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Operazione della Guardia di Finanza a Napoli

Venerdì, 08 Febbraio 2019 11:22 Scritto da
La Guardia di Finanza ha individuato 49 lavoratori in nero nel corso di controlli condotti a Napoli, Portici, Ischia e Capri. I controlli hanno interessato alberghi, panifici, meccanici o carrozzieri, ed imprese di diversi comparti. 49 lavoratori erano occupati "in nero", senza riconoscimenti ai fini pensionistici. In un "call center" di Napoli 17 dipendenti, tutte donne, non erano in regola con il contratto di lavoro. Ad Arzano (Napoli), un autolavaggio, oltre ad impiegare esclusivamente manodopera in nero, operava anche senza autorizzazioni ambientali. Nei confronti di altre 6 attività commerciali è stata avanzata la richiesta di sospensione. Per ciascun dipendente non regolarmente assunto, sarà irrogata la "maxisanzione" prevista dalla normativa di settore.
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Ha confessato dopo un lungo interrogatorio Tony Badre, il 24enne di Cardito che l'altro ieri sera ha preso a bastonate e pugni il figlio della compagna di soli 7 anni ed ha ridotto in fin di vita la sorellina Noemi di 6 anni attualmente ricoverata al Santobono e, fortunatamente, fuori pericolo di vita. Secondo quanto trapelato, l'uomo avrebbe barbaramente picchiato il piccolo Giuseppe perchè troppo irrequieto ed ingestibile. Tony Badre sarebbe andato in escandescenza quando il piccolo durante i giochi avrebbe graffiato la cameretta che Badre aveva recentemente acquistato. Il PM ha confermato il fermo dell'italotunisino al quale è stato contestato il reato di omicidio volontario e tentato omicidio. L'uomo è stato tradotto nel carcere di Poggioreale. Gli inquirenti ora si stanno concentrando sul ruolo della mamma dei bambini vittime delle violenze, Valentina Casa. I magistrati vogliono capire se anche la donna sia stata vittima delle violenze di Tony Badre e se si fosse mai opposta all'azione criminale.
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È ancora sotto torchio il giovane nato in Italia da padre tunisino e madre italiana che, secondo gli inquirenti la scorsa notte avrebbe massacrato di botte il bambino di 7 anni (figlio dell'attuale compagna) fino ad ammazzarlo. La sorellina, ricoverata al Santobono di Napoli, è ancora sotto choc e porta sul viso il segno tangibile della furia scatenata dall'uomo. Secondo le prime indiscrezioni la bambina avrebbe riferito di essere stata picchiata per gelosia. Nel frattempo continua l'interrogatorio dell'uomo e della sua compagna.
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Napoli, bomba contro la storica pizzeria Sorbillo

Mercoledì, 16 Gennaio 2019 08:16 Scritto da

Un boato nel cuore della notte ha squarciato il sonno dei napoletani di via Tribunali. Nel mirino degli attentatori,  ancora una volta, la sede della storica pizzeria di Gino Sorbillo. Giá cinque anni fa il locale venne preso di mira dalla malavita che lo distrusse con un raid incendiario. Per la seconda volta Gino Sorbillo si ritrova di fronte la stessa scena di distruzione per non essersi piegato alle logiche repressive di un metodo, quello camorristico, che sovente ricorre a queste pratiche per intimidire obiettivi riottosi.

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Ancora in fiamme le due autovetture coinvolte nell'incidente sulla panoramica terzignese, non a caso denominata "la strada della morte". In base ai dati riferiti da alcuni passanti l'impatto è avvenuto tra una Fiat 500X e un Audi A1 delle quali non si è specificato il colore. La fiat 500, forse per la troppa velocità, si è ribaltata invadendo la corsia di marcia opposta scaraventandosi contro l'Audi A1. Illesi i proprietari delle auto che prontamente si sono messi in salvo allontanandosi dagli abitacoli che pian piano sono stati inondati dalle fiamme. Si attendono i soccorritori e le forze dell'ordine per stabilire con esattezza da dinamica dell'incidente.