È morto Paolo Rossi. L'indimenticato campione dei mondiali del 1982 si è spento questa notte a Roma all'età di 64 anni. A darne notizia la compagna con un post sul suo profilo Instagram. Il mondo del calcio italiano perde l'eroe che con 9 reti condusse l'Italia di Bearzot sul tetto del mondo nel campionato del mondo spagnolo. Paolo Rossi si è arreso ad un male incurabile. Dopo Diego Armando Maradona il 2020 si porta via un altro indiscusso campione del gioco del calcio il quale fece gioire con i suoi gol una generazione di italiani.

È arrivata l'ufficialità che I tifosi del Napoli aspettavano. Da oggi a Napoli nasce lo "stadio Diego Armando Maradona". La Giunta del Comune di Napoli, infatti, ha approvato la delibera proposta dal sindaco, Luigi DecMagistris, e dall'assessore alla Toponomastica, Alessandra Clemente. L'atto ufficiale è stato firmato all'unanimità. L'impianto di Fuorigrotta, quindi, non si chiamerà più "San Paolo" ma "Stadio Diego Armando Maradona". La decisione arriva a nove giorni dalla prematura e improvvisa scomparsa dell'ex "Pibe de Oro". L'ultima partita giocata San Paolo sarà quella di domenica scorsa nella quale il Napoli vinse 4-0 contro la Roma.

Il Napoli in campo con la maglia dell'Argentina

Domenica, 29 Novembre 2020 13:18

Nella prima gara di campionato dopo la morte di Diego Armando Maradona, la società sportiva calcio Napoli ha comunicato che questa sera, nel match con la Roma, i giocatori indosseranno una maglia celebrativa. La combat, nella nota diffusa dalla società azzurra, questa sera rievocherà la maglia ufficiale della nazionale argentina in memoria del pibe de oro che, proprio con quella maglia vinse il mondiale di calcio 1986.

Il 2020 si è portato via anche Maradona

Mercoledì, 25 Novembre 2020 17:27

È morto Diego Armando Maradona. La notizia è stata rilanciata dal giornale argentino Clarin. Dalle prime informazioni il pibe de oro sarebbe deceduto a causa di un arresto cardiaco. Il mondo del calcio perde il più grande calciatore di tutti i tempi.

Gli ultimi sette giorni sono stati devastanti in termini di contagi da coronavirus nell'area vesuviana. La diffusione del covid ha raggiunto il picco dopo le comunicazioni ufficiali pervenute dalle ASL ai sindaci del comprensorio Vesuviano. Somma Vesuviana è il comune con il maggior numero di positivi : ben 778. Non da meno, rispetto agli abitanti, sono i contagi che si contano a San Giuseppe Vesuviano: 598 i positivi, per lo più giovani. A seguire con 537 positivi Ottaviano, città in cui il sindaco Capasso ha anche emesso una propria ordinanza per limitare assembramenti e contagi. Poggiomarini conta 367 positivi mente Terzigno vede raddoppiare in 5 giorni il numero dei positivi al Covid. Da 93 a oltre 200 secondo quanto dichiarato dal sindaco Ranieri. Critica la situazione anche a Palma Campania, con 198 contagiati e Striano che conta 70 positivi. La speranza è che con l'introduzione della zona rossa il numero dei positivi possa drasticamente calare a partire già dalla prossima settimana.

È arrivata anche l'ufficialità da parte del primo cittadino di Terzigno Francesco Ranieri per quella che si può ormai definire situazione preoccupante. "Terzigno nel giro di 5 giorni passa da 93 ad oltre 200 positivi al coronavirus - a dichiararlo è stato il primo cittadino terzignese durante una diretta facebook sul suo profilo ufficiale - segno che non siamo stati attenti e rispettosi delle norme di contenimento. La situazione è in evoluzione - spiega il sindaco vesuviano - ed è probabile che il numero dei positivi sia superiore alle 200 unità. Si attendono ulteriori comunicazioni dell'autorità sanitaria locale."

