In una sala consiliare gremita si è svolta ieri la "giornata dei Fabbrocini". Potrebbe essere tranquillamente intitolata così la domenica che ieri, la comunità terzignese ha vussuto, in occasione dell'intitolazione dell'ormai ex plesso "Allocca" al commendatore Antonio Fabbrocini, figura emblematica della rigogliosa Terzigno degli anni '60. All'evento, organizzato sapientamente dal neo assessore del comune di Terzigno Giuseppe De Simone, hanno preso parte tantissimi familiari ed eredi dei Fabbrocini che, per l'occasione, non hanno fatto mancare la loro massiccia presenza. La giornata si è aperta con la proiezione di un video realizzato da Gabriella Fabbrocini nel quale è stata riassunta la vita e le opere che la famiglia Fabbrocini ha realizzato sul terrotorio vesuviano. Dalla Banca Fabborcini ( a conduzione squisitamente familiare) alle opere di carità crisitana, fino ad arrivare al calcio con il Terzigno dei record targato Lucio Fabbrocini (quello delle 34 vittorie consecutive).

I 10 minuti di filmato raccolgono buona parte anche di uno spaccato di vita di una Terzigno che non c'è più e dal decisivo ruolo svolto dalla banca  terzignese nello sviluppo e sostegno all'economia locale. E' un tuffo indietro nel tempo che ha suscitato non poche emozioni tra i presenti (c'erano anche tanti ex dipendenti della banca), a fine filmato un lungo e scrosciante applauso ha suggellato quel legame indossolubile tra i Fabbrocini a la loro Terzigno. Immagini preziose che immortalano a Terzigno personaggi di levatura mondiale: da Renato Rascel a Nino Taranto, da Mike Buongiorno agli Showman fino ad arrivare all'ex presidente della Repubblica Leone. Questa era "incredibilmente" la Terzigno che Antonio Fabbrocini resero famosa non solo grazie alle 18 filiali della Banca ma anche perché accostarono nomi altisonanti alla nostra realità valorizzandone il nome e la cultura locale.  All'evento sono intervenuti anche il Senatore Calabrò che ha ricordato di essere il possessore del libretto al risparmio nr.2 della Banmca Fabborcini e l'on. Paolo Cirino Pomicino che ha sottolineato come questa realtà terzignese negli anni '60 e '70 fosse conosciuta nel mondo grazie proprio all'opera fatta da Antonio Fabbrocini ed i suoi figli. Molto accorate sono invece state le parole espresse dall'organizzatore dell'evento Giuseppe De Simone che ha voluto esprimere il suo più vivo ringraziamento a tutte le persone intervenute ed ha evidenzioato come fosse importante per Terzigno rendere il giusto tributo ai Fabbrocini per quanto hanno realizzato per i terzignesi. Parole di ringraziamento e di elogio sono state espresse anche dal presidente del consiglio comunale Stefano Pagano e dal vicesindaco Francesco Ranieri. Molto significativo è stato l'intervento del dirigente scolatstico Giovanni Nappi che ha definito doveroso questo gesto di sensibilità nei confronti dei Fabbrocini che riuscirono a trasformare un paese di operosi contadini in abili finanzieri. A chiudere gli interventi il sindaco Domenico Auricchio il quale ha ricordato che è intenzione dell'amminsitrazione comunale provvedere a intitolare altri luoghi ed opere del comune a cittadini illustri che, come nel caso di Antonio Fabbrocini, hanno onorato e dato lustro alla nostra cittadina. Applausi scorscianti quando i bambini del scuola "Antonio Fabbrocini" hanno scoperto la targa commemorativa alla presenza di tutte le autorità e degli intervenuti.