Lunedì 11 Novembre 2013 00:00    Stampa
Per l’ARPAC non ci sono sostanze cancerogene nell’acqua
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Attualità - Attualità

Dopo gli svariati fatti di cronaca ambientale che hanno colpito Terzigno, il sindaco f.f. Stefano Pagano ha deciso di rendere pubblico il rapporto dell'ARPAC del 27 Maggio 2013 (prot. n. 28816) dichiarando che “Non ci sono sostanze cancerogene nell’acqua” delle falde acquifere.

Un futile allarmismo per l’attuale sindaco, ma a tre anni dall’inizio della “guerriglia” i riflettori rimangono puntati sull’ex Cava Sari e sulle presunte sostanze cancerogene che potrebbero essere state sversate all’interno. Sul rapporto di ispezione ambientale ordinaria sull’ex discarica, condotto sulle falde acquifere prossime alla cava, si legge che “Non ci sono superamenti dei limiti per quanto riguarda le sostanze cancerogene triclopropano e dibromoetano” e i dati quindi non risultano preoccupanti. Preoccupante resta però il fatto che l’attuale rapporto va in contrasto con la “Relazione di gestione annuale ASIA e ECODECO” (come si legge a pag. 15 del documento pubblicato sul sito del Comune di Terzigno) dove “il gestore dichiara l’avvenuto superamento dei limiti per le acque sotterranee”. Il sindaco, dopo quest’atto di trasparenza nel pubblicare il rapporto ARPAC, chiede di informarsi meglio e di documentarsi in maniera più attenta sui fatti. Intanto è stata istituita, per il 24 novembre prossimo, la giornata della memoria per non dimenticare Terzigno: madre di tutte le lotte per il diritto alla vita.

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