La domanda che ha suscitato non poche polemiche è stata: “Cosa manca a Terzigno per essere definito un paese a tutti gli effetti?”

Molte e varie le risposte, si è passati da una biblioteca comunale multimediale al ripristino del vecchio campo da calcio. C'è chi ha pensato ai bambini indicando un'area giochi ed una sanitaria attrezzata e chi ai ragazzi proponendo un'enoteca pubblica e un cinema (ricordando al tempo che fu). Molte altre le idee: la creazione di aree attrezzate naturali, di un centro di riciclo, la costruzione del nuovo Liceo Scientifico (con progetto già esistente), di un polo museale multimediale, di una piscina pubblica, l'ideazione di un parco geo-archeologico naturalistico e di strutture ricettive e di centri di accoglienza per i visitatori del parco.

Disponiamo in effetti di un ampia area paesaggistica che fornirebbe a Terzigno non poche risorse nonché sarebbe attrattiva turistica per i paesi limitrofi e non solo, ma purtroppo possiamo solo fantasticare finché ci sarà un amministrazione incapace di gestire al meglio le risorse disponibili nonché di attrarre i finanziamenti necessari. Infatti, l'ultima trovata del Comune è stata la famosa casa dell'acqua, un impianto (che già Poggiomarino, Boscoreale e altri paesi posseggono) che eroga acqua naturale e frizzante. Per non parlare della creazione dell'app “Mai Terzigno” che è costata alcune migliaia di euro al Comune e mai usata da cittadini (alcuni non ne conoscono nemmeno l'esistenza). Per la wi-fi aperta invece ci sono pro e contro.

Salta qui all'occhio la futilità del Comune poiché sono ben altre le necessità e le emergenze del nostro paese. Potremmo concludere dicendo che manca il buon rapporto tra i cittadini e il comune, legato da un buon rapporto di fiducia, e il voler realmente cambiare la condotta. Potrebbe questo essere di spunto per chi deciderà, nelle prossime elezioni, di prendere in mano le redini di Terzigno.