Domenica 11 maggio, alle 10,30 presso le scuderie del Palazzo Mediceo di Ottaviano, si terrà il convegno dal titolo “Franco Capasso, un poeta in viaggio”, curato da Gaetano Romano. Franco Capasso, nato ad Ottaviano nel 1934 e scomparso nel 2006, ritorna con questo convegno simbolicamente sui luoghi da cui era partito, per addentrarsi nelle segrete stanze della “donna senza volto”. Così egli definì la poesia in una lettera indirizzata a Jean Claude Vegliante. Capasso fu attivo per oltre tre decenni sulla scena letteraria nazionale, con letture pubbliche, convegni, mostre, riviste, antologie e con una decina di raccolte date alle stampe. Al convegno di domenica saranno presenti il sindaco di Ottaviano Luca Capasso e l’assessore alla cultura Marilina Perna. Interverranno per ricordare la figura del poeta Costanza Falanga, Alessandro Carandente, Marcello Carlino, Ciro Vitiello, Gaetano Romano.

Un altro premio va ad arricchire il "medagliere" del 2° Circolo Didattico di San Giuseppe Vesuviano. Una bellissima poesia di una giovane alunna della Primaria ha vinto un premio nazionale di poesia e narrativa. La classe quarta del Plesso Luonghi, infatti, ha partecipato alla Rassegna Nazionale di poesia e Narrativa “Anna Malfaiera” Città di Fabriano, indetto dalla società Dante Alighieri “il mondo in italiano”, con il patrocinio dei Ministeri della Giustizia, della Cultura e della Pubblica Istruzione.

Quando il sociale si condensa alla poesia, non può che nascerne qualcosa di buono: anche quest’anno si rinnova il concorso letterario promosso dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sez. Di Ottaviano.

Terzigno non smette di sperare e di far vibrare la cultura e l’arte, in tutte le sue forme. E ne è stata una piacevole dimostrazione la serata di venerdì 13 dicembre. Una serata che ha sfiorato tre dei vertici che incantano da sempre l’uomo e compensano i fastidi quotidiani, la stanchezza, i dolori, grandi o piccoli che siano ma sempre ricorrenti nella vita di ognuno. Una serata che ha premiato l’ilarità delle lezioni di napoletanità impartite da Amedeo Colella, il gusto della tradizione vinicola rappresentata da Antonio Ambrosio, la cultura giornalistica di Antonio Corbo e, dulcis in fundo, l’arte di mettere in scena emozioni e realtà abilmente condensate da Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza.