidato Serafino Ambrosio, osteggiato del centrodestra locale sin dalle sue prime intenzioni politiche sul territorio. Il giovane imprenditore incassa un successo personale di rilievo con un 12,38% pari a 1222 preferenze. Non male per uno che ha puntato su due liste composta da tanti giovani.

Chi gongola e gioisce, invece, è Francesco Ranieri, vero vincitore di questa tornata elettorale il quale consuma la sua lenta ed inesorabile vendetta nei confronti di avversari politici che tre anni fa lo defenestrarono dalla carica di vicesindaco…quando si dice che il tempo è galantuomo. Un successo personale e di coalizione per l’ex primavera del Napoli il quale dopo aver affrontato una campagna elettorale con lo stile del politically correct, si appresta a dover disputare gli spareggi del “ballottaggio” che dovrebbero confermare la stima e la fiducia raccolta al primo turno con 3921 voti di partenza che rappresentano un buona dote in vista del testa a testa contro Stefano Pagano.

Deludono invece le preferenze del Movimento Cinque Stelle che nel giro di poche ore passano dal 13,66% delle regionali al 4,53% delle comunali. Tanti voti di stima per la giovanissima  Lina Panfilo che raccoglie oltre un punto percentuale rispetto ai voti di lista. Dato che anche in questo caso dovrebbe far aprire un riflessione interna ai grillini.

Si ferma invece al 2,60% il Patto Civico capeggiato dalla professoressa Rosa Rosanna che raccoglie comunque 257 preferenze personali a fronte dei 186 voti racimolati dalla lista collegata.

 

 

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La data per le prossime elezioni amministrative comunali si avvicina e incontriamo oggi un’altra aspirante candidata a sindaco per il comune di Terzigno la giovanissima Lina Panfilo, ventitré anni, laurea in psicologia e sostenuta dal Movimento cinque Stelle. Partiamo subito con le domande. Perché i cittadini dovrebbero votarla? "I cittadini, votandomi, avranno per la prima volta la possibilità di partecipare attivamente alla vita amministrativa del paese, attraverso le consulte cittadine e i comitati di quartiere".  Quali sono i punti cardini del suo programma elettorale? "Il programma abbraccia tre obiettivi fondamentali:

-creare occupazione tramite il turismo (riqualificando il Parco Nazionale del Vesuvio), attraverso l’internalizzazione dei servizi, con la formazione degli operatori agricoli; 

-difendere la salute pubblica con l’ottenimento di un Presidio Sanitario permanente;

-ricostruire il senso di comunità, partendo dal presupposto che una società civile sia innanzitutto fondata sull’informazione e sulla conoscenza".

Faccia un appello alla cittadinanza. "Il mio appello è “Andate a votare e non abbiate paura di scegliere il cambiamento!”. Se fosse vincitrice qual è il primo gesto /passo che compie? "Da vincitrice credo che sarebbe necessaria, come prima misura da adottare, quella di tenere conto di risanare il bilancio. Inoltre mi circonderei di volontari esperti per ogni settore e che hanno a cuore le sorti del paese". Cosa si sente di promettere ai suoi concittadini? "Prometto ai cittadini di essere un loro dipendente, una cittadina nelle istituzioni al servizio della cittadinanza". Terzigno ha un patrimonio culturale vasto perché non è mai stato sfruttato? "Il vasto patrimonio culturale non solo non è stato sfruttato, è stato oltraggiato. D’altra parte a Terzigno, in media, i cittadini ritengono che con la cultura “non si porta un piatto a tavola”. Siamo un paese povero, si fa fatica a dare importanza a dei valori che sfuggono alla concretezza e al pragmatismo". Si parla di rinnovamento/cambiamento cosa può promettere? "Il Movimento cinque stelle rompe con la vecchia politica, consente a chi entra nelle amministrazioni comunali di spendere le proprie energie per la collettività, senza voler fare del proprio impegno una professione. Siamo nuovi sulla scena politica terzignese, non abbiamo poteri alle spalle e siamo giovani. Non abbiamo bisogno di dimostrare o promettere il cambiamento: lo siamo già". Allarme profughi, sa che questo potrebbe essere una problematica da affrontare per la questione sicurezza e salute nei prossimi mesi, che posizione intende assumere? "Bisogna regolare la presenza dei profughi, e avere a disposizione figure professionali che li aiutino nella loro permanenza, stabile o temporanea, sul territorio". Definisca con un aggettivo i suoi rivali. "Alcuni miei competitors sono propositivi, ma altri dimenticano che hanno già avuto le loro chance e rappresentano il passato: ora tocca ai noi cittadini riappropriarci del futuro del paese!" Terzigno ha bisogno di persone che vivono il quotidiano, a contatto con la gente, parlare e conoscere le loro problematiche, vivere il contatto con tutte le fasce d’età, ci crede in questo? "Certo, il contatto con la gente è fondamentale per conoscere a fondo i punti deboli e le esigenze di ciascuna fetta della popolazione. Proprio per questo nei mesi scorsi siamo scesi in piazza, al mercato, nelle attività a raccogliere le proposte dei cittadini e integrarle al programma elettorale. Il Movimento nasce per stare tra la gente. Alla parola “Terzigno”, cosa mi dici? La storia ci insegna che siamo combattivi, che tre eruzioni non sono state sufficienti a cancellare la nostra terra dalle cartine geografiche. Anche se le condizioni in cui versa il paese sembrano ormai irreversibili, è doveroso rimboccarsi le maniche per far risorgere Terzigno dalle ceneri, una quarta volta".

