Domenica 20 Gennaio 2013 00:00    Stampa
La lista degli “impresentabili” Pdl chiamata “Terzigno”
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Politica - Regionale
Il Pdl, in vista della definizione dei candidati nella lista Pdl-Campania, ha riaperto al suo interno la discussione sulla questione morale. Candidare o no, coloro che sono stati raggiunti da avvisi di garanzia o al centro di indagini della magistratura tra cui quelle sul rapporto politica-camorra? Questo è il dilemma che una commissione ad hoc, all’ interno del partito, dovrà risolvere. Si sta insomma discutendo su come poter giustificare l’ “ingiustificabile”, su come candidare i cosiddetti “loschi” personaggi. 
Tra tutti i più “chiacchierati”, viste le plurime indagini, sono i nomi di Cosentino, Cesaro, ma figurano anche altri “impresentabili” come Laboccetta, Landolfi, Papa, Milanese. Gli addetti ai lavori hanno pensato di definire questa lista “Terzigno”, perché si tratterebbe di una “lista-discarica”, raccolta di materiale umano oltretutto altamente nocivo, da dover in qualche modo riciclare. Mara Carfagna che sarà capolista in Campania per il Pdl, in un intervista a servizio pubblico, con una diserzione altamente “para-culistica”, si è limitata a dire che l’argomento è talmente serio che non è possibile avere delle opinioni personali, quindi attende fiduciosa la decisione della commissione del partito. Io sono un cittadino di Terzigno, mi indigna e umilia che il nome del mio paese venga associato a questa lista. Sicuramente il paese alle falde del Vesuvio, è divenuto noto alla cronaca nazionale, grazie alle tante discariche (autorizzate e non) ospitate sul territorio. Noti sono anche i rapporti strettamente personali, tra gli amministratori comunali terzignesi in quota Pdl con Berlusconi e il suo vicario campano Cosentino, che proprio a Terzigno fu qualche mese accolto in “pompa magna”, in una pubblica manifestazione partitica. Molto discutibili sono anche le decisioni che sono state assunte proprio per Terzigno da Cosentino e Cesaro quando hanno ricoperto incarichi istituzionali. Risaputo è il controllo che la Camorra ha del territorio vesuviano riuscendo a far eleggere propri nomi. Tutto ciò non giustifica però i pseudo-addetti o anche “netturbini sociali”, ad associare il paese tre volte toccato dal fuoco, a queste candidature impresentabili. Il Pdl regoli i conti al suo interno, e se anche fossero ricandidati questi personaggi, per lo stato comatoso in cui versa la politica italiana, sarebbe una scelta del tutto irrilevante. Rilevante è l’onesta di tanti cittadini di Terzigno che non può e non deve essere associata, alla disonesta e al malaffare di questi nomi. Un possibile auspicio per le prossime elezioni è nelle parole del napoletano Benedetto Croce: “Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta”.

 

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