La battaglia di Alessandro Mosti contro il tempo e contro il "mostro"
Venerdì, 13 Novembre 2020 07:00Le storie dei Soldati si mischiano spesso con il fango e con le lacrime, si conservano nel libro dei ricordi per raccontarle ai nipoti e per contemplare il tempo della gioventù. Storie che spesso si incrociano con il dolore, cicatrici al cuore e quel pudore che solo i Soldati hanno nell'affrontare viso a viso la sorte che non è sempre giusta e sorridente. È questa la sfida che sta affrontando Alessandro Mosti, maresciallo capo dell'Esercito - un Soldato prima che uomo, padre e marito - uno che ha portato al bavero dell'uniforme le mostrine degli alpini paracadutisti e quelle della Folgore dopo. Uno che è cresciuto con la convinzione che servire la Patria sia, ancora oggi, il mestiere più nobile, uno che ha mangiato pane e polvere. Alessandro oggi sta combattendo la sua personale battaglia con la vita, deve scalare la cima più difficile con la speranza di ritrovare l'orizzonte della serenità, dopo aver vinto la malattia. Dallo scorso giugno, infatti, il Sottufficiale sta combattendo contro una patologia degenerativa del sistema nervoso. Scientificamente conosciuta come la sindrome dolorosa regionale complessa (nota come distrofia e causalgia simpatica riflessa). Le forze iniziano a mancare e le cure per cercare di arginare la progressione della patologia, sono davvero costose ed insostenibili per chiunque. Nel momento del bisogno nessun commilitone lascia nessuno indietro ed è così che in pochi giorni sulla rete è partita una raccolta fondi per contribuire alle cure ed all'intervento chirurgico al quale Alessandro Mosti dovrà sottoporsi al più presto. Ad oggi sono stati raccolti 10 mila euro dai tanti donatori, ma non bastano ancora, occorre raggiungere la somma di 50 mila euro per garantire ad Alessandro la possibilità di affrontare l'operazione e le cure. In una recente nota inviata dal promotore della raccolta ai suoi sostenitori, Alessandro ha ringraziato tutti quelli che lo stanno sostenendo in questa battaglia. La speranza di tutti i suoi amici e commilitoni è che al più presto si possa raggiungere la somma necessaria per donare una chance ad un uomo che nella sua vita professionale ha sempre dato al prossimo e risposto sempre "presente" ad ogni emergenza. Al buon cuore dei Soldati Italiani guardano con fiducia anche i familiari di Alessandro convinti che il proprio caro non resterà solo in questa ennesima e disperata battaglia contro il tempo e contro il lento progredire del "mostro". Per aiutare Alessandro Mosti : https://gf.me/u/y5zhf8
Chiara Guastaferro, sconfigge il covid e si laurea con 110 e lode!
Mercoledì, 11 Novembre 2020 07:16L'epoca che stiamo vivendo verrà ricordata per le tante difficoltà che ognuno, nel proprio quotidiano, sta affrontando. Con l'avvento della pandemia siamo stati costretti a cambiare usi, costumi, tradizioni e tutte quelle pratiche che definivano normali, oggi hanno assunto un carattere di straordinarietà. La storia che segue è proprio da ricordare, per la straordinaria forza d'animo che una studentessa universitaria vesuviana ha dimostrato in questa fase. La protagonista di questa storia al lieto fine é Chiara Guastaferro, una studentessa di Terzigno che proprio ieri, ha conseguito brillantemente (con 110 e lode) la laurea in Infermieristica dal titolo "Il vissuto del parto ai tempi del covid". In tempi di Covid e positiva al Covid, Chiara ha deciso di portare al termine il suo percorso universitario regalando con orgoglio un momento di grande gioia alla sua famiglia che vive giorni davvero difficili. Per Chiara non c'è stata la stretta di mano dei professori e neppure l'abbraccio dei propri cari. Solo una fredda voce trasmessa da un PC che gli ha confermato quanto sia stata brava e perseverante nonostante le asperità degli ultimi mesi. Le lauree ai tempi del coronavirus sono silenziose, discusse in solitaria e lontane dagli affetti più importanti. Ad essere orgogliosi di Chiara è tutta la comunità terzignese che gli porge i migliori auguri per questo agoniato traguardo e la ringrazia per la dose di ottimismo e per il grande esempio che sta dando. Grazie Chiara, perché con la tua forza hai dimostrato che nessun traguardo è precluso e se si desidera una cosa, la si può ottenere con sacrificio e abnegazione. Grazie, perché in un momento storico così difficile hai scelto di mettere la tua vita a disposizione degli altri. Potrebbe non essere semplice il percorso ma siamo certi che Chiara saprà affrontare le difficoltà con la caparbia e la forza che la contraddistingue! Ad maiora Chiara
De Luca attacca il governo:"Si assumerà la responsabilità di scelte tardive"
Giovedì, 05 Novembre 2020 07:27A poche ore dall'approvazione del decreto del presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte arriva piccata la risposta del governatore regionale Vincenzo De Luca. In una intervista all'ANSA il presidente della Regione Campania punta l'indice contro il governo: "Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate". Per De Luca "non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, anche per la mancanza di controlli rigorosi ed efficaci, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità"." Avevamo chiesto al Governo tre cose precise - ricorda - Misure immediate di ristoro o di detassazione; congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome; misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese. Queste richieste non sono state accolte".
