Al nastro di partenza la Maratonina della Solidarietà

Postiglione è oggi come una figura paterna, davvero encomiabile, tanto da essere invitato anche in Rai, in una trasmissione domenicale di alcuni anni fa condotta da Mara Venier, "Buona Domenica". Davvero lodevole ed efficace risulta il suo intervento in questi anni, a sostegno degli emarginati ed ai soggetti con disagio sociale, non solo, ma finalizzati anche alla costruzione di valori esistenziali smarriti, sia umani che esistenziali. Un punto di riferimento davvero importante, un uomo guida. Opera in un contesto in cui vengono sempre meno i valori di fratellanza, uguaglianza, in un mondo in cui prevale sempre di più l'egoismo e l'indifferenza verso chi è stato meno fortunato di noi. Nella foto Vi mostriamo tutti gli organizzatori della popolare manifestazione: da sinistra il prof. Raffaele Pascale, Giulio Musiello, Michele Amato, Romano Gianfranco, La Mura Vincenzo, D'Alessandro Agnello, lo speaker Marco Cascone, poi ancora: Roberto Avino, Antonio Miranda, Romano Giuseppe, Tufano Giuseppe e Umberto Postiglione. La kermesse podistica, come accennato, avrà un percorso cittadino di 10 km, con partenza ed arrivo sempre a Piazza Garibaldi. Visto il gran numero di iscritti, oltre 1.300, sia uomini ma nutrita è anche la presenza femminile. Come sempre, testimonial dell'evento sarà il Vescovo di Nola, S.E. Beniamino De Palma, accompagnato dal parroco di San Giuseppe Ves.no, don Mario Pesci, unitamente a padre Marco Rota, sacerdote dei Padri Giuseppini, oltre naturalmente il sindaco Vincenzo Catapano. A commentare l'atteso evento, sarà Marco Cascone, figura carismatica dell'attività podistica, con il suo personalissimo commento, renderà l'evento più partecipativo. "Più Sport meno droga " è l'azzeccatissimo slogan della kermesse, ove tutti si sentiranno accomunati da un obiettivo comune, mettere al bando la droga, un "paradiso artificiale", che però produce effetti devastanti. Una testimonianza concreta con la consapevolezza che uscire dal tunnel, oggi si può, lo dimostrano tanti protagonisti di storie maledette, che poi sono terminate a lieto fine. (Salvatore Parente)