Con una diretta sui canali social Facebook ed Instagram il candidato sindaco di Sant’Anastasia Carmine Pone ha deciso di comunicare ai cittadini quali sono stati i criteri adottati per “formare la squadra che deve far vincere Sant’Anastasia” in vista delle elezioni di settembre. “Quando sono partito con questo progetto ho trovato un’adesione convinta, alla nostra proposta politica, da parte di tanti cittadini anastasiani di buona volontà”, commenta Pone, “a loro ci stavamo rivolgendo, il nostro appello non è mai andato ai rappresentanti della società politica anastasiana, ma agli elettori. Questo è, infatti, il momento dove i cittadini di buona volontà devono fare un passo avanti e permettere alla città di rimettersi in piedi, abbiamo escluso qualcuno, immagino che sia rimasto deluso, ma non me ne deve volere. Sono stato chiaro fin dal principio su quali sarebbero stati i connotati della squadra, persone che hanno raccolto la nostra proposta politica che è innanzitutto interclassista, popolare e riformista. Gli altri smettessero di coniare definizioni a raffica sul nostro conto e si occupassero dei loro disagi. Quello che siamo lo dimostriamo con parole e azioni, nelle nostre liste ci sono giovani interessanti che hanno studiato bene e vogliono dare una mano al paese, commercianti, imprenditori, professionisti, tutta Sant’Anastasia. Un gruppo fortemente radicato sul territorio, una squadra che copre ogni quartiere e coinvolge tutti gli strati sociali, chi si sente escluso lo fa per conto suo”. L’appello di Pone va nella direzione di una campagna elettorale moderata che punti ai contenuti e non alle bagarre. “Nella vicenda attuale un dato emerge in maniera incontrovertibile: noi lanciamo i temi, noi vogliamo parlare di contenuti e invece ci rispondono con contumelie, invettive e valutazioni che riguardano le nostre persone e sono molto brutte oltre ad essere connotate da un atteggiamento velenoso che noi respingiamo perché manteniamo dritta la barra sulle cose da fare. Non abbiamo conti aperti con nessuno, vogliamo occuparci solo di quello che serve a questo paese. Chi ha più idee le mettesse sul campo, contribuisse al dibattito politico e vinca il migliore”.

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Partirà ufficialmente domani l’avventura del nuovo parlamentino terzignese sotto la reggenza del neo sindaco Francesco Ranieri, una partenza che inevitabilmente dovrà tener conto dell’ultima fiammata rimbalzata agli onori delle cronache “politiche” locali. Dopo le fiamme “vere” per il vile gesto contro la macchina del consigliere Antonio Vaiano, altre bocche di fuoco intorno alla nuova componente politica locale. Ancora una volta, la solita mano anonima, quella che rifugia il confronto per lanciare invettive ed accuse. Forti, decise circostanziate - stando a quando riportato da una lettera denuncia che sta circolando all’ombra del Vesuvio- . In una fantomatica lettera, una altrettanto fantomatica associazione culturale (che nessuno ha mai visto all’opera da queste parti) “Terzigno Libera” punta deciso il dito contro le procedure dell’ultima tornata elettorale. Al centro della missiva inviata agli organi di giustizia, alle forze di polizia ed a tutti i candidati a sindaco nonché ai senatori Domenico Auricchio e Pietro Langella, si descrivono a detta degli anonimi sottoscrittori fatti, atti e circostanze che prefigurerebbero dei reati penali a carico di attuali esponenti della maggioranza. Una missiva che, stando alle prime indiscrezioni sembra essere null’altro che un rigurgito di astio e rancore nei confronti del movimento che ha sostenuto l’attuale sindaco Ranieri nell’ultima tornata elettorale. Non si ha ancora alcuna certezza se sulla vicenda le autorità preposte avvieranno le indagini di rito, ma allo stesso tempo è opportuno che chi ha eventualmente giocato sporco paghi il maltorto. Un inizio di mandato in un campo minato per Ranieri che però stronca sul nascere polemiche: “c’è chi non vuole assolutamente che Terzigno rinasca e prova in tutti i modi ad infangare i nomi di persone oneste e perbene che mi hanno sostenuto. Certe accuse vanno provate con atti e prove non nascondendosi nell’anonimato solo per cercare di discreditarci. Dopo anni di torpore sto vedendo i terzignesi risollevarsi così come gli ultimi eventi pubblici stanno evidenziando, compreso quello di ieri sera organizzato dal Forum dei giovani al quale circa 500 ragazzi hanno partecipato. Mi preoccupo di loro- conclude il sindaco terzignese – e non certo di chi al confronto aperto preferisce nascondersi nell’anonimato per seminare violenza, odio e rancore”.  

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