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Arriva la Volkswagen up! 1.0 75 cv high up! 3 porte. Stampa
Attualità - Attualità
Lunedì 09 Luglio 2012 00:00

Dopo Lupo e Fox, Volkswagen punta alla leadership nel segmento delle citycar lanciando la nuova Volkswagen up! dove a farlo da padrone sono Citroen C1, Peugeot 107, Toyota Aygo, Ford Ka, Opel Agila, Suzuky Splash, Kia Picanto, Hyundai ix10 ma la vera concorrente per eccellenza è la Fiat Panda. Erede della sfortunata Fox che in Italia non ha fatto grandi numeri, la up! intende ripetere il successo della Lupo, la prima fortunatissima citycar del colosso tedesco. A primo impatto lo stile mi è sembrato razionalmente semplice: pulito e fluido ma senza azzardo, il frontale presenta gli stilemi Volkswagen con i proiettori dal design moderno. Il posteriore ha il portellone rivestito in vetro perfettamente integrato con il lunotto. Gli interni dell'allestimento high up! presentano un look moderno: la parte anteriore della plancia ha un rivestimento lucido stile Fiat 500 ed i sedili anteriori vantano i poggiatesta integrati. Al volante nonostante la tendenza a coricarsi nelle curve più impegnative, la up! ha dimostrato di avere una buona tenuta di strada grazie anche ad una scatola di sterzo che conferisce al guidatore cambi di direzione rapidi e pronti. Il 1.0 da 75 cv è pronto e scattante nel traffico cittadino, il gruppo tedesco dichiara sul misto un consumo pari a 4,2 l/100 km ma quello che mi ha impressionato di più è l’isolamento acustico dell’abitacolo, quasi impercettibile il suono del 3 cilindri ad andatura normale, mentre a 130 km/h si fa sentire, ma considerata la cilindrata ed i 5 rapporti del cambio è assolutamente normale. La posizione di guida e la seduta sono molto confortevoli e nonostante la up! sia una citycar si presenta adatta anche per le gite fuori porta. Infatti nonostante i suoi 3 metri e 54 centimetri di lunghezza, quattro passeggeri possono viaggiare in tutta comodità ma anche in sicurezza. La up! ha raggiunto le ambite 5 stelle nei crash test e ha ottenuto l'ambito premio Euro NCAP per essere il primo costruttore a proporre in questo segmento la tecnologia “Sistema di frenata di emergenza City”: un dispositivo che mette in azione il sistema dei freni nel caso in cui un ostacolo si pari improvvisamente davanti alla vettura. Anche il bagagliaio non è da meno: ha una capienza di ben 255 litri che diventano 955 con i sedili posteriori abbattuti, pensate che una Fiat Punto ha un baule di 275 litri. Una piccola nota di demerito posso farla sulla qualità degli interni, non all’altezza della Lupo che all’epoca presentava una qualità di assemblaggio al pari di Golf e Passat ma siamo ben consapevoli che stiamo vivendo un epoca dove le industrie automobilistiche sono più attente ai costi di produzione. Da non trascurare che la up! è offerta anche in versione a 5 porte e sulla base della strategia commerciale adottata dal gruppo PSA-Toyota anche nelle vesti di Seat Mii e Skoda Citigo, ovvero le cugine (iberica e slovacca) che fanno parte del gruppo tedesco.

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Bmw Zagato coupè, mix italo-tedesco al Concorso di eleganza di Villa d’Este. Stampa
Attualità - Attualità
Domenica 08 Luglio 2012 00:00

Il  Concorso di eleganza di Villa d’Este  è considerato  l’appuntamento di tutte le vetture che si presentano con uno stile diverso o meglio personalizzato. Una delle stelle di questa tradizionale manifestazione è la Bmw Zagato coupè, concept car nata dalla collaborazione tra la casa bavarese ed il noto carrozziere milanese fondato nel 1919. Il risultato? Una coupé affascinante che ha ispirato forti emozioni a tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ammirarla che segue la migliore tradizione della produzione automobilistica. Frutto della matita del capo designer della Zagato Norihiko Harada, non si limita, dunque, ad essere un esercizio di stile quanto più legato alla realtà, motivo per cui è nata una concept car molto vicina alla produzione di serie.  Infatti  differenza degli altri prototipi, la Bmw Zagato coupè è già immatricolata per uso stradale ed è in grado di rispettare i requisiti richiesti dalla EuroNCAP per i crash test, i test ufficiali si sono svolti sulla pista di prova BMW a Miramas, nel sud della Francia. La base meccanica è quella della collaudatissima Z4, quasi irriconoscibile, che mischia la solidità tedesca al design italiano. La derivazione dalla Z4 non è solo meccanica ma anche estetica: il frontale presenta il classico "doppio rene" Bmw che è leggermente inclinato verso l'asfalto e delle altre prese d'aria anteriori decorate con griglie a motivi esagonali, figura geometrica da sempre ricorrente nelle realizzazioni del carrozziere italiano. La carrozzeria è tinta di un esclusivo Rosso Vivace ottenuto con una particolare lavorazione che prevede una base di nero, un primo strato di argento metallizzato, sei strati di rosso e due strati finali di vernice trasparente. Il posteriore presenta una grande coda tronca tagliata quasi verticalmente ed è evidente la mano di Zagato  nel "passaggio incrociato" di linee tra i finestrini laterali ed il lunotto. Gli interni sono sempre stile Bmw o meglio conservano il look delle sportive dell'elica bianco blu dove spiccano una lunga "striscia orizzontale" rossa che ricorre simbolicamente lungo tutto l'abitacolo, in contrasto coi toni dominanti nero-grigio, e le lettere "Z" cucite sui poggiatesta dei sedili. Non si hanno notizie certe sul cuore che batte sotto al cofano ma ci aspettiamo che la potenza superi gli oltre 300 cv proprio perché vogliamo essere sicuri che Zagato non abbia voluto sfigurare rispetto alla top di gamma della casa tedesca.

