Venerdì, 17 Giugno 2022 07:37

Calcio, il Terzigno rischia di sparire

È arrivata nella serata di ieri la notizia che la società rossonera abbia manifestato la volontà di mettere vendita il titolo sportivo dell’Asd Terzigno 1964. Un fulmine a ciel sereno per i tifosi terzignesi. Dopo una stagione esaltante con un girone di ritorno che ha visto il Terzigno protagonista di prestazioni e risultati convincenti, ora arriva la doccia fredda. Secondo i bene informati nella serata di ieri è stata intavolata una trattativa per il trasferimento del titolo di promozione in un comune in provincia di Napoli. Alla base della scelta di cedere il titolo la perdurante indisponibilità dello stadio comunale. Nella stagione appena trascorsa, infatti, i rossoneri hanno dovuto peregrinare in diversi impianti per disputare sia le gare interne (Ottaviano e Brusciano) che gli allenamenti organizzati tra Sarno e Boscoreale. Una situazione insostenibile sia dal punto di vista pratico che economico, nonostante l’encomiabile impegno, i sacrifici e la dedizione della dirigenza rossonera. A rendere ancora più amara la giornata anche i saluti dell’ormai ex tecnico Michele Califano, il quale, proprio ieri, tramite i social, ha salutato il Terzigno con parole di elogio per la società, i tifosi e soprattutto per i calciatori che lo hanno seguito nell’ultimo campionato. Le prossime, quindi, saranno ore decisive per il futuro del Terzigno; in molti sperano in una salvezza in extremis con l’auspicabile intervento da parte del primo cittadino vesuviano Francesco Ranieri (con un passato da ex calciatore rossonero) criticato per il ritardo nella consegna dell’impianto sportivo cittadino. Stadio che sarebbe dovuto essere stato consegnato a dicembre dello scorso anno ma che per lungaggini burocratiche e rinvio della gara di appalto, resta ancora inagibile. Il conto alla rovescia è iniziato per quella che si preannuncia essere un’estate molto rovente alle falde del Vesuvio.

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C’è una storia che si può tranquillamente reperire in rete in cui il protagonista principale è un bambino di 6 anni che con la sua infinita ingenuità chiede al papà quanto costa una sua ora di lavoro. Il papà spazientito della domanda gli dice che ogni sua ora vale 50 euro. Allora il bambino inizia a raccogliere i soldi e non appena raggiunta la quota si reca dal papà e porgendogli la banconota da 50 euro gli chiede se può donargli un’ora del suo tempo. Questa storia commovente racchiude in poche righe la condizione generica di tanti papà assorti nei troppi pensieri per mandare avanti la famiglia o perché intenti a fare carriera. Tutta questa attenzione verso se stessi e poco per chi ci sta affianco genera, molto spesso, disaffezione nei giovani. In particolar modo in quei papà che oltre a degli orari di servizio cercano di fare altri mestieri per cercare di far quadrare i conti togliendo inevitabilmente tempo prezioso alla famiglia. E così, per sopperire a questa perdurante mancanza di tempo ad Ottaviano prende forma, da una geniale intuizione delle docenti Sara Di Martino e Rosalba Carrozza il progetto “Papà di classe”. Si sa quanto ogni uomo sia appassionato di calcio e quale miglior strumento per far stare insieme padre e figlio se non quello del pallone che rotola in mezzo ad un campo di calcio? L’idea prende forma ed in poco grazie alla tenacia alle docenti domenica scorsa ad Ottaviano sono scesi in campo papà e figli. “Papà in classe” persegue proprio questo obiettivo- ha dichiarato la docente dell’Istituto Mimmo Beneventano Anna Fornaro – avvicinare i papà alla scuola per fargli comprendere quanto necessario sia la loro presenza attiva nel processo formativo dei bambini. Questo progetto- ha aggiunto la dirigente scolastica- rientra nell’ambito delle attività di continuità programmate dall’istituto per rinsaldare il patto formativo tra scuola- famiglia e territorio e fruisce del patrocinio del comune di Ottaviano”.

