"Diritti in Gioco. Dire, fare... giocare!" è stato il titolo di quest’anno del concorso nazionale “Regoliamoci 2013” indetto da “Libera” e Miur, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Un'edizione che ha visto il coinvolgimento di circa diecimila studenti che hanno partecipato al concorso, con oltre 500 progetti presentati da scuole di tutta Italia.

  Gli studenti di tutte le età si sono impegnati nella realizzazione di elaborati sotto forma di racconti, diari fotografici, audiovisivi e progetti descrittivi sul tema del gioco articolato su tre livelli differenti: le scuole primarie hanno progettato spazi di gioco individuati nel proprio quartiere o città; le secondarie di primo grado hanno realizzato elaborati che raccontano la storia di un personaggio che si è contraddistinto nello sport come veicolo di affermazione dei diritti; le scuole superiori di secondo grado hanno elaborato una campagna di sensibilizzazione contro il gioco d'azzardo.

  Si chiama "Non è un azzardo scommettere sulla conoscenza... Mettiamola in gioco!" lo spot realizzato dal Liceo Scientifico Metastasio di Scalea (CS) che ha vinto la VII Edizione di “Regoliamoci 2013” nella categoria Scuole Secondarie di Secondo grado. Nello spot non si vincono soldi, ma libri, per evidenziare come il vero discrimine tra libertà e sopraffazione, tra legalità e illegalità, sia la conoscenza. Gli alunni dell'Istituto Comprensivo “Masaccio” di San Giovanni Valdarno (AR) sono stati i vincitori per le Scuole Secondarie di Primo Grado, riproducendo un format di una nota trasmissione televisiva in cui hanno approfondito alcuni aspetti negativi del mondo dello sport, per poi riscoprirne i valori fondanti, formativi ed educativi, che aiutano i giovani nella maturazione individuale e collettiva. Un grande “Gioco dell'oca sui diritti umani” ha preso il primo posto nella categoria Scuola Primaria. Un progetto realmente realizzato nel giardino antistante la scuola, in collaborazione tra Comune ed un gruppo di lavoro con genitori, alunni ed insegnanti dell'Istituto Comprensivo Campomaggiore, a Terni.

   Il 2° Circolo Didattico di San Giuseppe Vesuviano, partecipando al concorso con alcune classi, è arrivato tra le prime tre scuole primarie finaliste a livello nazionale, con un progetto di riqualificazione di zone del proprio comune in spazi di gioco. Gli alunni sangiuseppesi hanno deciso di intervenire su due aree: una è stata quella dismessa della stazione ferroviaria, con un ampio spazio utilizzato in passato come deposito, progettando e realizzando un plastico modulare, con varie opere urbane di miglioramento e adattamento; la seconda su una zona della “Pineta” all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, immaginando di ridisegnare quest’area più rispondente alle esigenze, ai desideri, agli interessi di gioco dei bambini, allo scopo di contribuire al miglioramento della vivibilità del comune vesuviano. Hanno creato un parco, denominato dagli alunni-ingegneri, “Parco dei Diritti dei Bambini di San Giuseppe Vesuviano”. In queste zone hanno previsto una molteplicità di strutture, sia di gioco, che di studio giocando: dalle immancabili giostre e gonfiabili, ad un orto didattico e botanico con la serra; dalla tendo-struttura per quando piove o c’è troppo sole, al laghetto artificiale; da un’area verde destinata ai cani, al piccolo parco avventura, per i più temerari, tra gli alberi della Pineta; dal prato per relax munito di wi-fi free, alla zona con bici da poter prendere in prestito con una lunga pista ciclabile; dall’anfiteatro per gli spettacoli e le recite scolastiche, fino al simpatico percorso per lezioni di educazione stradale. Nel corso della realizzazione del progetto per la partecipazione al Concorso “Diritti in Gioco” i giovani alunni hanno fatto un’attenta e giusta riflessione che a San Giuseppe Vesuviano, anche se nei loro diritti, mancano spazi pubblici riservati ai bambini ed in generale al tempo libero.

   La premiazione si è svolta il 28 Maggio a Roma, presso lo “Spazio ex Gil”, alla presenza degli studenti degli istituti vincitori, del ministro Maria Chiara Carrozza e del fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. Al tavolo dei relatori (nella foto) anche bambini rappresentanti delle scuole vincitrici. Mentre una delegazione degli alunni di San Giuseppe relazionava sul progetto, questo veniva proiettato anche su grande schermo in sala, raccogliendo gli applausi del ministro Carrozza, di don Ciotti, di insegnati e alunni rappresentanti delle altre scuole finaliste, provenienti da tutta l’Italia. In particolare, grande emozione nella parte finale della Relazione, con la frase d'effetto di Neruda: "POTRANNO TAGLIARE TUTTI I FIORI, MA NON POTRANNO FERMARE LA PRIMAVERA. Noi - ha concluso la giovane alunna sangiuseppese - che viviamo una realtà ormai sfiorita, vorremmo che, per una volta, la primavera da noi rifiorisse, portando con sè il fiore della realizzazione di questo progetto".

  Il Progetto vesuviano è stato scelto, insieme ad altri due finalisti, tra gli oltre 500 presentati per essere esposto a Roma. Per questo motivo è da considerare una grande soddisfazione e motivo di orgoglio per il Paese vesuviano e per tutto il II Circolo Didattico.

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Lettera aperta di A. Cristina Falciano, pubblicata su "Il Mattino" del 3 Giugno 2013, clicca qui