Maradona, sospiro di sollievo dopo l'intervento al cervello
Mercoledì, 04 Novembre 2020 07:19È pienamente riuscito l'intervento al cervello al quale è stato sottoposto nella notte Diego Armando Maradona. La conferma arriva dal team di medici che ha operato il pipe de oro: "Siamo riusciti a rimuovere il coagulo di sangue. Diego ha affrontato bene l'operazione", ha detto il dottor Leopoldo Luque presso la sua clinica privata di Buenos Aires. "È sotto controllo. C'è un po' di drenaggio. Rimarrà sotto osservazione", ha aggiunto Luque. Maradona, 60 anni, lunedì era stato ricoverato in un ospedale di La Plata - dove è l'allenatore del Gimnasia - dopo essere caduto: dai controlli era emerso un ematoma subdurale. La speranza di tutti gli amanti del calcio è di rivedere Maradona presto in forma e seguire da vicino la sua attuale squadra.
Maradona operato d'urgenza per un ematoma al cervello.
Martedì, 03 Novembre 2020 22:58Diego Armando Maradona a pochi giorni dal suo 60' compleanno sarà costretto a ricorrere ad un delicato intervento chirurgico al cervello per la rimozione di un ematoma. Secondo un quotidiano argentino, infatti, il pibe de oro a causa di una caduta avrebbe riportato un trauma alla testa con successivo ematoma. L'intervento si è reso necessario perché Maradona nelle ultime ore aveva avvertito forti mal di testa. Tutti i tifosi del Napoli sono in apprensione per l'indimenticato numero 10. La società azzurra ha anche lanciato un hastag #FuerzaDiego per sostenere dimostrare vicinanza a Maradona.
È morto l'attore Gigi Proietti
Lunedì, 02 Novembre 2020 06:34È morto alle prime luci dell'alba l'attore romano Gigi Proietti. Ricoverato da giorni in una clinica romana per accertamenti, era stato colpito ieri da un grave scompenso cardiaco. Da subito le sue condizioni erano apparse molto serie. Proprio oggi Proietti avrebbe compiuto 80 anni. In una carriera lunga oltre 50 anni ha spaziato dal cinema al teatro. Memorabile il successo di 'A me gli occhi, please'. 'Nelle prime ore del mattino - spiega la famiglia - è venuta a mancare all'affetto della sua famiglia Gigi Proietti. A darne l'annuncio i familiari di Proietti: Sagitta, Susanna e Carlotta.
Clamoroso! L'arbitro sbaglia il referto ed il Terzigno rischia il 3-0 a tavolino
Venerdì, 30 Ottobre 2020 08:22Tutti a casa? A Striano si esce solo se accompagnati dai genitori.
Mercoledì, 28 Ottobre 2020 08:03Se le scuole sono chiuse ed i minori anziché restare a casa scorazzano tra le strade e piazze cittadine esponendosi, pericolosamente al contagio perché, allora, non fermarli? Sarà stata questa l'attenta valutazione che il primo cittadino di Striano, Antonio Del Giudice ha fatto prima di emettere una ordinanza comunale numero 77 che da oggi - e fino al 16 novembre - vieta ai minori di uscire di casa se non in compagnia di adulti, al fine di evitare pericolosi assembramenti tra ragazzini. Una ordinanza che ha lasciato perplessi i cittadini strianesi (e non solo perché 77 rievoca i diavoli della smorfia napoletana) ma che, in fondo, fotografa una realtà sotto gli occhi di tutti che, forse, nè il premier Conte con i suoi DPCM, nè tantomeno, il governatore De Luca con le sue sferzanti ordinanze hanno mai focalizzato. Evidentemente, per certe scelte politiche, seppur impopolari, ci vuole coraggio e determinazione. Quella che il primo cittadino di Striano ha avuto senza se e senza ma: la salute, questa volta, viene davvero prima di tutto e di tutti.