Maurizio Gasparri, senatore forzista ha rilasciato una nota in cui addita senza mezzi termini il Governo Conte circa lo stanziamento delle risorse destinate al Comparto Difesa e Sicurezza: “È ora di finirla con l'ipocrisia nei confronti delle forze armate. In queste ore l'Esercito ed altre realtà militari stanno allestendo ospedali da campo e stanno moltiplicando i loro interventi sul territorio (con riferimento alla emergenza Covid 19 ndr). E come sempre le forze di polizia, militari e non, sono puntualmente al servizio dei cittadini. Invece un governo di ipocriti e incapaci non ha nemmeno incontrato sindacati e organi di rappresentanza del comparto sicurezza-difesa per discutere della manovra di bilancio. L'avevamo chiesto pubblicamente. Questo atto è stato condiviso con un voto dalla Commissione difesa del Senato e non si è mosso un dito. Non si danno risorse al popolo in divisa. Li si evoca e li si elogia con le parole, ma li si ignora con i fatti. È una vergogna e chiedo pubblicamente che il Ministro della Difesa Guerini, piu attento del pessimo Conte, intervenga formalmente e si distingua all'interno di un governo di ipocriti, dimostrando con i fatti quell'impegno che noi in parlamento sollecitiamo e che siamo pronti a supportare con le nostre proposte per il comparto. Nell'emergenza si chiamano i militari e li si loda. Nella vita quotidiana li si disprezza e li si ignora. È ora di finirla. Conte - conclude Gasparri- si è dimostratato ancora una volta bugiardo, disattento e incapace”.

Le storie dei Soldati si mischiano spesso con il fango e con le lacrime, si conservano nel libro dei ricordi per raccontarle ai nipoti e per contemplare il tempo della gioventù. Storie che spesso si incrociano con il dolore, cicatrici al cuore e quel pudore che solo i Soldati hanno nell'affrontare viso a viso la sorte che non è sempre giusta e sorridente. È questa la sfida che sta affrontando Alessandro Mosti, maresciallo capo dell'Esercito - un Soldato prima che uomo, padre e marito - uno che ha portato al bavero dell'uniforme le mostrine degli alpini paracadutisti e quelle della Folgore dopo. Uno che è cresciuto con la convinzione che servire la Patria sia, ancora oggi, il mestiere più nobile, uno che ha mangiato pane e polvere. Alessandro oggi sta combattendo la sua personale battaglia con la vita, deve scalare la cima più difficile con la speranza di ritrovare l'orizzonte della serenità, dopo aver vinto la malattia. Dallo scorso giugno, infatti, il Sottufficiale sta combattendo contro una patologia degenerativa del sistema nervoso. Scientificamente conosciuta come la sindrome dolorosa regionale complessa (nota come distrofia e causalgia simpatica riflessa). Le forze iniziano a mancare e le cure per cercare di arginare la progressione della patologia, sono davvero costose ed insostenibili per chiunque. Nel momento del bisogno nessun commilitone lascia nessuno indietro ed è così che in pochi giorni sulla rete è partita una raccolta fondi per contribuire alle cure ed all'intervento chirurgico al quale Alessandro Mosti dovrà sottoporsi al più presto. Ad oggi sono stati raccolti 10 mila euro dai tanti donatori, ma non bastano ancora, occorre raggiungere la somma di 50 mila euro per garantire ad Alessandro la possibilità di affrontare l'operazione e le cure. In una recente nota inviata dal promotore della raccolta ai suoi sostenitori, Alessandro ha ringraziato tutti quelli che lo stanno sostenendo in questa battaglia. La speranza di tutti i suoi amici e commilitoni è che al più presto si possa raggiungere la somma necessaria per donare una chance ad un uomo che nella sua vita professionale ha sempre dato al prossimo e risposto sempre "presente" ad ogni emergenza. Al buon cuore dei Soldati Italiani guardano con fiducia anche i familiari di Alessandro convinti che il proprio caro non resterà solo in questa ennesima e disperata battaglia contro il tempo e contro il lento progredire del "mostro". Per aiutare Alessandro Mosti : https://gf.me/u/y5zhf8 

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