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Classe A, rivoluzione della specie. Stampa
Attualità - Attualità
Martedì 29 Maggio 2012 09:26

Evoluzione o rivoluzione? Semplicemente Classe A. Diversa da come l’abbiamo conosciuta, la nuova Classe A non è più una monovolume ma una vera e propria hatchback. In casa Mercedes hanno deciso di abbandonare un modello di successo rappresentato da una monovolume compatta che ha conquistato soprattutto il pubblico femminile, spaziosa ed agile. Il motivo? Competere con le ad armi pari e dare del filo da torcere a vetture del calibro di Audi A3 e Bmw Serie 1, un vero e proprio derby a tre giocato in casa. Nata nel 1997, la Classe A era una vera e propria novità, una vettura con standard diversi rispetto alla gamma del colosso tedesco dalle dimensioni differenti. Oggi non la ricordiamo solo per questo ma soprattutto per un suo difetto di gioventù: il ribaltamento avvenuto durante il test dell’alce effettuato in Svezia il 21 ottobre 1997 dai giornalisti della rivista locale Teknikens Vaerld. Dopo aver analizzato il problema, i tecnici Mercedes lo risolsero dotando la vettura di ESP, per la prima volta montato di serie su una vettura di fascia bassa. Successivamente le vendite cominciarono a decollare. La seconda serie si presenta ancor più bella e rifinita diventando l’auto da donna per eccellenza. Cambiano anche le dimensioni, lunga 4.292 mm, larga 1.780 e alta 1.433, la nuova Classe A diventa molto più lunga, di poco più larga e ben più bassa della serie precedente. Lo stile riprende quello della nuova Classe B fuso con quello più futuribile della Classe A Concept. Gli interni hanno richiesto un lavoro impegnativo: gli inserti galvanizzati in Silvershadow conferiscono l’effetto tattile del vero metallo ed i sedili integrali aggiungono un tocco di sportività all’ambiente che si sposa con il design esterno. Tutti i propulsori a benzina sono sovralimentati, hanno l’iniezione diretta del carburante e basse emissioni di CO2. Le unità a benzina comprendono l’1.6 litri che è disponibile in due step, la A 180 e la A 200 con potenze rispettivamente di 122 e 156 cv, mentre il 2 litri denominato A 250 eroga una potenza di 211 cv. Le motorizzazioni diesel della nuova Classe A comprendono un  1.5 litri per la A 180 CDI da 109 CV e la A 200 CDI da 136 CV, mentre per chi cerca prestazioni ad alto livello è disponibile la A 220 CDI di 2.2 litri che eroga ben 170 CV. La gamma della nuova stella a tre punte può contare sia sul nuovo cambio manuale a sei marce che sull’automatico a doppia frizione 7G-DCT  che equipaggia la 180 CDI.

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Terzigno, distribuiti i cesti della solidarietà Stampa
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Martedì 10 Aprile 2012 16:47
Pasqua di solidarietà alle falde del Vesuvio grazie alla lungimirante iniziativa promossa dall'associazione di imprenditori "Vesevo". Hanno giocato sul fattore sorpresa i consociati e così, armati di scatoloni ed intuito, hanno distribuito venti pacchi dono a famiglie indigenti che vivono a Terzigno. "Nel periodo pasquale avevamo avvertito l'esigenza di fare del bene a persone meno fortunate di noi - dichiara il presidente Vincenzo Ranieri - e così in pochi giorni abbiamo messo in moto la nostra macchina organizzativa. Grande disponibilità abbiamo riscontrato tra gli operatori commerciali terzignesi che ci hanno consentito di allestire questi cesti dono. Siamo lusingati per aver donato un sorriso ai nostri concittadini che a causa della crisi imperante si trovano a vivere in una condizione di totale indigenza e di difficoltà. Nei cesti regalo abbiamo messo quanti più prodotti possibili per cercare di dare sollievo ed una speranza ai nostri concittadini. La cosa che maggiormente ci ha gratificato sono stati i sorrisi sinceri di persone meno fortunate di noi". Sfatato, quindi, un luogo comune che vuole i commercianti ed imprenditori votati solo al vil guadagno.Molto spesso come in questo caso chi ha sa anche concedere.  
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Tariffe senza discriminazioni il successo di "Mo Bast" Stampa
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Attualità - Attualità
Venerdì 23 Marzo 2012 12:19

Arriva dal Sud il vento di rinnovamento almeno in un settore, quello assicurativo, dove da anni gli incrementi indiscriminati erano solo a discapito degli automobilisti meridionali. A sfondare un muro di gomma dopo anni di immobilismo sono stati i rappresentanti del Movimento Mo Bast (Pietro Avino, Antonio Panariello, Ferdinando Servino e Michele Boccia) che si sono recati a Roma per manifestare a Montecitorio in occasione dell'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni da parte della Camera dei Deputati. Avevano annunciato una mobilitazione nei giorni scorsi e hanno organizzato la trasferta con un passaparola su facebook: a Roma per sostenere l’emendamento presentato da Franco Pontone, senatore del PdL, che prevede una tariffa RC Auto unica per gli automobilisti nelle classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive. Una giornata che si è svolta prima con una visita all’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, per la consegna di un documento, fatto protocollare, firmato dal Comitato Mo Bast e da varie associazioni di Terzigno e Poggiomarino (Orgoglio Meridionale, La Sveglia e Diritti dei Cittadini)

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