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Trasporto pubblico, la Regione Campania dice "no" ai militari In evidenza

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Fine della corsa o, forse, sarebbe meglio dire, Signori ci dispiace ma per voi non c'è posto. Si sintetizza così la decisione della Regione Campania che ha chiuso definitivamente le porte al personale militare non accogliendo la proposta del Cocer Esercito- avviata con delibera numero 1/2014- di voler estendere a tutto il personale militare (quindi anche quello di Marina ed Aereonautica) il regime di convenzione per il trasporto pubblico regionale riservato ad oggi, solo ed esclusivamente alle Forze dell'ordine al fine di aumentare la presenza del personale in uniforme a bordo dei mezzi pubblici campani fatti quotidianamente oggetto di atti vandalici ed in cui sovente si registrano aggressioni a macchinisti e controllori. A tanti buoni propositi purtroppo non è corrisposto un paritetico impegno politico  perché durante la riunione che si svolse nella primavera del 2014 negli uffici della Regione Campania commissione Bilancio, tra i delegati del Co.Ce.R., i rappresentanti del Comando Militare Esercito 'Campania' e gli assessori preposti Giangrande (bilancio) e Vetrella (trasporti) si era convenuti ad un ulteriore aggiornamento della proposta visto che un margine di manovra nell'anemico bilancio regionale poteva esserci per inserire il personale militare nella convenzione. Militari ai quali a, differenza  dei colleghi delle forze di Polizia, sarebbe stato richiesto  l'uso obbligatorio dell'uniforme a bordo dei mezzi (così come ad esempio accade nella Regione Lazio). Tant'è che proprio dalla Commissione Bilancio venne elaborato nei giorni seguenti,  su proposta del consigliere regionale Carlo Aveta, un emendamento specifico per estendere la convenzione alle Forze Armate con addirittura una previsione di spesa di circa 300 mila euro per consentire ai 15 mila militari di ogni ordine e grado di poter accedere alla convenzione. Tutto, quindi, lasciava presagire un buon esito della vicenda ed invece...L'amara sorpresa era giunta già in estate, quando in fase di approvazione del bilancio regionale la Giunta di centrodestra guidata da Stefano  Caldoro non inserì l'emendamento presentato dal consigliere Carlo Aveta,  stralciandolo completamente  e lasciando, di fatto, solo spazio alla forze di polizia con l'inserimento del personale del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia penitenziaria. Dunque, mentre a parole si spendevano attestati di elogio per l'operato dei militari in Campania da parte dei vertici regionali, nei fatti, invece, al personale militare che in Campania opera a tutela dell'ordine pubblico e quello ambientale con le operazioni "Strade Sicure" e "Terra dei fuochi"  non veniva riconosciuta né la bontà del proprio lavoro a tutela della popolazione campana (ricordiamo l'intervento dell'Esercito durante l'emergenza rifiuti e la gestione delle discariche) né l'azione di deterrenza che il personale in uniforme avrebbe potuto esercitare nei confronti dei malintenzionati e dei fenomeni di microcriminalità che ogni giorno si registrano sui mezzi pubblici regionali non dando nemmeno risposte ai cittadini campani che reclamano una maggiore sicurezza per il trasporto locale. Giunta Regionale oltre che ingrata nei confronti dei militari anche miope con una ulteriore svista nei confronti dei militari delle capitanerie di porto (che svolgono funzioni di pubblica sicurezza) ai quali, stando a quanto scritto e riportato sul sito istituzionale del circuito Unico Campania wwww.unicocampania.it (il consorzio di gestione regionale dei biglietti e abbonamenti in cui confluiscono tutte le società di trasporto regionale da Trenitalia alla Cirumvesuviana, passando per la Circumflegrea fino a Metro Campania) non viene riconosciuta la peculiarità di agenti di pubblica sicurezza essendo stati anch'essi esclusi dalla convenzione. Insomma un tira e molla che alla fine ha mortificato i tanti uomini e donne che tutti i giorni sul territorio campano operano per il bene comune.  Di seguito riportiamo il testo estratto dal sito unico campania:

  "Tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine possono richiedere abbonamenti al trasporto pubblico locale a condizioni agevolate, con uno sconto del 70% rispetto al valore facciale dell’abbonamento per gli spostamenti sulle tratte extraurbane. 

I beneficiari, ai sensi dell’art. 16 comma 1 legge 121 del 1/4/1981, rientrano nelle seguenti categorie: Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Inoltre, con delibera di GR n. 360 del 8/8/2014 sono stati inseriti anche gli appartenenti al Corpo Forestale e alla Polizia Penitenziaria." 

 

Ultima modifica il Lunedì, 19 Gennaio 2015 22:26