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Pompei continua a restituire testimonianza di quella che era la vita dei romani prima dell'eruzione del 79 a.c. che distrusse l'antico centro Vesuviano. Sono tornati alla luce oggi affreschi ottimamente conservanti dal tempo che riportano uno spaccato della vita pompeiana. Due anatre appese per i piedi, un gallo che pare dipinto in 3d, un cane al guinzaglio con sopra graffito un insulto omofobo. Torna alla luce a Pompei l'ambiente quasi integro di un Thermopolium, bottega alimentare a cui si aggiungeva un raffinato street food, con piatti di ogni tipo, dalle lumache ad una sorta di "paella". Una scoperta, che "restituisce un'incredibile fotografia del giorno dell'eruzione", e apre a nuovi studi su vita, usi e alimentazione dei pompeiani, "Sarà un dono di Pasqua per i visitatori", annuncia anticipando l'intenzione di aprirlo al più presto alle visite. Mentre il ministro della cultura Dario Franceschini applaude: "un lavoro di squadra che è anche un esempio virtuoso per la ripresa del Paese". Lo scavo si trova nella Regio V, all'angolo tra il vicolo dei Balconi e la via della Casa delle Nozze d'Argento, dove sono stati fatti gli ultimi lavori di consolidamento. In quella occasione era stata individuata la presenza del Termopolio ed era stata riportata alla luce una prima parte del bancone con uno splendido dipinto a tema mitologico (Una nereide che cavalca un ippocampo e porta con sé una cetra) oltre al balcone che ornava il piano superiore. I lavori delle ultime settimane hanno fatto riemergere l'intero ambiente riccamente decorato e i vasi con i resti dei piatti che i pompeiani usavano consumare per strada. A Pompei locali come questi erano diffusi, nessuno però così conservato. E soprattutto, spiega Osanna, gli scavi del passato non sono riusciti a recuperare tutti gli elementi sul cibo emersi in questo progetto, al quale ha lavorato un team multidisciplinare di esperti. Nel locale sono stati trovati anche i resti di due uomini e di un cagnolino. Una delle vittime, un uomo intorno ai 50 anni, era disteso su un letto nel retro del locale e potrebbe essere morto schiacciato dal crollo del solaio. Le ossa dell'altro, forse un fuggiasco entrato alla ricerca di cibo, erano invece in un grande vaso, probabilmente infilate lì da scavatori del XVII secolo

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Gli ultimi sette giorni sono stati devastanti in termini di contagi da coronavirus nell'area vesuviana. La diffusione del covid ha raggiunto il picco dopo le comunicazioni ufficiali pervenute dalle ASL ai sindaci del comprensorio Vesuviano. Somma Vesuviana è il comune con il maggior numero di positivi : ben 778. Non da meno, rispetto agli abitanti, sono i contagi che si contano a San Giuseppe Vesuviano: 598 i positivi, per lo più giovani. A seguire con 537 positivi Ottaviano, città in cui il sindaco Capasso ha anche emesso una propria ordinanza per limitare assembramenti e contagi. Poggiomarini conta 367 positivi mente Terzigno vede raddoppiare in 5 giorni il numero dei positivi al Covid. Da 93 a oltre 200 secondo quanto dichiarato dal sindaco Ranieri. Critica la situazione anche a Palma Campania, con 198 contagiati e Striano che conta 70 positivi. La speranza è che con l'introduzione della zona rossa il numero dei positivi possa drasticamente calare a partire già dalla prossima settimana.

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È arrivata anche l'ufficialità da parte del primo cittadino di Terzigno Francesco Ranieri per quella che si può ormai definire situazione preoccupante. "Terzigno nel giro di 5 giorni passa da 93 ad oltre 200 positivi al coronavirus - a dichiararlo è stato il primo cittadino terzignese durante una diretta facebook sul suo profilo ufficiale - segno che non siamo stati attenti e rispettosi delle norme di contenimento. La situazione è in evoluzione - spiega il sindaco vesuviano - ed è probabile che il numero dei positivi sia superiore alle 200 unità. Si attendono ulteriori comunicazioni dell'autorità sanitaria locale."

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Maurizio Gasparri, senatore forzista ha rilasciato una nota in cui addita senza mezzi termini il Governo Conte circa lo stanziamento delle risorse destinate al Comparto Difesa e Sicurezza: “È ora di finirla con l'ipocrisia nei confronti delle forze armate. In queste ore l'Esercito ed altre realtà militari stanno allestendo ospedali da campo e stanno moltiplicando i loro interventi sul territorio (con riferimento alla emergenza Covid 19 ndr). E come sempre le forze di polizia, militari e non, sono puntualmente al servizio dei cittadini. Invece un governo di ipocriti e incapaci non ha nemmeno incontrato sindacati e organi di rappresentanza del comparto sicurezza-difesa per discutere della manovra di bilancio. L'avevamo chiesto pubblicamente. Questo atto è stato condiviso con un voto dalla Commissione difesa del Senato e non si è mosso un dito. Non si danno risorse al popolo in divisa. Li si evoca e li si elogia con le parole, ma li si ignora con i fatti. È una vergogna e chiedo pubblicamente che il Ministro della Difesa Guerini, piu attento del pessimo Conte, intervenga formalmente e si distingua all'interno di un governo di ipocriti, dimostrando con i fatti quell'impegno che noi in parlamento sollecitiamo e che siamo pronti a supportare con le nostre proposte per il comparto. Nell'emergenza si chiamano i militari e li si loda. Nella vita quotidiana li si disprezza e li si ignora. È ora di finirla. Conte - conclude Gasparri- si è dimostratato ancora una volta bugiardo, disattento e incapace”.

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A poche ore dall'approvazione del decreto del presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte arriva piccata la risposta del governatore regionale Vincenzo De Luca. In una intervista all'ANSA il presidente della Regione Campania punta l'indice contro il governo: "Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate". Per De Luca "non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, anche per la mancanza di controlli rigorosi ed efficaci, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità"." Avevamo chiesto al Governo tre cose precise - ricorda - Misure immediate di ristoro o di detassazione; congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome; misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese. Queste richieste non sono state accolte".