 

 

 

 

 

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Il primo dibattito pubblico. Un paese in fermento, le decisioni elettorali alle porte. Le incertezze da sciogliere in tempo, prima di poter mettere in maniera consapevole la penna su di una scheda. La popolazione si incammina e si ferma in un punto, per ascoltare.  Nelle parole dei candidati che si sono susseguite abbiamo visto tante cose. Abbiamo visto il futuro nella generale voglia di valorizzazione del territorio, nell’aspettativa di un’attiva partecipazione della popolazione, nell’intraprendenza, nell’incremento economico, nella lealtà. Abbiamo visto speranza nei nostri giorni. Abbiamo visto la determinazione di ideali giovani, traboccanti di sani e giusti progetti e abbiamo capito che non si è mai troppo giovani per avere idee già grandi. Abbiamo visto pensieri discordanti tra chi è favorevole all’integrazione straniera nel nostro paese e chi, invece, non lo è. Abbiamo visto, poi, nostro malgrado, sull’altra faccia della medaglia, le promesse mancate che si ripropongono come spettri, il passato che diviene colpa di un qualcuno che non esiste. Con la stessa spudoratezza di un marito che tradisce la propria moglie e continuerà a farlo anche dopo il perdono. La svolta sta nell’avere la forza di dire «Oggi decido io. Decido io se farmi manipolare oppure no, da chi e quando. Decido io». Abbiamo visto i problemi di Terzigno scivolarci davanti agli occhi come oggetti rinnegati e lasciati marcire dentro di noi: le strade sconnesse, l’inquinamento dilagante, l’assenza che altrove è presenza, la morte che bussa in ogni casa ed ha nome “cancro”. Abbiamo visto il nostro passato, così come è scivolato, e ci siamo chiesti «perché?». Perché non lasciarlo finire, “questo passato di cui non siamo felici”, perché non compiere la rivoluzione della democrazia umana. Ci sono persone che non ci sono più per i troppi errori compiuti con troppa leggerezza negli anni trascorsi. Abbiamo visto i volti disillusi dei cittadini seduti ad ascoltare. C’è bisogno che qualcuno restituisca loro fiducia. Un primo cittadino sa scendere tra il popolo e sa sporcarsi le mani insieme alla sua gente per dire «io sono come voi, io con voi». Occorre coraggio per reggere migliaia di sguardi a cui spiegare il rendiconto delle proprie azioni. La dignità di esistere. La dignità di dire «sono sereno perché ho fatto la cosa giusta». La dignità di uscire di casa e incontrare sorrisi. La dignità di lasciare questo mondo e lasciare di se’ un bel ricordo. Abbiamo guardato negli occhi tutte le persone perché troppo spesso in passato le persone hanno chiuso gli occhi per non guardare. Abbiamo visto e sentito cose che non avremmo voluto vedere e sentire e ci siamo accorti che ascoltare soltanto non basta, e che tutti i sensi non bastano per percepire le intenzioni di chi ci è di fronte. Abbiamo visto il popolo ribellarsi: il dolore, quando non ne può più, grida. Abbiamo visto un candidato dire a voce alta «stai zitta!» ad una donna che, prima di essere donna è cittadina, e prima di essere cittadina è una persona. Ed è in quel momento che abbiamo capito che nulla è cambiato da secoli ad ora, nelle grandi come nelle piccole realtà, e che la democrazia è un concetto usato male da chi se ne appropria senza il dovuto rispetto e amore verso gli altri. E abbiamo capito che i veri politici siamo noi, che di politica non sappiamo nulla. Sono tutti coloro che guardano le cose e le interpretano giuste o sbagliate, per buon senso e non per convenienza. Sono tutti coloro che vogliono lavorare con le proprie forze e con le proprie capacità e non ottenere un impiego in cambio di un voto. Sono tutti coloro che si aiutano a vicenda fuori dalle mura istituzionali. Sono tutti coloro che restano in disparte dalle “cariche”, ma che si “caricano” e prendono a cuore i problemi degli altri, quasi come si trattasse di propri problemi. E abbiamo capito che andare a votare ci salva dalla distruzione lenta in cui siamo da tempo caduti, ci salva dal desiderio di scappare lontano da qui, ci salva dalla corruzione. Non occorrono titoli di studio, non occorrono amicizie potenti, non occorrono compensi e compressi, occorre –proprio come ha delicatamente pronunciato un candidato- cuore. Soprattutto cuore. Cuore nell’andare a votare e non solamente la sola mente. La ménte, talvolta, mènte.

