Giovedì 22 Marzo 2012 21:48    Stampa
Approvato il decreto sulle liberalizzazioni
Politica - Nazionale
Sì alla fiducia sul decreto legge sulle liberalizzazioni da parte della Camera, con 449 voti favorevoli, 79 contrari e 29 astenuti. 557 i deputati presenti. Per il governo Monti si tratta della dodicesima fiducia, comprese quelle ottenute al momento dell'insediamento. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, rispondendo a una domanda dei cronisti, ha detto di ritenersi "molto soddisfatto". "E' stato raggiunto un traguardo importante nel difficile percorso verso la crescita economica del Paese - si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Il presidente del Consiglio esprime viva soddisfazione per l'approvazione in Parlamento del decreto legge recante disposizioni per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività". Nella nota si citano le parole del premier Monti "nel corso dell'audizione del 15 marzo di fronte le Commissioni riunite VI e X della Camera dei Deputati": "La serietà nel perseguimento delle politiche di liberalizzazione è un elemento centrale di una rinnovata autorevolezza dell'Italia che, nel contesto politico europeo, può e deve essere protagonista delle riforme necessarie anche in quella sede". Durante l'esame degli ordini del giorno a Montecitorio, l'Aula dela Camera ha dato parere favorevole a quello, bipartisan, sulla reintroduzione delle commissioni bancarie. L'ordine del giorno, firmato da Stefano Fluvi (Pd) assieme a Stefano Saglia (Pdl), Andrea Lulli (Pd), Angelo Cera (Udc-Terzo Polo), Maurizio Bernardo (Pdl) e Catia Polidori (Popolo e territorio), impegna il governo a reintrodurre le commissioni bancarie, chiedendo inoltre agli istituti di credito maggiore trasparenza e concorrenzialità. Approvato, inoltre, un ordine del giorno presentato dalla deputata della Lega Nord Manuela Dal Lago, presidente della Commissione Attività produttive, che impegna il governo ad adottare le opportune iniziative per avviare in tempi rapidi l'esame della proposta di legge (a prima firma Dal Lago) per la riduzione dei termini di pagamento nelle transazioni commerciali e per il recupero dei crediti. Sì anche all'ordine del giorno della Lega che impegna il governo a valutare con urgenza la possibilità di escludere dall'Imu le abitazioni e i fabbricati rurali. Intanto, Federfarma ha proclamato una giornata di chiusura a fine marzo delle farmacie e ha convocato l'Assemblea nazionale ''per adottare ulteriori iniziative di carattere sindacale. In ogni caso, sta assumendo iniziative legali a tutela delle farmacie associate".
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