Il prossimo 9 dicembre promettono di bloccare l'Italia, da Nord a Sud. Sono del Movimento dei Forconi e non solo che scenderanno in strada per protestare contro gli effetti nefasti della crisi economica con un blocco dell'autotrasporto. "Alla vigilia della grande mobilitazione popolare ad oltranza, che inizierà la sera dell’otto dicembre 2013 - si legge nel comunicato del Movimento nazionale - giungono copiose sempre nuove adesioni, da parte dell’Italia che soffre e che da troppo tempo chiede fatti per una svolta radicale: cittadini, comitati popolari, forze politiche. Ciò è indice di una sempre più larga condivisione degli obiettivi che si è dato il gruppo dei Forconi capeggiato dal siciliano Mariano Ferro: ridare speranza al nostro Paese occorre oggi con urgenza trovare le soluzioni alle tantissime vertenze irrisolte o mandare a casa un governo asservito ai potenti ed un parlamento di nominati - conclude nel comunicato - porre fine al far-west della globalizzazione, riprenderci la sovranità popolare e monetaria".

Nell’ambito delle discussioni in ambito locale, abbiamo parlato con un coordinatore locale sulle tematiche e le modalità dell'annunciata protesta. Nel corso della nostra informale intervista abbiamo appreso le reali volontà del gruppo cercando di liberare il campo da dubbi e voci di corridoio inesatte circolanti un po’ per i nostri comuni vesuviani. Il punto su cui bisogna porre l’accento è la totale civiltà della protesta, che sarà senza ombra di dubbio corretta e non violenta - assicura l'attivista locale - ed anzi eventuali gruppi di facinorosi saranno allontanati e segnalati alle Forze dell’ordine. Il blocco stradale perpetrato da un cospicuo numero di autotrasportatori dovrebbe aver luogo dalle ore 22 dell’8 Dicembre nei pressi del casello autostradale di Palma Campania e, stando a quanto dichiarato, dovrebbe perdurare fin quando le istanze dei cittadini non verranno accolte. I cittadini del Movimento dei Forconi, infatti, intendono protestare a sostegno di quanti, colpiti da una crisi senza precedenti, si sono ammazzati o hanno perso il lavoro restando vittime di un clima economico di profonda austerity. Inoltre chiedono le dimissioni di tutti i parlamentari responsabili di questo infernale stato di cose, le dimissioni del Presidente della Repubblica Napolitano, l’uscita dall’Europa delle banche, una nuova legge elettorale e le elezioni immediate, in modo tale da dare un nuovo legittimo governo al nostro Paese. La protesta, oltre che sulle arterie principali potrebbe confluire anche all'interno, coinvolgendo gli esercenti che in segno di solidarietà potranno chiudere i negozi. Tutti i cittadini italiani sarebbero invitati a partecipare a quella che è stata definita una rivoluzione degli onesti senza però apporre simboli politici o far garrire al vento bandiere dei partiti, causa principale di questo sfascio. I disagi per i cittadini dovrebbero essere minimi se la protesta non dovesse procrastinarsi nel tempo, in quanto gli esercizi commerciali che non vorranno aderire alla serrata resteranno aperti, per quanto riguarda generi di prima necessità, gas e carburanti la situazione dovrebbe essere sotto controllo nel breve e medio termine. Alla vigilia della mobilitazione quindi tutto è pronto per tentare di sovvertire una condizione economico-politica nazionale, opprimente per il cittadino italiano medio.

Articolo di Salvatore Parente

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