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Tutto esaurito nella sala teatrale della Parrocchia Immacolata Concezione. La Diocesi di Nola, con stile disinteressato, libero e gratuito ha convocato i sei aspiranti sindaci del Comune di Terzigno a un confronto pubblico affrontando temi ben precisi e spinosi. Le domande sono state poste dal moderatore, il giornalista Marco Iasevoli di Avvenire nonché Presidente diocesano dell’Azione Cattolica. La prima domanda posta è stata: Terzigno è un comune che vive un grave e noto problema ambientale, con preoccupazione anche sulla tutela della salute dei cittadini. L’altro elemento evidente nella vita della città, visibile anche a occhio nudo, è la presenza di una forte comunità straniera, che certamente pone sfide e interrogativi circa i modelli di convivenza e integrazione. Quali sono le vostre proposte su questi due temi specifici? I candidati hanno affrontato il tema con decisione, soprattutto perché  le domande sono state date in anticipo agli interessati. Serafino Ambrosio, primo a rispondere ha inserito nel suo programma lo Sportello per il Registro Tumori, puntando l’indice soprattutto sulla qualità ambientale mentre per la problematica stranieri ha ben precisato che è si favorevole alla convivenza con gli stranieri, ma per quanto concerne le opportunità di lavoro devono esser data la possibilità prima ai locali e poi a loro. L’avvocato Aquino in premessa ha dichiarato che ci vuole passione per la propria terra e Terzigno ha bisogno di una maggior competenza fra gli amministratori. Ha poi citato una frase di Don Luigi Sturzo, quale “la politica deve essere competenza e anche moralità”. L’attività politica dell’ex senatore a vita si basava su una questione centrale: dare voce in politica ai cattolici. Ha poi continuato premettendo che questo confronto pubblico è all’interno del suo programma elettorale perché i cittadini devono conoscere ciò che gli amministratori fanno. Nello specifico ha trattato la problematica ambientale affrontando vari punti, la tutela della salute deve essere al sicuro e poi ha interrogato la sala chiedendo il perché dopo l’accordo fra il sindaco Domenico Auricchio e il dottor Bertolaso del 30 marzo 2009 che prevedeva la bonifica dei suoli e delle acque tutto ciò non si è mai verificato. Ha sottolineato l’importanza della video sorveglianza e alla lotta contro il sacchetto selvaggio. Per la tematica immigrati ha dato il suo benestare anzi bisogna dare accoglienza e capire le loro potenzialità attraverso l’istituzione di corsi in lingua, indirizzarli verso un orientamento civile e professionale e garantire il diritto alla casa. L’amministrazione uscente rappresentata dal sindaco facente funzioni Stefano Pagano ha dichiarato che martedì prossimo la società SORGESID, terrà una conferenza stampa per spiegare i lavori effettuati nel comune vesuviano. L’attività di tale società è rivolta alle soluzioni di problematiche in materia di tutela del territorio e a difesa di tutte le risorse naturali attraverso interventi operativi che vanno dalla bonifica alla riqualificazione ambientale. Mentre è in totale disaccordo sulla questione immigrazione, l’attuale sindaco ha dichiarato che non è felice dell’arrivo di personale straniero. La giovane Lina Panfilo del Movimento cinque stelle ha posto come punto fermo del suo programma un presidio sanitario permanente, un controllo periodico delle acque per la tutela della salute dei cittadini, il ripristino della guardia medica perché non si può ammalare soltanto nel fine settimana. Ha interrogato i cittadini sui soldi spesi per la società SORGESID, quei 920.000,00 euro spesi per cosa? E soprattutto perché mai l’amministrazione non ha compiuto solleciti alla suddetta società per l’istallazione, fra l’altro delle telecamere per combattere il problematico inquinamento. Ha posto poi rilievo l’interrogazione ancora fatta per la disciplina e l’ordinamento per gli stranieri. La vasta comunità cinese presente sul nostro territorio deve essere regolata e disciplinata. I rifiuti prodotti dalle industrie tessili, se sfruttati, possono essere una risorsa per il territorio anche in termini economici oltre per la qualità della vita. L’avvocato Ranieri propenso al confronto con i cittadini ha rilevato i valori di due suoi concorrenti alla carica, quei giovani Ambrosio e Panfilo che si sono cimentati in quest’avventura perché amanti della propria terra. Ha sottolineato il fatto di mantenere i toni calmi per tutta la campagna elettorale perché i cittadini sono stanchi, non credono nelle istituzioni e non c’è più interesse per la collettività. Nel suo programma sono punti fermi quelli della conoscenza delle bellezze che offre la nostra terra, bellezze architettoniche e artistiche. Dobbiamo dare una speranza ai nostri figli, la nostra comunità ha più volte sottolineato l’avvocato deve cambiare, deve sposare un progetto nuovo e il giusto connubio fra giovani e persone con esperienza può portare a un mix perfetto per ben governare. Ha chiuso la prima mandata, la dottoressa Rosanna Rosa del Patto civico per Terzigno. La dottoressa ha illustrato diversi progetti da poter realizzare al di là di come andranno le amministrative del 31 maggio, è stata la comunità a darle la vera spinta per compiere questo passo e fra i molteplici impegni professionali ha spazio per la politica perché lei, ha dichiarato che vive per la politica e non di politica. Il suo sogno è di rendere  pubblica ogni cosa che si fa e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica può essere uno sprono a fare sempre meglio. Ha condiviso il sì alla problematica immigrazione ed è favorevole a una comunità integrata. La seconda domanda di natura più generale ha avuto come tema l’illegalità, la disoccupazione giovanile, la scarsa valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Alla domanda tutti hanno condiviso la problematica lavoro e la possibilità  di un bilancio partecipativo. Ogni probabile primo cittadino ha rilevato poi di interagire con i cittadini, a valorizzare il territorio, ma a rompere gli equilibri è stato il candidato del Partito democratico, l’avvocato Aquino, il quale ha chiesto alla popolazione se è contenta degli ultimi cinque anni amministrativi del governo locale, la risposta: grida e urla da stadio. Il tutto era pronosticabile soprattutto perché si è in piena campagna elettorale e questo è il primo confronto politico. Dagli errori del passato ognuno può trarre le giuste considerazioni, l’importante è non sbagliare e non ricadere negli stessi errori. All'uscita dell'area parrocchiale sarcastici i commenti dei cittadini: "in campagna elettorale promettono tutto ma alla fine finisce sempre allo stesso modo, dimenticandosi cioè della nostra realtà". Il primo atto è comunque finito la palla adesso passa agli elettori. 

