Higuain Vs Di Natale

Calcio - Serie A

Sfida di numeri 10 o se vogliamo di numeri 9, be è facile confondersi o equivocare quando ci cimentiamo nel difficile compito di descrivere le immani potenzialità tecnico-tattiche di due mostri del calcio italiano, vale a dire

Higuain e Di Natale. Ebbene si, come dicevamo, sul retro delle loro rispettive casacche potrebbero benissimo figurare l’uno o l’altro numero in quanto i due giocatori in oggetto sono allo stesso tempo due bomber di razza e due fini dicitori.

Ciò che li contraddistingue nell’ampio panorama calcistico non solo italiano è la loro inestinguibile fame per il gol e per il successo, il Pipita e Di Natale inoltre, partecipano alla manovra offensiva della loro squadra risultando spesso decisivi in chiave assist. Certo sarebbe un sogno ed una delizia per gli occhi vederli calcare il campo da gioco con la stessa maglia ma, il Totò napoletano, ha tatuato sulla pelle i colori dell’Udinese.

Quindi abbandonando sogni o infruttuose velleità, si rilancia la sfida fra lo scugnizzo migrante e la perla argentina, fra il settimo marcatore all time della Serie A (195 goal) ed il prolifico talento albiceleste (51 partite 26 gol in azzurro). Di Natale magnifico protagonista di un calcio quasi dimenticato e atavico, quello in cui una bandiera bianconera, resiste alle lusinghe dei grandi club italiani pur di restare nella terra “adottiva”. Il suo diniego però non resta solo un romantico gesto di attaccamento e, con una caterva di gol, ha condotto, nel corso delle stagioni, i propri uomini ben oltre la naturale ambizione del club (preliminari di Champions e 2 quarti posto).

Totò, uomo gol, uomo squadra, calciatore di tecnica sopraffina e indicibile rapidità abbina la precisione del tiro ad un ottimo dribbling ed una straordinaria visione di gioco. Piccoletto di statura, non ha mai esitato ad ingaggiare duelli coi difensori italiani, i più ostici secondo molti, vincendone tanti. Higuain, invece, appare un calciatore di simili caratteristiche non foss’altro per il differente fisico in suo possesso ma, allo stesso tempo, sciorina sul campo una qualità per pochi eletti, un tiro non potentissimo eppure di straordinaria efficacia e la perenne sensazione che, fra i suoi piedi, la sfera possa prendere qualsiasi direzione così come la gara. Talenti stratosferici, campioni di sicuro valore andranno domani in scena al Friuli e, da profondi amanti del gioco quali siamo, ci auguriamo che a trionfare non siano i tatticismi cinici e noiosi ma, la classe inarrivabile di questi giocatori.