Giovedì 25 Aprile 2013 00:00    Stampa
Cosa dovrà affrontare prima un Governo Letta
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Politica - Nazionale

Enrico Letta, secondo "La Repubblica", starebbe pensando ad eliminare i finanziamenti pubblici ai partiti, come nel programma del Movimento 5 stelle. Una mossa su cui non pesa il veto del Pdl e all’orizzonte sembra sempre più scontata una nuova manovra finanziaria.

Letta potrebbe pensare ad una mossa “rivoluzionaria”: l’abolizione completa del finanziamento ai partiti, sostituita da contributi privati con forte defiscalizzazione. Di certo le prime mosse del governo Letta non saranno queste, almeno nelle intenzioni, ma si soffermeranno sul lavoro, sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale, tre punti del programma stilato anche dai “saggi”. Prima mossa necessaria sarà rifinanziare la cassa integrazione in deroga per dare un sussidio alle piccole imprese e ai settori non coperti dalla cig ordinaria e straordinaria (artigianato, commercio, servizi). Per il 2013 sono stati stanziati 1,7 miliardi, ma non bastano. Serve come minimo un miliardo in più. Tra le primo mosse del governo ci dovrebbe essere anche un nuovo provvedimento sugli esodati.

Imu e giustizia: sono questi i due principali nodi su cui si potrebbe incagliare il governo Letta. Il Pdl ha posto come precondizione l’abolizione dell’Imu, con la restituzione dei pagamenti del 2012, come promesso da Silvio Berlusconi in campagna elettorale. Il Pd vorrebbe solo il ritocco dell’aliquota sulla prima casa. Letta, secondo Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. Ma è soprattutto la giustizia su cui si giocherà tutto, il vero pallino di Berlusconi. E la prima battaglia quindi è proprio sulla decisione di chi mettere al ministero di via Arenula. Una partita ancora tutta da giocare.

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