Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sull'uccisione della giovane donna accaduto stamattina poco prima delle 9 in via dei Pini a Terzigno. Secondo alcune testimonianze, Immacolata Villani originaria di Boscoreale 31enne dopo aver lasciato la figlia a scuola sarebbe stata avvicinata da un uomo, probabilmente l'ex compagno, con il quale ha avuto una discussione piuttosto animata. Dalle parole l'uomo è passato prontamente ai fatti ed ha estratto una pistola colpendo la donna alla testa. Per la donna non c'è stato nulla da fare, mentre l'uomo si è allontanato a bordo di uno scooter grigio. Sull'accaduto stanno continuando ad indagare i carabinieri della stazione di Terzigno.
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Venerdì, 15 Settembre 2017 11:40

Femminicidio, Terzigno ricorda Enza Avino

Ore 15.30 Terzigno ricorda la sua figlia, Terzigno non dimentica Enza Avino. Alla giovane mamma uccisa è stato dedicato il centro anti-violenza Lilith alla presenza del primo cittadino Francesco Ranieri, dell’assessore alle pari opportunità Genny Falciano, di Lisa Giannetta presidente dell’Associazione Fermaletuemani, di Valentina Scudiero del centro stesso e dei genitori di Enza, Giovanna e Stefano. “Il ricordo di Enza è ancora vivo in ogni cittadino e la sua non è stata una morte vana” così esordisce l’assessore che con la locale stazione dei carabinieri comandata dal maresciallo Adolfo Montagnaro ha intrapreso un’attività di studio e controllo sul territorio in favore di queste donne in difficoltà. “ La nostra attività sul territorio- continua la Falciano- è in costante crescita, adesso purtroppo dopo l’omicidio di Enza, non si ha più paura e noi come centro e come istituzione siamo vicini a chi vuole aprirsi e confrontarsi con i professionisti che sono a disposizione per due volte a settimana nelle giornate del lunedì e giovedì”. Enza sarà un simbolo indelebile della lotta contro la violenza delle donne, la dott.ssa Giannetta ha rilevato più volte nel corso del suo intervento questo punto e lo stesso comandante della stazione dei carabinieri, emozionatissimo, ha ricordato gli ultimi momenti di Enza dopo la presentazione dell’ennesima minaccia subita. Il primo cittadino del comune vesuviano Francesco Ranieri ha ricordato la figura della giovane vittima a distanza di due anni dal giorno dell’omicidio. “ Adesso si usa la parola “amore” impropriamente, commenta Ranieri, ricordo bene quando mi giunse la notizia dell’uccisione, rimasi impietrito, distruggere la vita di una donna, di una mamma, così, in un attimo”. Mamma Giovanna ascolta le parole mentre a papà Stefano le lacrime rigano il volto.”. Sono due anni che non vivo perché mia figlia è dentro di me, è parte di me, - ricorda mamma Giovanna - non mi so dare ancora una giustificazione soprattutto quando vedo e sento notizie terribili in tv”. “Enza, termina la mamma, ha salvato e continuerà a salvare tante giovani donne, credo solo in Dio è Lui la vera giustizia”. Al termine di questa chiacchierata dibattito il primo cittadino ha deposto una corona di fiori all’ingresso del centro vicino alla targa ricordo in pietra lavica che recita così: “ State molto attenti a non far piangere una donna, Dio conta le sue lacrime”.
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Venerdì, 25 Settembre 2015 07:00

Cento palloncini rossi per ricordare Enza Avino

Cento palloncini rossi a forma di cuore, il silenzio di una piazza ancora attonita, gli sguardi fissi verso il cielo ed una  speranza che accomuna tutti: mai più violenza verso le donne. È la voce che su leva dalla piazza Troiano Caracciolo del Sole di Terzigno per raggiungere le istituzioni affinché la mano violenta di uomini aguzzini possa essere fermata in tempo. Stasera si ricorda l'ultimo femminicidio in ordine cronologico quello di Enza Avino la 36enne terzignese uccisa a colpi di pistola proprio a Terzigno lo scorso 14 settembre dal suo ex compagno Nunzio Annunziata. Questo è l'ottantasettesimo femminicidio  dall'inizio dell'anno in Italia. Una strage silenziosa che non lascia più spazio ad altre interpretazioni: occorre con urgenza porre mano alla legge per  una certezza nelle pene nei confronti di chi si macchia di reati legati allo stolking ed alla violenza gratuita verso le donne. " Enza Avino, così come tante altre donne aveva chiesto aiuto alle istituzioni che, invece di sostenerle sono rimaste mute e silenti di fronte alla sua richiesta di aiuto". Lo gridano a voce alta dal palco della piazza le rappresentati delle associazioni a difesa delle donne. Sono diverse di loro a parlare della triste esperienza vissuta nel terrore di un uomo che ti perseguita giorno e notte. La piazza è stracolma saranno oltre tremila le persone presenti una marea di donne tutte contrassegnate dal fiocco rosso. In testa al corteo che è partito dalla casa comunale il primo cittadino di Terzigno Francsco Ranieri (che ha proclamato il lutto cittadino), tanti i gonfaloni dei comuni vicini come quello di San Giuseppe Vesuviano e Brusciano e tanti sindaci con il tricolore a sfilare in rigoroso silenzio. Ci sono anche esponenti della politica nazionale che per l'occasione non hanno voluto mancare per far sentire la vicinanza delle istituzioni alla famiglia Avino. In corteo il figlio di Enza Avino e l'ex marito, sono presenti anche i familiari della giovane donna che oggi ha riunito nel suo ricordo tutta la comunità terzignese. Il corteo attraversa via Gionti per fare tappa dinnanzi alla casa di Enza per poi raggiungere il luogo in cui si consumò l'efferato omicidi. In via Fiume viene lasciato un mazzo di fiori e tante candele per ricordare e riflettere. E poi un applauso per commemorare una donna strappata a questa vita nel modo più vile. Sono presenti anche i vertici dell'Arma dai Carabinieri. Ufficiali e comandati di stazione come quello di Terzigno Adolfo Montagnaro che nonostante le assurde decisioni assunte dalla magistratura ha cercato con tutti i mezzi a propria disposizione di difendere la povera Enza dalle continue aggressioni.  Si chiude con il lancio verso il cielo dei palloncini rossi come la passione per la vita che aveva Enza, ad accompagnarli gli occhi lucidi di tante donne vesuviane che ancora una volta hanno dimostrato grande compattezza e dignità per dire mai più violenza verso di noi.  

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