Per la cronaca domenica si è disputato un mini torneo con gare da 25 ‘ sul sintetico di Ottaviano dove alla presenza del primo cittadino Luca Capasso tra polpacci rigonfi e pancette impresentabili i papà degli alunni del “Beneventano” hanno sciorinato prestazioni di tutto rispetto, trascorrendo un tempo che se da un lato si dice essere un galantuomo, dall’altra parte risulta essere davvero prezioso quando si trascorre con gli affetti più cari della vita. L’obiettivo, quindi è stato pienamente raggiunto grazie soprattutto alla tenacia di chi ha ideato questo progetto Sara Di Martino e Rosalba Carrozza ed ha chi ha sapientemente collaborato la docente Andreoli Giovanna. L'auspici ora è che manifestazioni del genere si possano replicare quanto prima...e non soltanto per i bambini.

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(Enzo Torre) Campionato Primavera: Ternana-Napoli (1-2). Non solo umbri contro napoletani, ma anche campani contro napoletani, per non parlare del duello tutto terzignese: Tammaro –Polizzi. La partita, molto combattuta e sentita, si sciorina anche su queste rivalità sentite e capricciose. Nella Ternana la componente campana è accentuata. C’è il “talentino” Antonio Palumbo (’96, centrocampista), cresciuto negli “Amici di Mugnano”, per essere poi svezzato nella Mariano Keller.  Seguito, provato e riprovato dal Napoli in età Allievo, poi preso dalla Ternana insieme con l’attaccante Simone Russini (’96, ex-Paganese). Palumbo nell’occasione è assente, aggregato fisso alla prima squadra, anzi prossimo al gran salto in Seria A. Lo insegue il Genoa che ha già offerto più di un milione di Euro. L’affare si chiuderà a luglio e questo centrocampista totale ed intelligente seguirà le orme di Izzo e Mandragora sotto la Lanterna. C’è poi il coriaceo difensore centrale di piede sinistro: Antonio Terracciano (’97, nolano). Anche lui cresciuto nella Mariano Keller, anche lui a lungo monitorato dal Napoli che lo prova in diversi Tornei di calcio, ma finito poi alla Ternana insieme con un altro prospetto molto intrigante: l’attaccante Manuel Guillari (’96, ora all’Aversa Normanna). E c’è il “nostro” Gianluca Polizzi, da Terzigno,  (’98, attaccante potente e combattivo) sempre assetato di gol e di cavalleresche battaglie. Ma di Terzigno è anche un esterno del Napoli, per la prima volta titolare: Mario Tammaro (’98, appena arrivato al Napoli, in prestito dal Carpi, via Genoa). E’ un autentico derby, non certamente “fratricida”, non propriamente diretto, ma asetticamente combattuto a distanza. Tammaro viene schierato sulla destra nel tridente d’attacco, secondo attitudini. Ragazzo educato, tranquillo, sereno,  pensa solo a sfruttare questa occasione da titolare. Sa che l’allenatore Saurini da lui si aspetta un rendimento qualitativo e trainante e cerca di non deluderlo. L’avvio è promettente. Tammaro sul suo lato lavora e riparte, scatta e crossa con bella corsa e facilità di battuta, ispira  i compagni ed è sempre nel vivo del gioco, mandando in rete l’interno Luise (7’). Il suo è un avvio allettante, foriero di prospettive interessanti. Ma il destino decide di fermarlo. Una botta dolorosa  e subdola lo mette presto fuori gara. La sua partita finisce al 20’, lasciando, però, baluginare interessanti prospettive. Ed allora resta in campo a duellare da solo l’altro terzignese, Polizzi, contro la retroguardia azzurra. E’  una lotta impari , tutta fisica, tutto ardore. Polizzi cerca la rete in tutti i modi: di piede, di testa, di forza, d’astuzia. Riesce comunque a propiziare la rete della bandiera di Tedesco (87’). Due belle prove per i ragazzi di Terzigno, impreziosite dai due assist. Per un confronto personale finito in pareggio, anche se alla fine numericamente prevale la formazione di Saurini. Restano comunque i loro esempi di nitore tecnico e ritrovata inventiva (Tammaro), mentre dall’altra parte viene evidenziata una feroce carica di aggressività e determinazione (Polizzi nella foto).

