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Arriverà domani mattina alle 9 nella chiesa dell'Immacolata Concezione di Terzigno la salma di Nunzio Ammendola il 53 enne rimasto vittima di un'incidente stradale lo scorso 31 maggio. Sull'accaduto indagano ancora i carabinieri della locale stazione coordinati dal Maresciallo Capo Adolfo Montagnaro. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente in cui è rimasto vittima Nunzio Ammendola dopo lo sconto con una minicar guidata da un 1 enne del posto. Ad accoglierlo per l'ultimo saluto ci saanno la moglie ed i due figli oltre agli anziani genitori affranti dal dolore per questo infausto evento. Tante le persone che omaggeranno Nunzio Ammendola molto noto alle falde del Vesuvio per la sua passione per la campagna e le culture tipiche dell'area vesuviana.
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Ha perso la vita in un tragico impatto Nunzio Ammendola, 53enne di Terzigno che ieri pomeriggio stava percorrendo a bordo della sua moto corso Alessandro Volta, importante via di comunicazione che collega Terzigno con Boscoreale e Pompei. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, prontamente intervenuti sul posto, la moto guidata da Nunzio Ammendola ha impattato con una minicar guidata da un 19 enne, anche egli originario di Terzigno. Il centauro è deceduto poche ore dopo il ricovero all'ospedale di Castellammare di Stabia, mentre il giovane conducente della minicar è ancora ricoverato presso l'ospedale di Boscotrecase. Sgomento alla notizia dell'accaduto per la moglie ed i figli di Nunzio Ammendola che lascia straziati dal dolore anche gli anziani genitori: Aniello e Luisa, i quali, ieri sono stati colpiti anche da un altro lutto per la morte dello zio di Nunzio Ammendola, noto commerciante di San Giuseppe Vesuviano: Domenico Ammendola scomparso poche ore dopo dal tragico incidente del nipote, nel nosocomio di Sorrento.

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A Napoli incontro sulla legge salva-suicidi

Giovedì, 01 Dicembre 2016 15:45 Scritto da
Lunedì 5 dicembre, alle ore 10, presso la sala "Giorgio Nugnes" del Comune di Napoli (in via Verdi n. 35) si svolgerà un incontro rivolto ai cittadini per informarli sulla procedura prevista dalla Legge n.3/2012, per cui il consumatore può esdebitarsi, cioè cancellare i propri debiti. L’evento è organizzato dallo Sportello dei Consumatori Assoutenti della Città Metropolitana di Napoli (responsabile Carla de Ciampis) e dal delegato provinciale Antonio Di Gennaro, con la partecipazione di Confartigianato Provincia di Napoli e dell'associazione internazionale AISEPS. La Legge 3/2012, detta anche legge salva-suicidi, consente ai singoli cittadini di ridurre o cancellare i debiti contratti con fisco e creditori. Le procedure sono due: piano del consumatore e accordo di ristrutturazione del debito. La norma parte dal presupposto che molto spesso neanche la procedura di rateizzazione basta a risolvere crisi di sovraindebitamento ingente. I lavori del convegno inizieranno con l'intervento di Enrico Inferrera, Presidente di Confartigianato Provincia di Napoli; proseguiranno con Mario Finzi, Presidente Consumers' Forum e Vice Presidente Assoutenti Nazionale, e Melania Capasso Delegato Assoutenti Regione Campania.
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Un convegno, dal titolo “Il contrabbando di sigarette: un fenomeno globale e fonte di finanziamento della criminalità organizzata”, di interessante attualità di prevenzione e repressione in merito al problema, organizzato da Philip Morris Italia Srl, è stato ospitato da Eccellenze Campane in via Brin a Napoli, con una grade partecipazione di giornalisti, tabaccai e pubblico vario interessato a contribuire al fenomeno che negli ultimi tempi è ripreso fortemente in Italia. Un fatto, non certamente come negli anni 1973-1974 che videro un boom del contrabbando di sigarette estere, ma che comunque pone l’Italia fra i primi cinque paesi della comunità europea. L’incontro, è stato aperto con la proiezione di un video dal titolo ”La Fabbrica Fantasma”, attraverso il quale è stato evidenziato come operano le mafie, al confine di Ucraina ed Ungheria, per trafficare sigarette, armi, carburante e qualunque cosa crei profitto, anche gli esseri umani. Il filmato ha quindi messo in risalto che comprando prodotti illegali, non solo finanziamo la mafia internazionale, ma facciamo un danno a tutto il sistema economico e produttivo, creiamo schiavitù, povertà, inquinamento ed in più compriamo prodotti che sono molto dannosi per la nostra salute. Le finalità dell’incontro napoletano è stata quella del promuovere e spronare e contrastare questo fenomeno con una collaborazione tra settore pubblico e privato. Al tavolo degli oratori sono intervenuti l’On. Paolo Russo, della commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione; la senatrice Rosaria Capacchione, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie; il colonnello Giovanni Salerno, comandante del nucleo Polizia Tributaria di Napoli; Alessandra Lupo, responsabile area antifrode, direzione interregionale Campania e Calabria dell’Agenzia delle Dogane; Claudio Bergonzi, segretario generale INDICAM e Francesco Marigliano, presidente provinciale dei Tabaccai di Napoli. Paolo Russo, si è espresso in merito al contrabbando ed alla contraffazione di sigarette affermando: "serve un contrasto più efficace e coordinato, facendo capire all’opinione pubblica, che percepisce il reato come poco grave, che occorre sensibilizzare il consumatore e che non basta più la sola azione delle forze dell'ordine, ma serve un piano strategico nazionale da discutere in sede, non solo europea, ma anche oltre oceano”. Russo ha concluso dicendo che la conoscenza, la natura e la provenienza delle sigarette come altre merci contraffatte sono le condizioni utili perché: "La sfida al crimine passa per il fronte qualità”.
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Alviti (FLN):" Napoli è in stato di guerra"

Domenica, 31 Luglio 2016 11:18 Scritto da
Nelle ultime giornate di Luglio Napoli e' continuamente sotto assedio dagli attacchi delinquenziali che vedono rapine, sparatorie con feriti gravi e anche morti e in piu' una recrudescenza della violenza anche nei confronti di chi indossa la divisa, come nel caso del folle che ha aggredito una guardia giurata sottraendogli la pistola e seminando panico tra la folla,(solo la pistola scarica ha fatto il miracolo) per evitare una strage e non ultimo l'assalto alla vigilessa al Corso Garibaldi per sottrarle l'arma d'ordinanza e dove solo un inseguimento da parte di altri colleghi in borghese della municipale ha permesso l'arresto di un ventenne incensurato. A Napoli sul Piano sicurezza urge intervenire con determinata risolutezza... bisogna lavorare dal basso... e i vertici devono tutelare i propri operatori. Come Segretario Nazionale della federazione Nazionale Lavoratori chiederò subito un tavolo d'intesa con l'apparato governativo...per stilare un protocollo di sicurezza. .ad atti di guerra si risponde con atti di guerra... a costo di blindare Napoli. Napoli è in stato di Guerra.... Possibile che nessuno a livello governativo organizzi qualcosa? E il nostro (non mio) sindaco De Magistris è ancora convinto che Napoli è come Bruxelles?