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Rieti urla:" io ci sono per Amatrice Accumuli e Arquata"... ed il Co.Ce.R. Esercito risponde. Martedì 4 ottobre 2016 lo Stadio Manlio Scopigno di Rieti ha fatto da cornice alla partita del cuore tra la Nazionale Cantanti e Rappresentativa Protezione Civile. Ventimila cuori pulsanti per ricordare le 298 vittime che, nell’infausta notte del 24 agosto, tragicamente persero la vita a causa del terremoto che colpì il centro d’Italia. E proprio dalla città simbolo della centralità d’Italia si leva alto il grido di solidarietà per le popolazioni colpite. La partita, che ha visto scendere in campo artisti del calibro di: Raoul Bova, Luca Barbarossa, Paolo Belli, Moreno, Lorenzo Fragola allenati dal paroliere d’Italia Mogol è stata combattuta e dagli apprezzabili toni agonistici: il risultato finale ne è la dimostrazione. Al blasone degli artisti, la rappresentativa della Protezione Civile rispondeva con una formazione composta da “Angeli” sconosciuti ai più ma che con il loro prezioso contributo hanno salvato vite umane. A guidarli in panchina il Sindaco “combattente” Sergio Pirozzi. Tra la formazione degli Angeli in tenuta bianca spiccava il nome del delegato del COCER ESERCITO Pasquale Cocco (impegnato nelle attività di soccorso) unico rappresentante della Forza Armata Esercito che tanti attestati di stima e di ammirazione ha raccolto nei giorni del dolore. Proprio il rappresentante in "grigio-verde" si ergeva a protagonista della gara quando al 12' del secondo tempo, con un’azione magistrale disorientava la difesa della nazionale cantanti e con un tocco beffardo trafiggeva un attonito Raoul Bova proteso in vano tuffo (come nella foto).Il 3 a 2 finale suggellava il risultato finale di un evento di solidarietà che va bene al di là dell’evento sportivo. Manifestazione densa di significati e di momenti emozionanti che ancora una volta evidenzia lo spirito di fratellanza e solidarietà del popolo Italiano. Grazie alla partita del cuore, infatti, altri 120 mila euro sono stati devoluti alle sfortunate popolazioni terremotate. Noi ci siamo sempre!

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Si è conclusa un emozionante donazione a Qana, località che ha un altissimo valore simbolico per i cristiani Libanesi per le famose “nozze”, teatro del primo miracolo di Gesu’, che ha visto nuovamente protagonisti in un Ponte di Solidarietà ITALO-LIBANESE, l ’Associazione “Ampio Raggio” presieduta dal Dott. Antonio Pio AUTORINO e il Reggimento Logistico “Taurinense” Comandato dal Col. Sergio CONTE. Qui, in un orfanotrofio che ospita circa 80 bambini, sono stati donati numerosissimi set da disegno messi a disposizione gratuitamente dall'Azienda Torinese "CARIOCA" produttrice degli omonimi pennarelli, guidata dall’Ing. Enrico TOLEDO,. L'azione umanitaria si è svolta grazie agli uomini del Gruppo Supporto di Aderenza in Libano Comandati dal Colonnello Sergio CONTE, che hanno operato nel territorio libanese in questi ultimi mesi, al fine di garantire la pace e stabilità e ricostruzione della terra dei cedri. Felicissimo dell'iniziativa e della sensibilità profusa il Generale della Brigata Sassari Arturo NITTI, il quale ha incoraggiato e sostenuto il nobile progetto della squadra del Reggimento logistico “Taurinense” in sinergia con l’Associazione italiana "Ampio Raggio" di Boscoreale (NA). La donazione è frutto di un intensissima attività di coordinamento e cooperazione posta in essere già nei mesi scorsi e concretizzatasi recentemente grazie al fondamentale supporto del Dott. Gianfranco TRIA, direttore della divisione promozionale di “CARIOCA” , il quale venuto a conoscenza dell’iniziativa dell’Associazione umanitaria “Ampio Raggio” non ha esitato a voler collaborare al fine di regalare attimi di felicità e serenità ai piccoli bambini della terra dei cedri. Numerose le collaborazioni ricevute per questa nuova iniziativa, tra queste, con il Forum dei giovani di Scafati che ha visto iniziare la collaborazione della squadra coordinata dal Dott. Francesco VELARDO e successivamente la nuova squadra coordinata dal giovane studente Carmine SERGIANNI. Per questa splendida iniziativa l'Associazione ha ricevuto il patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Scafati e dell'Accademia Bonifaciana. Determinante ancora una volta l’impegno della cellula CIMIC in Libano (nucleo che coordina attività tra civili e militari e, determinante come sempre il contributo del Comando Operativo di Vertice Interforze. Ancora una volta, l'impegno di comuni persone, ha visto, regalare un sorriso a dei bambini bisognosi. Investire nella cultura dei bimbi orfani provenienza – spiega il Presidente dell’Associazione “Ampio Raggio” Dott. Antonio Pio AUTORINO – è un dovere di tutti noi uomini in divisa e non ,e risulta essere un grande piacere quando questo tipo di aiuti viene rivolto ad una parte della popolazione che ha limitate risorse. Aggiunge inoltre, che qualsiasi persona potrà sorprendersi nel vedere quanto è semplice aiutare : “Cominciate col fare cio’ che è necessario, poi cio’ che è possibile,e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile “San Francesco d’Assisi”.