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Entra nel vivo la campagna elettorale del comune di Terzigno. E’ previsto stasera dalle ore 20 il primo confronto pubblico (in attesa di quello televisivo di lunedi su Italia mia) fra i sei aspiranti sindaci. I candidati Serafino Ambrosio, Vincenzo Aquino, Stefano Pagano, Lina Panfilo, Francesco Ranieri e Rosanna Rosa risponderanno alle domande che la Diocesi di Nola in collaborazione con Don Antonio Fasulo, parroco della comunità vesuviana, ha preparato. Il primo confronto pubblico parte stasera nel Teatro Parrocchiale in piazza Troiano Caracciolo del Sole.

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Andrà in onda lunedi sera alle 23.00 sul canale regionale Italia Mia (274 del digitale terrestre) il confronto tra i candidati a sindaco di Terzigno. L'iniziativa promossa dalla redazione del "Vesuviano" ha raccolto il consenso e la disponibilità dei candidati alla poltrona di primo cittadino della città del buon vino. A rispondere all'appello della nostra redazione sono stati i candidati Vincenzo Aquino, Stefano Pagano, Francesco Ranieri e Rosanna Rosa. La trasmissione infatti è stata registrata ieri sera presso gli studi televisivi di Italia Mia all'interno della trasmissione "Terra Mia" condotta da Genny Galantuomo e Francesco Gravetti. Il confronto è stato molto corretto anche se non sono mancati i momenti di frizione tra i contendenti alla leadership cittadina. Insomma un programma da non perdere per tutti i terzignesi che potranno conoscere, standosene comodamente seduti in poltrona, i programmi e le idee dei candidati terzignesi. Assenti alle riprese i candidati Serafino Ambrosio (problemi di salute) e la giovanissima Lina Panfilo che ha dato forfait pochi minuti prima dell'evento.

