Quando ci mettiamo in viaggio per ritornare, ritorniamo sempre verso un punto già noto. Vi ritorniamo per nostalgia, necessità o destino.
Anche qui, in questa nuova rubrica curata da Antonella Bianco, si ritorna, ma si ritorna in quei luoghi in cui il tempo non è trascorso ordinario. Saranno riproposti casi di cronaca vicina o lontana, avvenuti in prossimità dei giorni che ci apprestiamo a vivere. Affinché nessuno possa mai dimenticare che i veri ritorni sono i nostri ricordi.
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Rubrica -
I Ritorni
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Sono molte le persone a cui è oscura la determinazione della parola “foiba” e a cui è ignota soprattutto la vicenda che si dipana intorno. La foiba è una profonda spaccatura del terreno, caratteristica della regione carsica.E’ un’innocua ruga della Terra, come sono innocue quelle che il tempo disegna senza impedimenti sui volti umani; spontanea e sottile come le linee del destino, dell’amore e della vita che ci scorrono sulla mano, su cui non c’è il nostro futuro, ma solamente la nostra illusione.
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Giovedì 26 Gennaio 2012 00:00 |
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L’Italia (e Terzigno…) che si risolleva |
Rubrica -
I Ritorni
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Mentre un’Italia affonda nelle sue navi che non sono a largo e nelle ingestibili banconote che - sarà che son di meno- perché non vengono più prodotte a Roma, c’è un’ altra Italia che si risolleva. Venezia, che vive il futuro col rischio di scomparire sommersa dalle sue stesse acque, ora potrebbe salvarsi: secondo uno studio iniziato dall’Università di Padova, basterebbe iniettare acqua salata nella profondità del sottosuolo veneto per ottenere un approssimato innalzamento di 30 cm in dieci anni. Di contro, dalle nostre parti, crolla la “Venezia di 3500 anni fa”, l’antico villaggio palafitticolo venuto alla luce in via Longola, sito in Poggiomarino. Qui a Terzigno non ci sono grandi navi e l’unica marea che ci assale non viene dal mare, ma dalla campagna sottostante il Vesuvio, durante le piogge torrenziali di settembre.
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Giovedì 12 Gennaio 2012 17:37 |
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Un disastro ferroviario, una sigaretta spenta e un pollo infetto |
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I Ritorni
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Gennaio ha tante date da ricordare, tante da dimenticarne. Gennaio come gli altri mesi di un convenzionale tempo. Ma gli inizi, si sa, come le fini, rimangono sempre più impressi. Di gennaio e dei suoi primi giorni, ho scelto tre accadimenti non troppo lontani, non farà fatica la memoria a ritornare qualche passo più indietro. Un disastro ferroviario, una sigaretta spenta e un pollo infetto sono rispettivamente una tragedia, una legge giusta e un allarme epidemia. Procediamo per ordine.
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Martedì 20 Dicembre 2011 18:55 |
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La Vita è Bella |
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I Ritorni
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Caro lettore,è come mettersi in macchina e non sapere dove si è diretti: i giri del motore, alla stregua dei giri della vita, non si possono narrare.Il 19 dicembre del 1997 le sale cinematografiche italiane erano piene di spettatori. Se Benigni portava sulla pellicola La Vita e diceva che era Bella, a priori, c’era da immaginarsi il successo che ne sarebbe conseguito.Inizia con queste parole l’attesa di una delle prime scene, dei primi minuti: “Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla.
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Lunedì 12 Dicembre 2011 00:00 |
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Poveri e giovani per sempre |
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I Ritorni
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Siamo noi in tanti o sono in tante le nostre priorità?Qualche giorno fa ho intercettato una disturbata frequenza alla radio. Parlava di un’odierna situazione economica in toni catastrofici ed epidemici. Ci incamminiamo al riparo dal carovita a “piedi scalzi”, come conseguenza di un carburante che aumenta peggio di un lento castigo, o come preludio di averne le tasche vuote, in quanto a spiccioli e in quanto a speranze. Poveri e giovani per sempre è lo stato attuale che ci rappresenta; vittima, a quanto si dice, di uno Stato tiranno. La crisi per i prezzi e le tasse in continua salita ci rende poveri, le pensioni postecipate ci allungano i tempi della”gioventù”, perché, alla fine del lavoro e della forza di cui ci serviamo per sostenerlo, diamo, per antonomasia, il nome di vecchiaia. Un riposo dalla vita che è passata, senza essere vista. Un ritrovo. Il 6 dicembre del 2003 a Roma si mobilitarono Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la riforma pensionistica sancita; secondo cui, a partire dal 2008, si sarebbe potuti andare in pensione solamente a patto del compimento dei 40 anni di contributi versati e con un’età di 65 anni.
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