Mercoledì 29 Maggio 2013 00:00    Stampa
Football Leader, premiati anche Conti e Ferlaino
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Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è stato il riconoscimento ad un altro prestigioso personaggio premiato al Football Leader 2013, la prestigiosa kermesse organizzata dalla DGS Sport&Cultura, attribuito a Daniele Conti, centrocampista del Cagliari che ha vinto il Premio "Leader in Campo"Capitano e bandiera, leader ed allenatore in campo: i tecnici di serie A iscritti all’Aiac hanno votato il calciatore come migliore espressione di queste qualità.

 Il parere è stato unanime, Conti vincitore perché meglio di tutti è stato capace di trasmettere ai compagni le direttive degli allenatori, diventando una vera e propria guida per la sua squadra. Il capitano cagliaritano, arrivato al Gran Hotel Il Saraceno è stato intervistato dai microfoni di Radio Marte, radio ufficiale dell'evento: "Sono molto orgoglioso di ritirare questo premio, un riconoscimento di grande prestigio, anche perché mi viene attribuito dall’Assoallenatori. Da anni ho sposato la causa Cagliari e non me ne sono mai pentito". "In tanti mi hanno cercato in passato, come ad esempio il Napoli - aggiunge il centrocampista - ma sono felicissimo di essere rimasto in Sardegna, dove ho segnato tanti gol, pur essendo solo un regista. Tra i più emozionanti sicuramente la doppietta dinanzi agli occhi di mio figlio, che per la prima volta faceva il raccattapalle a bordo campo”. Non è mancato il tempo per una digressione sul nuovo tecnico partenopeo: “Benitez è un grande allenatore, ha dalla sua un’importante esperienza internazionale. Dispiace un po’ per Mazzarri, perché comunque aveva dato tanto al Napoli in questi anni". Anche lo storico presidente del Napoli, l’ingegner Corrado Ferlaino, tra i premiati della seconda giornata di Football Leader 2013, meeting sportivo tenuto nella meravigliosa cornice del Grand Hotel Il Saraceno di Amalfi. Ferlaino, uno dei protagonisti della seconda giornata dell’evento, è stato insignito del premio speciale “Il Saraceno”, riconoscimento attribuito ad un dirigente sportivo che si è distinto negli anni per le prestigiose qualità manageriali, per i risultati raggiunti e per il segno lasciato nel mondo del calcio. L’ex patron partenopeo ha ricordato gli anni d’oro del Napoli e lo speciale rapporto con Diego Armando Maradona: "Ricordo che d’un tratto aveva deciso di abbandonare Napoli per andare a Marsiglia, ma i contratti si rispettano e alla fine è rimasto con noi, per sua e per nostra fortuna. Il più bel ricordo che ho di quegli anni è la conquista della Coppa Uefa nel 1989, quando Stoccarda si tinse di azzurro”. L’ingegner si è poi pronunciato sul possibile addio di Cavani e sul nuovo allenatore Rafael Benitez: Cavani a differenza di Maradona ha uno svincolo ufficiale, quale la clausola rescissoria, anche se si tratta di cifre non alla portata di tutti. Per quanto riguarda Benitez, io sono scaramantico, ma voglio ricordare che gli ultimi due scudetti il Napoli li ha vinti con Bianchi e Bigon, speriamo quindi che valga il detto non c’è due senza tre”. 

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