Il film, scritto e diretto da Juan Diego Solanas, ex direttore della fotografia e assistente del padre il famoso regista Fernando, regala uno scenario fantascientifico davvero degno di un lungimirante pittore visionario. Il tema della gravità invertita rivelata nell’incipit (i due mondi sono legati insieme e in pratica uno occupa il cielo dell’altro) del film consente al regista la composizione di immagini suggestive ed affascinanti, che però ad onore del vero spiazzano un po’ lo spettatore poco avvezzo a questa sorta di trama filmica cosi poco ortodossa.

La trama si innesta in un trittico di temi portanti: ricchezza/povertà, l’amore impossibile e vietato alla Giulietta e Romeo e l’epopea fantascientifica, che si intersecano e si sovrappongono con non esaltanti risultati. Il mondo di sopra è un pianeta ricco e prospero che assomiglia alle grandi metropoli occidentali, che sfrutta i giacimenti petroliferi del mondo di sotto ridotto ad una colonizzata, povera e putrida periferia. Sullo sfondo di tale contesto il protagonista Adam (Jim Sturgess) cittadino “meridionale” incontra la coetanea “settentrionale” Eden (Kirsten Dunst)  e se ne innamora, comincia cosi una disperata lotta contro le convenzioni sociali e legali che impediscono a tale amore di decollare. Il solito canovaccio dell’amour fou e pericoloso viene ripercorso con estrema ridondanza e precisione, i due vengono separati e dopo circa 10 anni di distacco Adam la rivede in un programma tv e riaccende la speranza di poterla riabbracciare. Il giovane viene assunto da una grande Multinazionale la Transworld dove lavora lei e grazie ad una serie di stratagemmi hi-tech e con l’ausilio di un collega-crumiro del mondo di sopra riesce a rivedere la bella dama che nonostante problemi di amnesia riconosce dopo alcuni incontri. L’epilogo del film rivela allo spettatore l’incommensurabile forza dell’amore che abbatte qualsiasi impedimento e convenzione sociale, inoltre per merito della bravura di lui nel mescolare quasi con formule alchemiche alcuni elementi in suo possesso, ottiene una soluzione che potrebbe riunire in un solo blocco i due mondi mescolando le due gravità e annullandone le secolari discrepanze. Ciò detto se la pellicola di Solanas può essere considerata a giusta ragione rivoluzionaria, eclettica quasi aberrante con una straordinaria forza visionaria a causa delle sue sensazionali immagini futuristiche, avveniristiche con le sue mirabolanti inquadrature suddivise all’incontrario, esaltate da una fotografia impeccabile, difetta però dal punto di vista narrativo consegnandosi ai posteri con una storia ed una trama trita e ritrita con poca se non minima forza espressiva, fermo restando il dovere per ogni cinefilo di prendersi la briga di andarlo a vedere.