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Lunedì, 29 Febbraio 2016 16:28

Polizzi annichilisce anche l'Avellino

(Enzo Torre) Seconda vittoria consecutiva per la Primavera della Ternana, che tramortisce un inconsistente Avellino (4-0) con le doppiette di Mohammed Ali Sagaf e di Gianluca Polizzi, giovane attaccante di origini terzignesi. Partita senza storia alcuna, dominata dai ragazzi di Avincola, che si vendicano, con gli interessi, anche della sconfitta patita all’andata in terra irpina (per la cronaca, unica vittoria degli avellinesi in campionato). Il tecnico umbro presenta una formazione riveduta ed inedita a causa di varie, pesanti defezioni, integrata però  da Fabiano Santacroce, trentenne difensore, bisognoso di ritrovare il ritmo-gara, dopo la sua lunga, forzata inattività. Avincola supplisce alle tante assenze (fra cui quella dolorosa e penalizzante di Simone Tascone, ex-Frattese) facendo ricorso ai sotto-leva classe ’98 (Vittori, Marrocco, Pigazzini, Bellini, Bersaglini, Paolucci, lo stesso Polizzi), piuttosto che richiamare qualche ’96 ormai perennemente aggregato alla prima squadra. Si disimpegna bene l’ex-difensore di Napoli e Parma: prima da terzino,  poi da mediano davanti alla difesa. Per Santacroce un’ora di gara, affrontata con discreta applicazione ed il solito, immancabile agonismo. Ma i suoi giovani compagni non hanno bisogno di particolari stimoli. Partono subito convinti ed aggressivi, sostenuti dai continui inserimenti di Sagaf e dalla potenza trainante del devastante Polizzi. Se l’attaccante di Terzigno è già abbastanza noto e seguito, suscita notevole curiosità questo semisconosciuto Mohammed Sagaf. Pescato dalla Ternana in Inghilterra, è un trequartista-attaccante del ’97. Preso nel settembre 2015, insieme con SalimNottor (altro ’97, mediano), sono entrambi in possesso di un doppio passaporto, inglese e somalo, e provengono dalla Soccer Academy del North Greenford. Sagaf accende subito la partita con i suoi scatti ed inserimenti e, dopo alcune occasioni malamente fallite dai compagni, va a segno con decisione, portando avanti la Ternana. Ma è nel secondo tempo che i locali annichiliscono letteralmente gli irpini. Sale in cattedra Polizzi, che prima raddoppia con perfetta determinazione (51’), indi, dopo un’altra rete di rapina del solito Sagaf, in pieno recupero mette il definitivo sigillo alla partita ed alla rotonda vittoria degli umbri. Resta letteralmente inesistente l’Avellino. Squadra quasi allo sbando. In piena crisi di identità tecnica ed agonistica. Evidentemente non è stato sufficiente il cambio dell’allenatore (con l’esonero di Gennaro Iezzo ed il ritorno di Tonino Iandolo), né le varie integrazioni all’organico fatte con il mercato di gennaio. Sono arrivati in Irpinia: Francesco Battipaglia (’97, centrocampista, dalla Salernitana); Antonio Pasquale (’97, difensore, dal San Tommaso); Luigi Villano (’97, difensore, dal Galazia, con l’avallo del Maddaloni); Antonio Vecchione (’97, difensore, dal Benevento) ed il giovanissimo attaccante De Simone (’99), destinato, almeno per il momento, a far numero in panchina. Cinque soli punti in classifica per gli avellinesi, il più magro bottino di tutto il Campionato Nazionale Primavera. Dispiace sottolinearlo, ma eravamo abituati a vedere l’Avellino lottare per altri traguardi. Più prestigiosi ed intriganti. La Ternana, questa giovane ed inedita Ternana, corroborata anche dallo svettante Polizzi, sale in classifica in una posizione decorosa, assestandosi davanti allo stesso Napoli, che sarà a Terni nella prossima giornata.  E sicuramente sarà una partita delicata e spigolosa. Anche per un velenoso rivolo di odiose polemiche, successive alla gara di andata.

