Non sono ancora spente le fiamme sul Vesuvio che inizia a montare il balletto di responsabilitá a livello istituzionale su chi avrebbe dovuto prevenire questo scempio e su chi , invece, a livello politico punta l'indice verso il ministro dell'ambiente Galletti per la poca attenzione verso un incendio che, appena sette giorni fa era circostritto a piccoli focolai, facilmente gestibili, se ci fosse stata una pronta azione di spegnimento. Cosi come le fiamme divampa anche la polemica politica: i sindaci del vesuviano, in coro hanno denunciato la lentezza su come la macchina amministrativa si sia messa in moto, nella fase critica, per fronteggiare l'incendio che ha distrutto centinaia di ettari di pineta alle falde del Vesuvio. Sulla questione roghi è intervenuto il senatore terzignese Domenico Auricchio che ieri ha formulato una interrogazione parlamentare al ministro dell' Ambiente Galletti per sapere quali saranno le azioni che vuole intraprendere il governo dopo questo disastro ambientale a tutela del parco nazionale del Vesuvio. Insomma, siamo all'inizio di uno scontro politico istituzionale che ora si delinea tra chi vuole additare Governo nazionale e regionale e chi invece, vuole far sembrare il tutto come frutto della casualitá dovuta alle temperatore torride degli ultimi giorni che hanno favorito lo sviluppo dei focolai. Ipotesi formulata dallo stesso ministro Galletti ad Ottaviano nei giorni scorsi.

Pubblicato in Locale

"Bisogna ridare dignità al territorio attraverso una bonifica totale delle periferie, senza perder altro tempo- è perentorio nel suo intervento il senatore Domenico Auricchio - nel suo appello lanciato agli amministratori terzignesi dai microfoni di Italiamia. L'ex primo cittadino di Terzigno rivolgendosi poi all'attuale sindaco Francesco Ranieri ha dichiarato:" io sono a sua completa disposizione per avviare un percorso comune, in sinergia affinché si possa liberare definitivamente il nostro territorio dai rifiuti accumulati nelle periferie che sono, in molti casi, frutto della lavorazione del tessile". Nell'intervista televisiva (che andrà in onda questa sera alle 21.30 su Italiamia canale 274) il senator Auricchio punta l'indice anche contro la Sogesid spa (società in house del ministero dell'ambiente) rea a detta del parlamentare di aver speso poco per le bonifiche del territorio, appena 1,2 milioni di euro e tanto per le consulenza circa 3,5 milioni di euro". Argomenti importanti che verranno trattati questa sera alle 21.30 durante la trasmissione Terra Mia, condotta da Genny Galantuomo nella quale saranno ospiti il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri -che preannuncerà l'avvio della bonifica di Cava Ranieri- e l'avvocato Mariarosaria Esposito dell'associazione " Di terra e di fuoco"- che ha recentemente condotto uno studio sull'incidenza sul territorio delle malattie correlate alla presenza dei rifiuti.