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Il contributo di 80 euro previsto per le  forze armate e di polizia dalla Legge di Stabilità 2016 è ''un segnaletangibile di attenzione e riconoscimento nei confronti degli uomini e delle donne con le stellette'' spiega all'Adnkronos il Generale Paolo Gerometta, presidente del Consiglio Centrale di Rappresentanza dei militari dell'Esercito che ''esprime il suo plauso al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro della Difesa, Roberta Pinotti'' e auspica ''che l'esecutivo preveda, tra i suoi prossimi obiettivi, quello di rendere strutturale tale contributo''. Sono circa sei mila i militari dell'Esercito impegnati attualmente nell'operazione Strade Sicure, schierati nelle città italiane per la sicurezza dei possibili obiettivi di attentati terroristici. ''La nostra caratteristica principale, come soldati dell'Esercito è quella  di esserci sempre'', afferma Gerometta che oltre a chiedere di rendere permanente e strutturale il contributo di 80 euro, sollecita ''di equiordinare le disponibilità finanziarie del Fondo di Efficienza per I Servizi Istituzionali (Fesi) delle tre Forze Armate a quello già concesso alle Forze di Polizia in precedenti Leggi di Stabilità''.

(Fonte adnkronos)

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Florin GAVRIL, romeno di 23 anni, domiciliato nel campo nomadi di Santa Maria del Pozzo del quartiere Barra, nella serata di ieri, è stato arrestato dalla Polizia di Stato grazie all’intervento di una delle tante pattuglie dell’Esercito Italiano, dislocate a Napoli. Il 23enne, infatti, approfittando del flusso dei passeggeri che affollavano i tornelli all’uscita della Circumvesuviana, dal lato di Via Galileo Ferraris, sfilava dallo zaino di una donna un telefono Samsung S5. La vittima, accortasi del furto, attirava l’attenzione dei militari che riuscivano così a bloccare il ladro. Il romeno, abilmente, era riuscito a nascondere in un calzino il telefono appena rubato, recuperato e riconsegnato alla vittima. Gli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G., intervenuti su richiesta dei militari, arrestavano il giovane che, stamane, sarà giudicato con rito per direttissima, perché responsabile del reato di furto con destrezza.

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Correva  il dí del 18 novembre dell'anno  1787 quando l'allora Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone apri le porte della Real Accademia della Nunziatella, diventata poi nel tempo Scuola Militare 'Nunziatella'. Ad oggi il più antico istituto di formazione d'Europa. Una vera e propria eccellenza per la città di Napoli che rappresenta il fiore all'occhiello dell'Esercito Italiano. In essa si formano le future generazioni di comandanti non solo dell'Esercito ma anche della Marina, dell'Aereonautica, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La formazione di primissimo livello dei frequentatori dei licei militari consente ad un sempre più crescente numero di allievi di accedere, al termine della maturità classica o scientifica,  alla frequenza di corsi per ufficiali presso le  Accademie delle varie Forze Armate e dei Corpi armati dello Stato. La Nunziatella oggi spegne le 228 candeline dalla fondazione e, nonostante la lunga militanza,  ha sempre superato le difficoltà che negli anni si sono succedute a secondo dei cicli della storia. Dai Borbone alla Repubblica Italiana questo glorioso istituto ha mantenuto intatti i valori che ne ispirarono la costituzione ancora oggi fissati nel motto 'Preparo alla Vita ed alle armi'. Ieri come oggi, la Nunziatella si apre alle innovazioni del tempo con immutata passione e rispetto verso la città che la ospita e con la quale ha legato indissolubilmente nel tempo  il proprio nome in un connubio inscindibile che ne esalta inevitabilmente la grandezza.