Il 28 aprile il cantautore romano Amedeo Minghi farà tappa al teatro Diana a Napoli dove presenterà il suo ultimo lavoro discografico “suoni tra ieri e domani” un lungo viaggio tra le canzoni scritte da Minghi per altri autori che l’artista romano ha voluto riproporre con la sua voce dopo tanti anni. Successi firmati per Gianni Morandi, Marcella Bella, Anna Oxa, Rita Pavone e Mietta solo per citarne alcuni che sono stati rivisitati nella loro versione originale così come Minghi le concepì e che il pubblico potrà ascoltare con il solo supporto melodico del pianoforte. In un viaggio a ritroso nel tempo queste canzoni propongono al grande pubblico la vena artistica di un Minghi autore già apprezzato alla fine degli anni sessanta molto prima che il successo coronasse una produzione artistica intensa e sempre imperniata sull’amore e tutte le sue varie sfumature. Ad assistere al concerto di Amedeo a Napoli ci sarà sicuramente una delle sua fan più appassionate e vicine: Titti Canzano una signora di origine casertana che abbiamo contatto per conoscere da vicino come ci si appassiona della musica e di un cantautore come Amedeo Minghi. Ed abbiamo scoperto che questa inossidabile sostenitrice di Minghi ad oggi ha assistito ad oltre duecento concerti in giro per l’Italia… 

Quando e come nasce la tua passione per la musica di Amedeo Minghi? “La mia ammirazione nei confronti della musica Amedeo Minghi nasce negli anni '90 al tempo del codino, della vittoria di Mietta a Sanremo con "Canzoni" scritta da Minghi; in quegli anni mia madre seguiva la telenovelas "Edera" la cui sigla era "I ricordi del cuore" e, insomma, ciò che mi affascinò fu dapprima questo personaggio nuovo, originale, assolutamente riservato e misterioso. Il cantar veloce di Minghi, il suo porsi composto, inimitabile e nobile e quel sorriso durante le sue interpretazioni, mi colpirono profondamente e cominciai ad ascoltarlo con attenzione. Fu così che nacque la mia passione”. Per molti critici la musica e le canzoni di Minghi sembrano essere sempre sullo stessa tema, cosa rispondi a chi con superficialità dice queste cose. “Anche se un po' risentita, rispondo con risolutezza, perchè fiera di essere una minghiana,  che Minghi va  ascoltato con sentimento; un valore che non tutti posseggono in quanto la sua arte è rivolta ad un pubblico dall'animo sensibile, dal momento che le melodie di Minghi invadono profondamente”. Hai conosciuto persone che si sono innamorate con le sue canzoni? “Si! Ho conosciuto persone che si sono innamorate con le sue canzoni, che hanno dato il via a storie importanti, che si sono sposate col sottofondo de "L'immenso" e di "Vita mia". A quanti concerti hai assistito  nella tua vita? “ Mah... non li conto più! Comunque oltre duecento”. Quante persone hai avuto modo di conoscere e che come te condividevano la stessa passione? “Tante, tantissime! Sono nate delle belle amicizie, d'altra parte siamo accomunati tutti dalla stessa passione e quindi l'intesa è scontata. Ci sentiamo telefonicamente, ci ospitiamo a vicenda in occasione dei concerti, viaggiamo insieme e ci divertiamo tanto perché viviamo il concerto prima, durante e dopo, conservando poi tanti straordinari ricordi”. La tua canzone preferita e perché? “Beh, io amo tutte le canzoni di Amedeo, ma dovendo sceglierne una dico "Sognami", perchè è quella che più mi ha fatto, appunto, "sognare", seguita da "Vivi e vedrai" che è nata in un periodo bellissimo della mia vita”. Quali sensazioni ed emozioni vivi quando ascolti la musica di Amedeo Minghi? “Nell'ascoltare la musica di Amedeo Minghi, le sensazioni cambiano a seconda del testo, di ciò che esso rappresenta, del contesto in cui l'ascolto, ma sono assolutamente sensazioni speciali”. C'è un aneddoto particolare che ti lega ad Amedeo? “Al mio primo concerto di Minghi, ero poco più che una ragazzina e fu in una piazza. L'emozione era a mille e non credevo fosse possibile provare tanta gioia tutta in una volta. Dopo lo spettacolo, Amedeo, protetto da una fila di poliziotti, si avviava a raggiungere l'auto, io mi intrufolai tra questi che mi invitavano ad allontanarmi. Ero quasi disperata; c'era lui a due passi da me, l'artista che amavo, con quel codino biondo che spiccava sulla giacca dal colore azzurro, ed era reale, non stavo guardando la tv, né un giornale, c'era Amedeo! Allora accadde che, vedendo smarrita tra la folla e non potendolo raggiungere in alcun modo, mi rivolsi direttamente a lui, gridando: "Amedeo ti prego, fammi sfiorare almeno un dito". E fu così che lui, sorridendo, si voltò verso di me e mi strinse la mano. La sua dolcezza. l'avermi capita ed accontentata, sono rimasti nel mio cuore come ricordo indelebile, anche oggi che ho la possibilità di partecipare ai meeting e poter parlare con lui senza problemi”. Il 28 aprile Amedeo sarà in concerto a Napoli, nella sua produzione artistica ci sono molti omaggi alla lingua napoletana. Speri che in futuro possa ancora comporre canzoni in napoletano? “Amedeo ha dato tanto, ogni suo lavoro è eccezionalmente originale, se dovesse riproporsi con qualche pezzo napoletano... ben venga”!  Volendo inviare un messaggio ad Amedeo cose gli scriveresti? “Ad Amedeo invio, di tanto in tanto, messaggi sulla pagina Facebook, ma il mio preferito è sempre "Amedeo sei l'immenso".

Pubblicato in Tempo Libero