Venerdì 03 Maggio 2013 09:10    Stampa
Iron Man III
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Rubrica - Cinema...ndo

Dopo la meravigliosa e avvincente avventura del team-up di supereroi (quelle storie in cui vengono fatti incontrare personaggi di serie diverse, che solitamente non operano insieme) in The Avengers nello scorso anno, prodotta da Marvel Studios e Paramount, le due case di Produzione tornano con il nuovissimo Iron Man 3. 

Il film diretto da Shane Black, alla sua seconda opera registica, ci porta sulla scena un Tony Stark (Robert Downey Jr.) molto provato, soprattutto psicologicamente, dal cimento affrontato nel precedente film corale, dove lo stesso ha salvato in extremis il pianeta con un gesto di puro eroismo, soffrendo però i postumi di un’impresa cosi epica. L’eroe smargiasso, dotato e impertinente rivela i suoi scheletri nell’armadio subendo continui attacchi di panico che ne minano alla base la sua aura di eroe sempiterno ed indistruttibile. Confinato sempre di più fra le mura della sua cantina a progettare nuovi prototipi di armature, il miliardario dovrà affrontare un ulteriore nemico chiamato il Mandarino (Ben Kingsley) non altro che uno specchio per le allodole del visionario scienziato Aldrich Killian (Guy Pearce), pronto a tutto pur di vendicare un precedente torto subito e ben risoluto a perfezionare biologicamente la razza umana tramite il progetto Extremis per costituire un esercito imbattibile al suo comando.

La trama molto insolita per un supereroe in costume, o perlomeno in armatura rivela un intento molto interessante sul pubblico, in quanto il protagonista (quasi sempre senza armatura) sembra subire un processo di “spoliazione” sia oggettiva che morale, dando spazio più all'uomo alla sua indole ed ai suoi relativi problemi piuttosto che al suo essere intimamente un ineffabile supereroe; questa maschera vituperata, gettata, assente, nascosta ad arte permette al regista nonché sceneggiatore del film di creare uno spasmodico effetto suspense placato, saziato con incommensurabile ingordigia solo nel finale dell’apologo nel quale il valente e resiliente Stark dovrà avvalersi dell’ausilio di tutte le sue armature in un pulsante climax ascendente di azioni e tecnologiche deflagrazioni che condurranno ad un finale tanto inatteso quanto spettacolare. Il comparto audio/visivo realizzato dal team di Black rimane sicuramente un prodotto di qualità specie nella versione tridimensionale dove si sfruttano realmente le potenzialità insite in un film fantastici/fumettistico.

Il cast, capitanato dall'impareggiabile goliardia di Downey Jr. rivela una Palthrow finalmente deuteragonista in piena azione e non più relegata in posizioni secondarie da spalla del vaudeville, consacra la bravura da cattivo di Guy Pearce e manifesta tutto il bene di questa pellicola. A nostro modesto avviso il film rimane godibilissimo e si consegna ai cinefili come un buon punto di partenza per la Fase 2 della Marvel che condurrà nel 2015 all’apoteosi corale di The Avengers 2. 

 

 

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