Pubblicato in Locale

Continua il nostro viaggio sul territorio e incontriamo oggi l’assessore Rosalba Boccia, coniugata e madre di due bambini. Una donna curiosa che ascolta musica e con una certa passione per il buon cibo. Allora assessore che cosa significa amministrare il tuo paese? Sicuramente un onere e onore. E’ un impegno che credo nella possibilità e nella necessità di contribuire al cambiamento di una città che mi ha visto nascere e crescere. Amministrare il proprio paese significa prima di tutto conoscerne le esigenze che io stessa vivo da cittadina. In un momento politico così complesso come quello che viviamo, dove tagli e imprevisti sono all’ordine del giorno, richiede una gestione attenta ai bilanci soprattutto attraverso scelte che non precludano lo sviluppo e che non perda di vista le fasce più deboli come i giovani e gli anziani. Inoltre dobbiamo predisporre il nostro paese anche alla possibilità di crescita sia economica sia sociale avendo una visione d’insieme in cui i bisogni delle singole categorie non limitino lo sviluppo collettivo. Lo faccio per la tanta gente che attraverso il voto ha riposto in me una speranza di cambiamento. Il mio impegno è far sì che i nostri figli non vadano via per mancanza di opportunità. Rosalba Boccia a chi deve dire grazie dopo il 14 giugno? A tutte quelle persone che mi hanno sostenuto e che hanno creduto in me, alla mia famiglia, a mio marito che mi aiuta a gestire la famiglia in un ruolo complesso come quello di madre, moglie, lavoratrice e politico. Un grazie va sicuramente a loro. Non da ultimo al sindaco che ha riposto in me la fiducia assegnandomi deleghe impegnative.Che cosa rappresenta Terzigno per te? E’ la mia casa, il posto, dove sono andata a scuola, i miei ricordi più belli e felici dell’infanzia sono collegati a ogni pietra, ogni stradina, ogni angolo o scorcio di questo paese. Rappresenta tutta la mia vita nel bene e nel male, anche quando mi sposto, Terzigno resta sempre la mia unica casa. Le deleghe ricevute sono di primissimo piano, quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine? Sicuramente investire nella delega che dal mio punto di vista è quella più “sentita” ovvero le politiche giovanili, poi sicuramente ci sono l’area PIP e la regolamentazione del mercato, che daranno una spinta all’economia del paese.Particolare attenzione è rivolta anche allo sport, infatti, grazie alla collaborazione con il CONI abbiamo intrapreso diverse iniziative, sicuramente la più importante è stata quella di garantire a più di cinquanta famiglie bisognose la possibilità di accedere auna disciplina sportiva in modo gratuito. Non da meno è l’attenzione dedicata alle politiche agricole, poiché insieme al comune di San Giuseppe Vesuviano stiamo lavorando alla costituzione del GAL. Ci sarebbe da dire, ma forse la risposta è sentiamoci tra un anno e valutiamo quello che sono riuscita a fare e cosa posso ancora dare per questo paese. Noi ce la stiamo mettendo tutta.Non ha certo ereditato un bel patrimonio, da dove bisogna ripartire? Noi stiamo spingendo a mano una macchina amministrativa senza carburante. La situazione nazionale di certo non permette lo sforo della legge di stabilità, ma ci rendiamo conto che non siamo da soli, i cittadini ci sostengono anche partecipando in modo attivo alla rinascita del paese mediante la realizzazione di manifestazioni e momenti di aggregazione. Si sente una nuova aria e Terzigno, anche se a piccoli passi stiamo ripartendo. Terzigno si aspetta un cambiamento, una trasformazione che allo stato attuale ancora non è avvenuta, colpa tutta della passata amministrazione? Le trasformazioni delle città non sono così repentine come uno spera. Noi siamo partiti da una situazione non semplice, lo sapevamo, abbiamo le capacità e la voglia per riuscire a cambiare questo paese. Lei è stata assessore con Auricchio e ora è ripartita con Ranieri, quali differenze e il perché della scelta di condividere il progetto del cambiamento? Due stili completamente diversi di gestire la cosa pubblica. Con Auricchio mi sentivo sola, ho amministrato per meno di un anno e a fine mandato. Con Ranieri abbiamo condiviso un progetto a origine, insomma siamo un gruppo compatto che si è prefissato degli obiettivi e che ogni giorno collabora per realizzarli. Oggi mi sento più nel mio ruolo che qualche anno fa, lo ammetto. Credo che questo si veda anche dall’esterno e dal numero delle iniziative intraprese in questo percorso amministrativo. Il nostro paese non ha un teatro, un cinema, né tantomeno luoghi di aggregazione, l’amministrazione cosa sta pensando e cosa intende fare? Come le dicevo prima cambiare, modificare una città non è cosa da poco. Ci sono tanti, troppi progetti arenati, vuoi per mancanza di fondi, vuoi per una burocrazia che in una zona come quella del Parco Vesuvio pesa sulla gestione, vuoi per tutta una serie di circostanze che hanno a che fare anche con amministrazioni precedenti che creano la situazione attuale. Una delle prime opere completate è sicuramente l’area ex macello ed è nostro interesse trovare una gestione efficiente che non pesi sulle casse comunali. Abbiamo avviato le procedure per sbloccare il palazzetto dello sport in località Boccia al Mauro e dello stadio comunale. Con i soldi delle compensazioni ambientali, contiamo di realizzare la bonifica dell’area adiacente alle scuole medie, realizzandovi un anfiteatro.  Questione stadio. Sarà un domani un campo da calcio o potrebbe essere un anfiteatro all’aperto e si risolvono diverse problematiche, spostando tutto su una zona periferica e facendo vivere un’altra parte del paese? Sicuramente una struttura come quella non può e non deve essere relegata a una sola funzione, ovviamente nei limiti della tollerabilità della struttura stessa, cose che non deturpino la sua natura, insomma. L’assenza dei parchi giochi o un’area verde fattibile per i bambini, o recuperare delle zone esistenti è nel programma di quest’amministrazione? Non crede che siano delle priorità per la popolazione?  Sicuramente sì e fanno parte del piano comunale. Alcuni dei terreni individuati dal PUC sono ancora di proprietà privata. Un esproprio per pubblica utilità o una gestione pubblico/privata non è cosa semplice e immediata ma non è una delle tante direzioni in cui non stiamo guardando.  Come mi vedo da qui ai prossimi cinque anni? Sicuramente ancora mamma, moglie e politico, ma spero in una Terzigno migliore.

 

Pubblicato in Locale