 

TERNANA-AVELLINO 4-0

Ternana: Scarsella, Santacroce (60’ Paolucci), Vittori, Roscioli, Terracciano, Marrocco (85’ Nottor), Battista, Rocchi, Sagaf, Pigazzini(79’ Bellini), Polizzi. A disp.: Alleori, Boccanera, Bersaglini, Renzi. All.: Avincola

Avellino: Gioia, Villano, Bellocco, Sgambati, Rizzo, De Luca, Futia (46’ Giardino), Battipaglia, Longo, Arciello (55’ Pizi), Pasquale (64’ Stefanov). A disp.: Bentivogli, De Rosa, Alvaro, De Simone, Cozzolino, Garaffa. All.: Iandolo

Reti: 33’ e 74’ Sagaf, 51’ e 92’ Polizzi

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Fra Ternana e Bari finisce in pareggio (2-2), ma è un’autentica battaglia senza esclusione di colpi. Al Bari di Nicola Legrottaglie è indispensabile una vittoria per tenere accesa una piccola speranza di accesso ai play-off finali, mentre la Ternana è intenzionata a dare un seguito positivo e continuo nel suo percorso di rinascita, dopo la strepitosa vittoria con l’Avellino. Ne viene fuori una contesa elettrica e nervosa, emozionante e dura, con rigori, espulsioni ed ansiosa eccitazione. Più forti e più determinati i galletti baresi che dopo una ventina di minuti passano in vantaggio con un destro fulminante di Filippo Alfano. Pronta reazione dei ragazzi di Borrello, che, dopo la mezzora, ottengono un rigore per un fallo ingenuo del pugliese Panebianco. Calmo e freddo, Gianluca Polizzi batte il portiere Lizzano (un sottoleva classe ’99). Ad inizio ripresa, i ternani insistono alla ricerca della vittoria, senza timori e con determinata consapevolezza. In area barese ancora Panebianco protagonista negativo, con un fallo inutile e molto appariscente. Secondo rigore, seconda ammonizione e Bari in dieci. Questa volta va sul dischetto, alla battuta, Paolucci e Ternana ancora in vantaggio. Reagisce il Bari con veemenza, durezza e inusitata caparbietà. A centrocampo si moltiplicano gli scontri ed i falli, anche cattivi e proibiti, la Ternana resiste, cerca di guadagnare tempo con furbizia e mestiere, ma si ritrova in nove per le espulsioni di Bellini (doppia ammonizione) ed il subentrato Grottanelli (rosso diretto per gratuito fallo su Pasquino). Sul finire pareggia il Bari con l’ennesimo rigore battuto dall’infallibile specialista Matteo Bianchi. Dopo cinque, lunghissimi minuti di recupero cala il sipario su un pareggio che toglie al Bari ogni speranza di “final eight”, mentre ai ragazzi di Borrello concede la soddisfazione di un ulteriore risultato positivo.     

ALLIEVI NAZIONALI   -   TERNANA-BARI 2-2

TERNANA: Vitali, Boccamera, Casciani, Giardino, Bellini, Pinsaglia, Paolucci, Broccatelli, Polizzi, Vittori, Massarucci. A disp.: Marricchi, Grottanelli, Pigazzini, Argento, Petroselli, Condito, Filabi, Tabella, Carissimi. All.: Roberto Borrello

BARI: Lizzano, Barone, Panebianco, Gernone, Pasquino, Cigliano, Bianchi, Dellino, Romanazzo, De Palma, Alfano. A disp.: Faggiano, De Vita, Ciampa, Ippedico, Ostuni, Natale, Polimuro, Portoghese, Tedone. All.: Nicola Legrottaglie

Reti: p.t.: 22’ Alfano (B), 33’ Polizzi (rig., T); s.t.: 4’ Paolucci (rig. T), 37’ Bianchi (rig. B).

Espulsi: Panebianco (B), Bellini (T), Grottanelli (T).

Enzo Torre

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 Domenica 11 gennaio alle ore 23.30 sull’emittente nazionale Odeon TV, canale digitale 177, andrà in onda in diretta la prima puntata della trasmissione “I Parastinchi”,  condotta dall’irrefrenabile Gene Gnocchi che tra il serio e il faceto, tra verità e finzione, smantellerà le icone dello “sport system” italiano con un nuovo format di giornalismo satirico sportivo, con l’obiettivo di consolidarsi come appuntamento settimanale di riferimento, commento ironico e distaccato sull’andamento degli avvenimenti della domenica calcistica e non solo. 

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