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Il conto alla rovescia è partito. Il 31 maggio data delle prossime elezioni amministrative comunali, la città di Terzigno inizia a rendersi conto della responsabilità che ha ogni singolo elettore. La redazione si muoverà giornalmente incontrando e vivendo con i candidati e gli aspiranti sindaci le emozioni, l’ansia, le preoccupazioni che si vivono prima della votazione. Iniziamo questa tornata partendo dalla sezione locale del Partito Democratico incontrando il candidato sindaco: l’avvocato Vincenzo Aquino. L’avvocato Aquino, sposato con due splendidi figli, esercita la professione da venti anni ed è consigliere comunale da sette, sempre in minoranza. Allora perché i cittadini dovrebbero votarla? Sono l’unico candidato con forza, entusiasmo, libertà e la giusta esperienza per un Paese più giusto ed efficiente. Con me, la nostra cittadina troverebbe il buon governo, con gli altri la replica degli ultimi cinque anni. Quali sono i punti cardini del suo programma elettorale? Innanzitutto il lavoro e sviluppo economico. Senza trascurare le tematiche ambientali e culturali. Altro punto fermo sarà l’eliminazione di sprechi e la riduzione delle tasse. Particolare attenzione per le fasce deboli. Faccia un appello alla cittadinanza? Svegliate la vostra coscienza. Scegliete di votare persone oneste, competenti e veramente appassionate del bene comune. Non votate per interessi o rendiconti personali, agite da cittadini liberi. Non abbiate paura di cambiare e vinceremo insieme. Senza campioni della vecchia politica o trasformisti. Se fosse vincitore qual è il primo gesto /passo che compie? La visita su tutti i luoghi da bonificare per verificare lo stato delle cose e la nomina di una commissione di esperti per la tutela di ambiente, salute e territorio. Una grande iniziativa per il rilancio del centro del paese per ritrovarci come comunità. Cosa si sente di promettere ai suoi concittadini? Una città nuova senza compromessi con il passato e con lo sguardo verso l’Europa e il futuro. Una città più bella. Terzigno e il lavoro, quali proposte ha in atto? La realizzazione con fondi regionali ed europei della riqualificazione di Cava Ranieri, di Palazzo e area Contaldi. Il rilancio di commercio e agricoltura con attenzione al lavoro per i giovani. Creare occasioni di ripresa per l’edilizia. Terzigno ha un patrimonio culturale vasto perché non è mai stato sfruttato? Credo che abbiamo avuto un problema di amministratori inconsapevoli delle potenzialità sociali, culturali ed economiche del patrimonio archeologico e ambientale. Si parla di rinnovamento/cambiamento cosa può promettere? Innanzitutto mi lasci rilevare che oggi tutti parlano di cambiamento, anche coloro che sino a ieri amministravano ed erano silenziosi e compiacenti. Noi ci battevamo contro questa classe politica in modo chiaro e trasparente e posso promettere un sicuro cambiamento. Con la mia vittoria i responsabili e i trasformisti resteranno a casa e senza poltrona. Io ho fondato il partito della casa: manderemo a casa questa classe dirigente incompetente e arrogante. Allarme profughi, sa che questo potrebbe essere una problematica da affrontare per la questione sicurezza e salute nei prossimi mesi, che posizione intende assumere? I profughi, uomini, donne e bambini, che scappano da guerre, fame e fanatismo sono per noi e per me cercatori di felicità, come ha detto il Papa, cercatori di vita e meritano accoglienza umana. I criminali invece devono essere cacciati e allontanati.  Basta tragedie nel mediterraneo. Definisca con un aggettivo i suoi rivali? La Panfilo inesperta, Ambrosio spaesato, Ranieri indeciso, Pagano consumato e Rosa sconosciuta. Terzigno ha bisogno di persone che vivono il quotidiano, a contatto con la gente, parlare e conoscere le loro problematiche, vivere il contatto con tutte le fasce d’età, ci crede in questo? Ci credo molto ed ho deciso che quando sarò sindaco girerò il paese solo a piedi o in bici. Quale paese intende rappresentare? Il paese che non si arrende ai soprusi e ai furbi, all’illegalità e al clientelismo. Il paese che non accetta più che i giovani siano lasciati senza lavoro. Non accetta una visione arretrata della donna e della loro vita. Il paese che non si arrende ai campioni della vecchia politica o ai trasformisti. Con me vinceranno chi non vuole altri cinque anni come quelli appena trascorsi! Voglio rappresentare il paese che si rimbocca le maniche.

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E' appena cominciata la campagna elettorale e già si registra il primo "colpo di scena". Ad onor del vero, gli ultimi giorni alle falde del Vesuvio sono stati vissuti all'insegna dell'incertezza e dei cambi di casacca dell'ultima ora che hanno destabilizzato, e non poco, l'ambiente politico. Alla fine dei giochi e quando sembrava davvero tutto definito e chiarito, come in un thriller arriva invece, una notizia che creerà non pochi imbarazzi. Anche perché arriva dal Movimento Cinque Stelle, organizzazione politica con dei "paletti" e dei "criteri" molto selettivi nei confronti dei candidati. Eppure qualcosa non deve essere andato per il verso giusto, visto che il Signor Antonio Parisi, apprezzato imprenditore, ci ha contattati per chiarire la sua posizione. "Questa mattina quando ho aperto il giornale per verificare chi erano i candidati a Terzigno sono rimasto sorpreso dal vedere il mio nome nella lista del Movimento Cinque Stelle. Ho approfondito pensando che si trattasse di una omonimia ed invece ho scoperto che quel nome corrispondesse proprio alla mia persona. Ho provveduto immediatamente a scrivere un posto sul mio profilo facebook per avvisare amici e parenti che si trattasse di un errore ma ora voglio andare in fondo a questa vicenda e comprendere cosa è accaduto. Da persona seria ammetto che sono un simpatizzante del movimento ed in passato ho frequentato alcuni esponenti di quel partito, am da qui a ritrovarmi candidato ne passa tanto. Per questo -continua Antonio Parisi -  mi corre l'obbligo di dover comunicare ufficialmente che Antonio Parisi nato l'11 maggio 1968 non è candidato né per il Movimento Cinque Stelle né per altri partiti. Anzi nei prossimi giorni chiarirò tutto con un manifesto pubblico in cui comunicherò alla cittadinanza quanto accaduto". Inizia all'insegna della polemica la prima giornata di campagna elettorale e nell'attesa che la mura vengano invase da manifesti da campagna elettorale adesso si attende il primo manifesto di dissenso dalla competizione politica...come inizio non c'è male.

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Alle ore 11.25 del 2 maggio 2015, presso la segreteria comunale,è stata consegnata tutta la documentazione necessaria alla presentazione della lista che ha come candidato sindaco Lina Panfilo. Per la prima volta il Movimento 5 stelle concorrerà alla tornata elettorale nel comune di Terzigno, portando avanti i seguenti obiettivi principali:

- Favorire il bene collettivo e difendere la salute pubblica;

- Tagliare gli sprechi per aumentare e migliorare i servizi;

- Creare opportunità lavorative internalizzando la gestione dei rifiuti e la manutenzione della viabilità, del verde pubblico e degli immobili comunali;

- Riqualificare e incentivare le aree di interesse storico-naturalistico e artistico-culturale;

- Promuovere e valorizzare i prodotti tipici locali;

- Eliminare le consulenze e gli incarichi esterni;

- Affidare la gestione dell’acqua e della riscossione dei tributi al comune, togliendola rispettivamente alla GORI e alla GE.SE.T.;

- Adeguamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione;

-Studi progettuali per usufruire dei fondi europei;

-Avvio delle procedure per il rilascio licenza di taxi collettivo per agevolare le condizioni di mobilità nel paese;

- Attività di formazione sul rischio Vesuvio e sulle vie di fuga.

La squadra di semplici cittadini, onesti e incensurati, che si sono messi in gioco per realizzare le suddette proposte risulta così composta:

1) Annunziata Fortuna

2) Avino Antonio

3) Avino Genoveffa

4) Caldarelli Pasquale

5) Iuliano Angelo

6) Langella Ferdinando

7) Maqsoud El Mati

8) Panfilo Annarita

9) Parisi Antonio

10) Salvati Michele

11) Simone Filomena

12) Stanziano Fiore

13) Nappo Nicolangelo

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